Quella di oggi “non è una giornata di festa” per le donne, “ma di mobilitazione e di impegno e, se possibile, di rabbia per tutto quello che non siamo riusciti a cambiare sul tema del riconoscimento dei diritti”. Lo ha affermato il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, intervenendo a un’iniziativa dei sindacati in occasione della giornata internazionale dei diritti delle donne.
Bombardieri ha ricordato che “le donne sono sempre state in prima linea durante la pandemia. E in modo silenzioso. Le donne medico sono il 54%. La pandemia le ha colpite in modo forte. Dovremmo essere come Paese più riconoscenti a coloro che stanno in smart working, che per molte di loro è una condanna piu che un’opportunità; a coloro che aspettano i contratti. Dobbiamo avere più cura delle politiche di genere, rivendicarle al Governo quando parleremo di Next Generation EU per chiedere investimenti sull’occupazione femminile senza dichiarazioni generiche. Bisogna rivendicare prima di tutto investimenti per creare infrastrutture sociali – ha aggiunto – senza le quali non ci sono possibilità di parità”.
E.G.