Sul fronte dell’occupazione arrivano “segnali timidamente confortanti” ma “è il momento di scelte coraggiose per la crescita e lo sviluppo”. A sottolinearlo è il segretario confederale della Cisl, Gigi Petteni, commentando i dati Istat.
“I dati Istat del IV trimestre 2014 ci mostrano ancora un tasso di disoccupazione medio annuo del 12,7%. Questo fa dell`anno appena trascorso decisamente il più drammatico, non solo rispetto a quelli della crisi, avviatasi nel 2008, ma stabilisce un record, decisamente non invidiabile, che ci rimanda addirittura nel lontano 1977”, ha osservato.
“Tuttavia il mese di gennaio 2015, come era successo per dicembre – ha sottolineato Petteni – continua a far registrare dei segnali timidamente confortanti: siamo a 22.320 mila occupati (55.8%) complessivi con un positivo seppur ancora debole + 0,1% rispetto al mese precedente ed un +0,3% di occupati rispetto al gennaio 2014. Non possiamo certo parlare di avvio della ripresa auspicata, ma prudentemente di un`inversione di tendenza che può certamente far ben sperare rispetto ad un`ulteriore spinta che potremmo registrare già a partire dal prossimo mese con gli sgravi previsti nella Legge di Stabilità e l`avvio dei contratti a tutele crescenti”.
Secondo il sindacalista “è chiaro – che questi dati da un lato ci richiamano alla centralità del tema del lavoro, perché il numero di chi oggi il lavoro non lo ha più perché lo ha perso e quello dei giovani che devono entrare nel mondo del lavoro, è comunque alto. Non è ancora il caso di abbassare la guardia ed è opportuno accompagnare i temi delle riforme sul lavoro con scelte coraggiose in termini di investimenti e di politiche attive che rimangono elementi fondamentali per la creazione di posti di lavoro”.
Ora il governo deve “adottare tutte le strategie possibili per incentivare tutte quelle forme contrattuali che possano favorire una permanenza più lunga e stabile nei rapporti di lavoro, ma soprattutto è ora di intraprendere la strada delle politiche di settore per la crescita e lo sviluppo”.