Aumentano malattie professionali e infortuni sul lavoro in Lombardia. Nei primi quattro mesi del 2019, rapportati al pari periodo 2018, si registra un incremento dell’1,57% degli infortuni totali, saliti da 39.477 a 40.099. E’ quanto emerge da uno studio della Cisl Lombardia. Il totale degli infortuni mortali, seppure in lievissima diminuzione, scrive il sindacato, “rappresenta sempre un dato negativo ed allarmante: 48 sono stati i morti sul lavoro nel primo quadrimestre 2019, contro i 50” dei primi quattro mesi dell’anno scorso.
“E’ evidente che abbiamo svoltato in negativo, che si conferma la una nuova drammatica fase di incremento di infortuni e patologie professionali avviata nel 2017 – ha detto Pierluigi Rancati, segretario regionale Cisl Lombardia – Una nuova fase che deve essere affrontata con maggiore impegno e responsabilità da parte di tutti gli attori dell’attività di prevenzione e vigilanza, attraverso una risposta coordinata”.
Il sindacato sollecita “le imprese ad attivarsi affinché cresca in tutte il modello di sicurezza partecipata, che valorizza il ruolo della rappresentanza dei lavoratori, stante l’accordo firmato a dicembre 2018 con Confindustria”.
Secondo la ricerca condotta dalla Cisl della Lombardia, l’aumento degli incidenti sul lavoro si registra in tutti e tre i macro settori: industria e servizi +1,76%, agricoltura +7,27% e per conto stato +1,57%. Maglia nere delle province troviamo Milano con 16 infortuni mortali sia nel primo quadrimestre 2018 che nel 2019 pari al 33% del totale. Segno più, a livello lombardo, anche nelle malattie professionali: +3%, salite da 1.467 casi a 1.511. Nei macrosettori un lieve calo nell’agricoltura e nel conto stato ma un forte aumento nell’industria e servizi: +6,8%.
TN