8ª Seduta
Presidenza del Presidente PAGANO
Orario: dalle ore 14,45 alle ore 14.55
La Sottocommissione ha adottato la seguente deliberazione per il provvedimento deferito:
alla 13a Commissione:
(1518) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 maggio 2014, n. 74, recante misure urgenti in favore delle popolazioni dell’Emilia-Romagna colpite dal terremoto e dai successivi eventi alluvionali verificatisi tra il 17 ed il 19 gennaio 2014, nonché per assicurare l’operatività del Fondo per le emergenze nazionali, approvato dalla Camera dei deputati: parere favorevole.
83ª Seduta
Presidenza del Presidente SACCONI
Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Teresa Bellanova.
La seduta inizia alle ore 15.
IN SEDE REFERENTE
(1428) Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino dei rapporti di lavoro e di sostegno alla maternità e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
(24) ZELLER e BERGER. – Disposizioni in favore delle madri lavoratrici in materia di età pensionabile
(103) Maria Grazia GATTI ed altri. – Disciplina delle modalità di sottoscrizione della lettera di dimissioni volontarie e della lettera di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro
(165) Laura BIANCONI. – Disposizioni in materia di agevolazioni per la conciliazione dei tempi delle lavoratrici autonome appartenenti al settore dell’imprenditoria, del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura
(180) Rita GHEDINI ed altri. – Misure a sostegno della genitorialità, della condivisione e della conciliazione familiare
(183) Rita GHEDINI ed altri. – Norme applicative dell’articolo 4, commi da 16 a 23, della legge 28 giugno 2012, n. 92, in materia di contrasto al fenomeno delle dimissioni in bianco
(199) ICHINO ed altri. – Misure per favorire l’invecchiamento attivo, il pensionamento flessibile, l’occupazione degli anziani e dei giovani e per l’incremento della domanda di lavoro
(203) Loredana DE PETRIS ed altri. – Disposizioni in materia di modalità per la risoluzione del contratto di lavoro per dimissioni volontarie della lavoratrice, del lavoratore, nonché del prestatore d’opera e della prestatrice d’opera
(219) Silvana Andreina COMAROLI ed altri. – Disposizioni temporanee in materia di contratti di lavoro, concernenti l’introduzione di clausole di flessibilità oraria e di modificazione delle mansioni del lavoratore con l’applicazione di misure indennitarie e l’attuazione di programmi di formazione professionale
(263) SANGALLI ed altri. – Agevolazioni fiscali per l’assunzione di manager e consulenti di direzione nelle piccole e medie imprese
(349) DE POLI. – Modifica all’articolo 8 della legge 23 luglio 1991, n. 223, concernente l’applicazione, in caso di trasferimento d’azienda, dei benefici economici previsti per i datori di lavoro che assumono lavoratori in mobilità
(482) DE POLI. – Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di rafforzamento dell’istituto del congedo parentale a sostegno dei genitori di bambini nati prematuri o gravemente immaturi ovvero portatori di gravi handicap
(500) DE POLI. – Modifica all’articolo 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223, e all’articolo 4 del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236, in materia di agevolazioni per la ricollocazione di lavoratori licenziati da privati datori di lavoro non imprenditori
(555) ICHINO ed altri. – Misure sperimentali per la promozione dell’occupazione e il superamento del dualismo fra lavoratori protetti e non protetti. Modifiche alla legge 28 giugno 2012, n. 92, in materia di contratto a termine, di lavoro intermittente e di associazione in partecipazione
(571) BITONCI. – Disciplina del documento unico di regolarità contributiva
(625) BERGER ed altri. – Modifica all’articolo 70 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, in materia di semplificazione della disciplina del lavoro occasionale in agricoltura
(716) NENCINI. – Disposizioni per favorire il reinserimento dei lavoratori espulsi precocemente dal mondo del lavoro e per il sostegno ai disoccupati di lunga durata, non più ricollocabili, prossimi alla pensione in ragione dell’età e del monte contributi versati
(727) BAROZZINO ed altri. – Ripristino delle disposizioni in materia di reintegrazione nel posto di lavoro di cui all’articolo 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300
(893) Sara PAGLINI ed altri. – Ripristino delle disposizioni in materia di reintegrazione del posto di lavoro di cui all’articolo 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300
(936) DI MAGGIO ed altri. – Disposizioni per promuovere la conservazione e la valorizzazione del capitale umano nelle imprese attraverso progetti di riqualificazione che possono includere attività produttiva connessa all’apprendimento
(1100) FRAVEZZI ed altri. – Modifica all’articolo 70 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, in materia di semplificazione della normativa relativa alle prestazioni di lavoro occasionale di tipo accessorio nel settore agricolo
(1152) Loredana DE PETRIS ed altri. – Istituzione del reddito minimo garantito
(1221) ICHINO ed altri. – Disposizioni volte a favorire l’utilizzazione in attività di utilità pubblica delle competenze e capacità delle persone sospese dalla prestazione lavorativa contrattuale con intervento della cassa integrazione guadagni
(1279) SACCONI ed altri. – Delega per la predisposizione di uno Statuto dei lavori e disposizioni urgenti in materia di lavoro
(1312) Mariarosaria ROSSI ed altri. – Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 167, in materia di apprendistato di riqualificazione
(1409) Disposizioni in materia di modalità per la risoluzione consensuale del contratto di lavoro per dimissioni volontarie, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Vendola ed altri; Teresa Bellanova ed altri
(Seguito dell’esame congiunto e rinvio)
Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta di ieri.
La senatrice MUNERATO (LN-Aut) formula una serie di osservazioni sul provvedimento in esame. In relazione all’articolo 1 esprime la preoccupazione che le nuove forme di assicurazione sociale per l’impiego non garantiscano il legame tra lavoratore e azienda nei periodi di crisi di breve durata e che l’importo del contributo non copra interamente l’assegno attualmente percepito con la cassa integrazione in deroga. Sottolinea il rischio che la previsione di una maggiore compartecipazione delle imprese agli strumenti di tutela nasconda la volontà di scaricare su di esse i costi della riforma. In relazione all’articolo 2, esprime la preoccupazione che per l’istituenda Agenzia nazionale per l’impiego non siano sufficienti le risorse attualmente disponibili, comportando così ulteriori costi a carico della collettività. Fa inoltre presente che la Commissione lavoro della Camera ha avviato un’indagine sulla gestione dei servizi per il mercato del lavoro, la cui conclusione è prevista per il mese di ottobre, auspicando che di tale attività conoscitiva si possa tener conto prima dell’approvazione definitiva della riforma. In riferimento all’articolo 4, ritiene che un contratto di lavoro a tempo indeterminato con caratteristiche di flessibilità, in termini sia di orario che di mansioni, sia preferibile al contratto unico di inserimento a tutele crescenti prospettato dal Governo. In riferimento all’articolo 5, paventa il rischio dell’abolizione della detrazione per il coniuge a carico, che rappresenterebbe un sacrificio assai significativo per lavoratori e pensionati a basso reddito. Critica la mancanza di stanziamenti nel disegno di legge in esame, sottolineando che una vera riforma del lavoro e degli ammortizzatori sociali non possa attuarsi senza significative risorse.
Il senatore BERGER (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) sottolinea l’importanza del provvedimento in esame, che mira a semplificare la normativa in materia di mercato del lavoro, accogliendo le sollecitazioni in tal senso provenienti dell’Unione europea. Pur condividendo le finalità del provvedimento, osserva che la formulazione dei princìpi e criteri direttivi è in alcuni casi troppo generica. In relazione all’articolo 1 si dichiara favorevole alla revisione del sistema degli ammortizzatori, ma solo in quanto siano privilegiate le politiche attive rispetto alle misure di sostegno passive. Condivide l’estensione degli ammortizzatori a soggetti e settori finora esclusi, a condizione che sia garantita la sostenibilità finanziaria del sistema e che i datori di lavoro non vengano gravati di oneri eccessivi. Propone l’abolizione dei fondi di solidarietà. In relazione all’articolo 2 si dichiara favorevole ad un maggior coinvolgimento delle agenzie per il lavoro private, in collaborazione con le strutture pubbliche. Si dichiara favorevole all’istituzione di un’Agenzia nazionale per l’occupazione, che definisca princìpi per le agenzie territoriali. Propone inoltre l’abolizione degli incentivi previsti per l’assunzione di lavoratori in mobilità e cassa integrazione, utilizzando tali risorse per una consistente riduzione dell’IRAP, che costituirebbe un significativo incentivo all’assunzione di nuovi lavoratori. In relazione all’articolo 3, sottolinea l’importanza della semplificazione e della revisione del sistema sanzionatorio. Sottolinea la necessità di interventi per favorire la deflazione dell’enorme contenzioso in materia di lavoro. In relazione all’articolo 4, propone di inserire nella delega anche la modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, limitando la riassunzione ai soli casi di licenziamento discriminatorio e prevedendo per tutte le altre ipotesi una soluzione di carattere risarcitorio. In relazione all’articolo 5, ricorda l’importanza degli asili nido e di analoghe strutture per garantire il sostegno alla maternità e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Apprezza infine la possibilità di estendere ai più ampi settori possibili l’utilizzo dei voucher per il pagamento delle prestazioni lavorative.
Non essendovi altri iscritti a parlare, il presidente relatore SACCONI (NCD) dichiara chiusa la discussione generale.
Intervenendo in sede di replica, ringrazia in via preliminare i numerosi senatori che sono intervenuti nella discussione generale, dimostrando l’importanza che tutti i Gruppi parlamentari attribuiscono al provvedimento in esame. Ricorda che lo scopo del provvedimento è di coniugare flessibilità e sicurezza nel mercato del lavoro, aumentando il livello di garanzie del lavoro per migliorare la sua qualità e favorire di conseguenza la competitività delle imprese. Sottolinea positivamente l’ampia convergenza, al di là dei Gruppi di maggioranza, sulla necessità di una riforma che estenda i sistemi di sostegno al reddito. Apprezza la scelta di fondo di istituire un sistema a base assicurativa, di carattere pubblico e obbligatorio. Ricorda che il provvedimento non comporta nuove spese per il bilancio dello Stato e si fonda dunque sul principio di proporzione tra contribuzioni e prestazioni. Apprezza l’estensione delle politiche di sostegno al reddito anche a categorie finora escluse, tra cui i collaboratori a progetto e i lavoratori titolari di partita IVA. Sottolinea che tutti gli interventi in discussione generale hanno evidenziato lo stretto rapporto tra le politiche attive per il lavoro e le politiche di sostegno passive. In tal senso ritiene essenziale responsabilizzare i lavoratori nei confronti delle opportunità di lavoro e di formazione che sono ad essi proposte. Auspica un’ampia convergenza della Commissione per assicurare il maggiore coordinamento tra le diverse strutture deputate a svolgere le politiche attive. Ricorda che, dopo 44 anni dalla sua adozione, lo Statuto dei lavoratori necessita di molti aggiornamenti, anche per le notevoli trasformazioni avvenute nel frattempo. Apprezza la proposta avanzata dal senatore Ichino di collocare le nuove norme all’interno del codice civile, nonché l’invito formulato dal senatore Berger di assumere come modello di riferimento la normativa dell’Unione europea. Ricorda che il rapporto tra legge e contrattazione collettiva non sarebbe modificata dalla riforma. Evidenzia la necessità di un ripensamento del contratto di lavoro a tempo determinato, sia sotto il profilo fiscale che sotto il profilo della disciplina del recesso, rimasta in una condizione di incertezza dopo la cosiddetta “riforma Fornero”. Esprime il convincimento che, in un sistema caratterizzato da una maggiore protezione dei lavoratori, anche il tema della disciplina del recesso possa trovare formulazioni più adeguate. Ricorda le giuste sollecitazioni emerse nella discussione generale sul tema delle dimissioni in bianco, pur evidenziando la necessità di garantire anche la posizione datoriale. Invita il Governo a intervenire sul tema dell’arbitrato e, più in generale, sul processo del lavoro, anche per ridurre il consistente contenzioso prodotto da alcuni recenti interventi normativi. Auspica che le perplessità in tema di salario minimo, avanzate da alcuni senatori di opposizione, possano essere superate. Accenna infine al tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, ricordando l’importanza della flessibilità dell’orario di lavoro.
Interviene il sottosegretario Teresa BELLANOVA, ringraziando per le numerose sollecitazioni emerse nel corso della discussione generale e riservandosi di esprimere la posizione del Governo nella fase dell’esame degli emendamenti.
Il PRESIDENTE propone di istituire un comitato ristretto al fine di approfondire la principali tematiche del provvedimento, anche con l’ausilio, per gli aspetti di maggiore rilievo tecnico, degli uffici del Ministero per il lavoro e le politiche sociali. Propone di conseguenza di differire il termine per la presentazione degli emendamenti a venerdì 27 giugno, alle ore 9.
La Commissione conviene.
Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.
SCONVOCAZIONE DELLE SEDUTE DI DOMANI
Il PRESIDENTE avverte che le sedute già convocate per domani, 19 giugno, alle ore 8,30 e 15 non avranno luogo.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle ore 16.
82ª Seduta
Presidenza del Presidente
Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Teresa Bellanova.
La seduta inizia alle ore 15.
IN SEDE REFERENTE
(1428) Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino dei rapporti di lavoro e di sostegno alla maternità e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
(24) ZELLER e BERGER. – Disposizioni in favore delle madri lavoratrici in materia di età pensionabile
(103) Maria Grazia GATTI ed altri. – Disciplina delle modalità di sottoscrizione della lettera di dimissioni volontarie e della lettera di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro
(165) Laura BIANCONI. – Disposizioni in materia di agevolazioni per la conciliazione dei tempi delle lavoratrici autonome appartenenti al settore dell’imprenditoria, del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura
(180) Rita GHEDINI ed altri. – Misure a sostegno della genitorialità, della condivisione e della conciliazione familiare
(183) Rita GHEDINI ed altri. – Norme applicative dell’articolo 4, commi da 16 a 23, della legge 28 giugno 2012, n. 92, in materia di contrasto al fenomeno delle dimissioni in bianco
(199) ICHINO ed altri. – Misure per favorire l’invecchiamento attivo, il pensionamento flessibile, l’occupazione degli anziani e dei giovani e per l’incremento della domanda di lavoro
(203) Loredana DE PETRIS ed altri. – Disposizioni in materia di modalità per la risoluzione del contratto di lavoro per dimissioni volontarie della lavoratrice, del lavoratore, nonché del prestatore d’opera e della prestatrice d’opera
(219) Silvana Andreina COMAROLI ed altri. – Disposizioni temporanee in materia di contratti di lavoro, concernenti l’introduzione di clausole di flessibilità oraria e di modificazione delle mansioni del lavoratore con l’applicazione di misure indennitarie e l’attuazione di programmi di formazione professionale
(263) SANGALLI ed altri. – Agevolazioni fiscali per l’assunzione di manager e consulenti di direzione nelle piccole e medie imprese
(349) DE POLI. – Modifica all’articolo 8 della legge 23 luglio 1991, n. 223, concernente l’applicazione, in caso di trasferimento d’azienda, dei benefici economici previsti per i datori di lavoro che assumono lavoratori in mobilità
(482) DE POLI. – Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di rafforzamento dell’istituto del congedo parentale a sostegno dei genitori di bambini nati prematuri o gravemente immaturi ovvero portatori di gravi handicap
(500) DE POLI. – Modifica all’articolo 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223, e all’articolo 4 del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236, in materia di agevolazioni per la ricollocazione di lavoratori licenziati da privati datori di lavoro non imprenditori
(555) ICHINO ed altri. – Misure sperimentali per la promozione dell’occupazione e il superamento del dualismo fra lavoratori protetti e non protetti. Modifiche alla legge 28 giugno 2012, n. 92, in materia di contratto a termine, di lavoro intermittente e di associazione in partecipazione
(571) BITONCI. – Disciplina del documento unico di regolarità contributiva
(625) BERGER ed altri. – Modifica all’articolo 70 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, in materia di semplificazione della disciplina del lavoro occasionale in agricoltura
(716) NENCINI. – Disposizioni per favorire il reinserimento dei lavoratori espulsi precocemente dal mondo del lavoro e per il sostegno ai disoccupati di lunga durata, non più ricollocabili, prossimi alla pensione in ragione dell’età e del monte contributi versati
(727) BAROZZINO ed altri. – Ripristino delle disposizioni in materia di reintegrazione nel posto di lavoro di cui all’articolo 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300
(893) Sara PAGLINI ed altri. – Ripristino delle disposizioni in materia di reintegrazione del posto di lavoro di cui all’articolo 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300
(936) DI MAGGIO ed altri. – Disposizioni per promuovere la conservazione e la valorizzazione del capitale umano nelle imprese attraverso progetti di riqualificazione che possono includere attività produttiva connessa all’apprendimento
(1100) FRAVEZZI ed altri. – Modifica all’articolo 70 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, in materia di semplificazione della normativa relativa alle prestazioni di lavoro occasionale di tipo accessorio nel settore agricolo
(1152) Loredana DE PETRIS ed altri. – Istituzione del reddito minimo garantito
(1221) ICHINO ed altri. – Disposizioni volte a favorire l’utilizzazione in attività di utilità pubblica delle competenze e capacità delle persone sospese dalla prestazione lavorativa contrattuale con intervento della cassa integrazione guadagni
(1279) SACCONI ed altri. – Delega per la predisposizione di uno Statuto dei lavori e disposizioni urgenti in materia di lavoro
(1312) Mariarosaria ROSSI ed altri. – Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 167, in materia di apprendistato di riqualificazione
(1409) Disposizioni in materia di modalità per la risoluzione consensuale del contratto di lavoro per dimissioni volontarie, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Vendola ed altri; Teresa Bellanova ed altri
(Seguito dell’esame congiunto e rinvio)
Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta del 12 giugno.
La senatrice CATALFO (M5S) avanza innanzitutto dubbi con riferimento alla previsione, contenuta all’articolo 6, comma 3, del disegno di legge, della mancanza di nuovi e maggiori oneri a carico della finanza pubblica derivanti dall’attuazione delle deleghe, attesa l’ampia portata del disegno di legge, che riordina sostanzialmente l’intero mercato del lavoro. Con riferimento all’articolo 1, comma 2, nel premettere in via generale il consenso del suo Gruppo con specifico riferimento al punto 1), invita tuttavia a meglio chiarire come il Governo intenda sostenere i lavoratori che perdano la loro occupazione, evocando, in proposito, il caso Micron. Chiede inoltre chiarimenti sul comma 2, punto 4), lettera a), sottolineando che, al punto 5), non viene specificato in che modo si realizzi la previsione di una maggiore compartecipazione da parte delle aziende utilizzatrici. Analoghi dubbi manifesta con riferimento al punto 6), concernente la riduzione degli oneri contributivi ordinari e la loro rimodulazione tra i settori in funzione dell’utilizzo effettivo, sottolineando l’esigenza di non trattare in modo deteriore aziende virtuose. Chiede altresì se il punto 7), riguardante la revisione dell’ambito di applicazione della cassa integrazione ordinaria e straordinaria e dei fondi di solidarietà vada inteso in senso restrittivo. Quanto alla rimodulazione dell’ASpI, di cui al numero 1) della lettera b), esprime il consenso del suo Gruppo alla scelta di omogeneizzare le discipline relative ai trattamenti ordinari e ai trattamenti brevi, sottolineando che lo strumento unico tuttavia dovrebbe a suo giudizio valere per tutti i lavoratori, anche subordinati. Dagli incisi di cui ai punti 3) e 5) ritiene opportuna l’eliminazione dell’aggettivo “eventuale”, reputando non chiaro su quali basi vadano calcolati i valori ridotti dell’indicatore dell’ISEE; al riguardo suggerisce che la comparazione avvenga con riferimento alla soglia di povertà relativa, e che nello stesso modo venga modificato il punto 6). La lettera c)del medesimo punto 6) richiederebbe invece un chiarimento con riferimento al coinvolgimento attivo del soggetto beneficiario, onde evitare la riproduzione di situazioni sul modello degli LSU.
Con riferimento all’articolo 2, si richiama alle osservazioni svolte in particolare, nel corso delle audizioni dinanzi all’Ufficio di Presidenza della Commissione, dall’UPI, sottolineando l’importanza di un piano straordinario dei servizi per l’impiego a carattere nazionale e la creazione di una banca dati unica, anche al fine di garantirne la maggiore fruibilità del cittadino. Solo subordinatamente a tale riordino complessivo sarebbe a suo giudizio possibile prevedere un criterio di remunerazione a risultato. Dopo avere espresso favore con riferimento alle lettere a) e b) del comma 2, avanza dubbi sulla lettera c), esprimendo il timore che l’Agenzia in questione si trasformi in un ulteriore inutile carrozzone. Le funzioni ivi contemplate potrebbero a suo giudizio venire più utilmente affidate ad un Dipartimento del Ministero, con il coinvolgimento di Telelavoro e ISFOL. Né peraltro le risulta chiaro quale sia la tipologia di Agenzia che si intende attuare, che sembrerebbe avvicinarsi al modello tedesco. Espresso dissenso nei confronti delle lettere d) ed e) e favore nei confronti delle previsioni di cui alle lettere f) e h), richiama, quanto alla lettera g), l’intervento svolto in una precedente seduta dalla senatrice Pezzopane, la quale ha sottolineato che presso i servizi per l’impiego diversi lavoratori operano da tempo in assenza di alcuna contrattualizzazione, ritenendo preferibile che ad essi sia attribuita priorità. Alla lettera i) non comprende inoltre che cosa si intenda per valorizzazione delle sinergie tra servizi pubblici e privati. Netta contrarietà manifesta con riferimento all’introduzione di modelli sperimentali, di cui alla lettera l), in assenza di una definizione non ambigua, ritenendo fondamentale il riferimento alle esperienze più significative a livello regionale, come peraltro osservato dai rappresentanti della Conferenza delle regioni. Analogo favore manifesta nei confronti del raccordo tra l’Agenzia e l’INPS, di cui alla lettera m), che andrebbe a suo avviso esteso a INAIL, Agenzia delle entrate e Anagrafe comunale, nonché con riferimento alla lettera n). Si dice inoltre favorevole al mantenimento in capo al Ministero del lavoro delle competenze in materia di definizione dei livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantite su tutto il territorio nazionale, di cui al punto o), segnalando anzi l’opportunità di affidare al Ministero medesimo anche la programmazione delle politiche attive. Al punto q) invita a meglio definire la condizionalità dell’istituto ivi previsto; suggerisce inoltre di sostituire la nozione di utilizzo del sistema informativo con quella di semplice “valorizzazione”, prevista alla lettera r), e, riguardo alla lettera s), si dice favorevole, sottolineando l’importanza dell’impiego di tecnologie informatiche allo scopo di raccordare, più che reindirizzare, l’azione dei servizi pubblici nella gestione delle politiche attive.
Quanto all’articolo 3, riguardante la semplificazione delle procedure e degli adempimenti, esprime favore nei confronti delle previsioni di cui alle lettere f) e g), sottolineando l’urgenza di istituire finalmente il fascicolo unico del cittadino e l’istituzione del libretto formativo nel quale ricomprendere tutte le informazioni, da quelle anagrafiche alla certificazione delle competenze. Ritiene comunque che all’articolo vada aggiunta un’ulteriore norma che preveda la piena interoperatività di tutte le banche dati. Quanto all’articolo 4, si richiama al pensiero più volte espresso dal Movimento 5 Stelle con riferimento ai contratti a tempo determinato. Si dice comunque contraria all’introduzione del compenso orario minimo, di cui alla lettera c), sul quale chiede specifici approfondimenti e chiarimenti al Governo. Sottolinea inoltre la necessità di meglio precisare il contenuto della lettera c) dell’articolo 5, comma 2, chiedendo in particolare quali siano le conseguenze del tax credit per le detrazioni del coniuge a carico. Insiste infine nuovamente sulla centralità dell’istituto del reddito di cittadinanza, tarato appunto sulla soglia di povertà relativa. Ritiene conclusivamente necessario l’approfondimento dei vari temi in sede di Comitato ristretto.
Il presidente relatore SACCONI (NCD) segnala che il tema del libretto unico è istituto oramai maturo. Fa inoltre presente che la povertà relativa, lungi dal costituire un indicatore di bisogno, riguarda semmai le diseguaglianze, e va perciò utilizzato piuttosto per politiche macroeconomiche.
La senatrice PARENTE (PD) evidenzia con vigore che il disegno di legge delega contiene punti di grande portata innovativa e di forte impatto sulla vita reale delle persone, rimarcando che questa filosofia di carattere generale rappresenta il messaggio più forte e di autentico cambiamento contenuto nel provvedimento. Il disegno di legge dispone infatti una notevole semplificazione delle procedure, unitamente alla previsione di una maggiore partecipazione da parte degli enti. Anche in tema di strumenti di sostegno in caso di disoccupazione involontaria, il disegno di legge contiene moltissime novità; al riguardo, esprime soddisfazione per il fatto che anche il Movimento 5 Stelle colga l’importanza del collegamento esistente tra ASpI e mini-ASpI, che finisce con l’introdurre una prestazione prima non esistente. A suo avviso è proprio questa la parte della delega più interessante; va dunque ulteriormente rafforzato il legame tra politiche attive e passive, che rappresenta un mutamento di portata epocale, realizzando la piena sinergia tra le strumentazioni previste. Ugualmente innovativa è la previsione di una Agenzia a carattere nazionale, dalla quale dovranno dipendere anche autorizzazioni e controlli nella fruizione degli ammortizzatori sociali. Uno sforzo specifico andrà poi esercitato con riguardo alle soluzioni da offrire con riferimento a lavoro autonomo e partite IVA. Un’Agenzia a carattere nazionale è istituzione presente in altri Paesi dell’Unione europea; l’Istituto avrà importanza fondamentale, e a suo giudizio non può che assumere le fattezze del modello tedesco. Ciò consentirebbe non tanto di valorizzare, quanto di utilizzare il meccanismo della banca dati unica, ed in questo senso saranno fondamentali le specifiche contenute nei decreti attuativi. Nel ricordare che all’interno dell’esame dedicato al disegno di legge delega è altresì ricompreso quello riguardante le dimissioni in bianco, il cui testo, già approvato dalla Camera dei deputati, è stato congiunto all’esame dei disegni di legge in oggetto, sottolinea le ulteriori novità fondamentali previste nel provvedimento anche con riferimento alle previsioni riguardanti la maternità e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro contenute nell’articolo 5 del disegno di legge n. 1428. In questo quadro, il suo Gruppo auspica una tempestiva conclusione dell’iter del provvedimento ed una pronta presentazione alle Camere dei relativi decreti ministeriali, in modo da dare quanto prima applicazione pratica e reale ai contenuti di grande novità in esso presenti.
Il presidente relatore SACCONI (NCD) ringrazia le senatrici Catalfo e Parente per i rispettivi interventi e, in considerazione dell’imminente inizio dei lavori dell’Assemblea, toglie la seduta, rinviando conseguentemente il seguito dell’esame congiunto.
Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 16.