Bufera sugli stipendi di giornalisti e dirigenti della Rai. Il Codacons presenta una denuncia alla magistratura contabile per la pubblicazione degli “abnormi compensi elargiti dalla rete di Stato ai propri dipendenti”. E’ quanto si legge in una nota dell’associazione dei consumatori.
“Numerosi direttori Rai guadagnano stipendi superiori ai 300mila euro annui, e molti altri hanno compensi compresi tra i 200 e i 300 mila euro – attacca il Codacons -. Secondo quanto riportato in queste ore dai mass media, una folta schiera di giornalisti e manager della rete percepirebbe stipendi tra i 205 e i 240mila euro annui senza ricoprire alcun incarico: in buona sostanza vengono pagati per non lavorare.”
Pertanto, l’esposto dell’associazione dei consumatori è stato presentato per “capire se si configuri o meno anche una forma di danno erariale, dal momento che gli stipendi Rai vengono pagati con i soldi dei cittadini raccolti attraverso il canone” e affinché la Corte dei Conti “acquisisca i dati sui compensi di direttori, manager e giornalisti Rai, e verifichi la congruità degli stessi con particolare riferimento ai soggetti che nell`azienda non svolgono alcuna funzione pur percependo regolare stipendio. Chiediamo inoltre – conclude il Codacons – alla Corte di trasmettere alla Procura della Repubblica gli atti governativi che autorizzano il superamento dei tetti massimi ai cachet previsti dalla legge”, conclude la nota.
Anche l’esecutivo del sindacato dei giornalisti Rai, l’Usigrai, prende parola in merito. “A quanto ammontano gli appalti? Quali sono le società di produzione che guadagnano di più? Chi sono gli agenti più utilizzati? E quali sono gli ingaggi dei conduttori, anche delle trasmissioni informative? Sono solo alcune delle domande alle quali il cosiddetto Piano Trasparenza non dà risposta. L’Usigrai è per la trasparenza sempre. Noi vogliamo una vera ‘casa di vetro’: la Rai pubblichi tutti i dati. Non solo alcuni.”