“Il ritiro del piano industriale annunciato nei giorni scorsi da Fincantieri, che prevedeva tra l’altro esuberi per 2551 unità lavorative e la chiusura di 3 storici cantieri industriali (Castellamare di Stabia, Sestri Ponente e Riva Trigoso), è un segnale importante e positivo che va nella direzione richiesta dalla Cisl ai vari livelli”. Lo dichiara in una nota il segretario confederale della Cisl, Luigi Sbarra, a conclusione dell’incontro su Fincantieri. “E’ necessario – continua Sbarra- elaborare una strategia di rilancio e riposizionamento dell’azienda nel mercato internazionale, per ricercare nuove opportunità legate ai prodotti, a nuove commesse, ad attività industriali in grado di rilanciare il settore della cantieristica navale e rafforzare l’economia marittima portuale”. Il ruolo del governo, unitamente agli Enti locali e a Fincantieri, sottolinea il sindacalista è quello di accompagnare questa prospettiva con strumenti, risorse e incentivi per salvaguardare il lavoro e le produzioni. “Il sindacato- conclude Sbarra- è disponibile a fare la propria parte per contrattare con l’azienda misure adeguate per l’efficentamento dei siti e per migliorare il tasso di produttività”. (FRN)
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