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Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

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Home - Senato - Commissione Lavoro, previdenza sociale (Dai Resoconti Sommari)

Commissione Lavoro, previdenza sociale (Dai Resoconti Sommari)

11 Dicembre 2013
in Senato

43ª Seduta

Presidenza del Presidente

SACCONI 

indi della Vice Presidente

PARENTE 

Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Dell’Aringa.         

La seduta inizia alle ore 9.

SULLA REVISIONE DELLA CIRCOLARE INPS N. 35 DEL 2012 E SULL’INTERPRETAZIONE DELL’ORDINANZA N. 217 DEL 1998 DEL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE  

La senatrice GATTI (PD) coglie l’occasione della presenza del sottosegretario Dell’Aringa per richiamare nuovamente l’attenzione del Governo sulla necessità di promuovere una revisione della circolare INPS n. 35 del 2012, che ha interpretato restrittivamente la disposizione dell’articolo 24, comma 14, del decreto-legge n. 201, cosiddetto decreto “salva-Italia”. Ricorda che in proposito il 6 novembre scorso la Commissione ha approvato una risoluzione nella quale si impegna a tal fine il Governo e che un atto di indirizzo identico è stato contestualmente approvato dalla corrispondente Commissione della Camera dei deputati. Approssimandosi la scadenza del 31 dicembre prossimo e in assenza di accadimenti nuovi, sollecita ulteriormente il Governo sulla problematica.

Il presidente SACCONI si unisce a tali considerazioni e ribadisce l’esigenza di rivedere la circolare, la cui attuale formulazione contraddice la lettera e lo spirito della norma di legge, evitando alle persone e all’amministrazione medesima l’onere, personale ed economico, di un contenzioso. Auspica quindi che il Ministero del lavoro voglia farsi promotore di una linea che consenta di superare le obiezioni incontrate ai fini della revisione della circolare da parte del Dicastero dell’economia. Nell’anticipare che il ministro Giovannini si è reso disponibile a riferire la prossima settimana alla Commissione sulle tematiche attinenti alla Youth Guarantee, auspica che in quella sede egli possa preannunciare anche il conseguimento di tale obiettivo.

La senatrice Rita GHEDINI (PD) rappresenta le problematiche riguardanti alcuni docenti transitati dal Ministero della pubblica istruzione nei ruoli dell’INPS ai quali, al momento del transito, fu attribuito un assegno ad personam, comprensivo anche del valore economico dell’anzianità maturata e di cui l’INPS ha successivamente deliberato il riassorbimento, con conseguente perdita dell’anzianità conseguita nell’Ente di provenienza. Sul tema la Commissione ha all’ordine del giorno il disegno di legge n. 772, ancorché nel corso del dibattito sia emerso che la questione potrebbe essere agevolmente risolta in via interpretativa. Sul punto il rappresentante del Governo si era impegnato ad un approfondimento, del quale non sono ancora noti gli esiti, mentre risulta che nel frattempo l’INPS ha adottato decreti ingiuntivi finalizzati alla restituzione delle somme “indebitamente” percepite.

Il sottosegretario DELL’ARINGA assicura che si farà parte attiva per la soluzione di entrambe le situazioni prospettate, di cui condivide la delicatezza e l’urgenza. Mentre sulla seconda è fondamentale l’acquisizione della posizione del Ministero dell’istruzione, sulla prima è nota la divergenza di opinioni tra il Ministero del lavoro e quello dell’economia, che sistematicamente e metodologicamente si attesta su posizioni finalizzate a conseguire risparmi di spesa. Il Dicastero del lavoro espleterà comunque ogni tentativo per conseguire un risultato positivo in tempi brevi.

IN SEDE CONSULTIVA 

(1188) Conversione in legge del decreto-legge 30 novembre 2013, n. 133, recante disposizioni urgenti concernenti l’IMU, l’alienazione di immobili pubblici e la Banca d’Italia

(Parere alla 6a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Parere favorevole)

Riprende l’esame, sospeso nella seduta del 10 dicembre scorso.

Il presidente SACCONI ricorda che nel corso della precedente seduta si era convenuto di esprimere il parere sul disegno di legge alla luce degli approfondimenti derivanti da alcune audizioni in Commissione di merito, la cui tempistica rischia tuttavia determinare una dilazione temporale nell’emissione del parere tale da comprometterne l’efficacia.

La relatrice Rita GHEDINI (PD) concorda con il Presidente, convenendo pertanto sull’opportunità che la Commissione si esprima nel corso dell’odierna seduta. L’assenza di profili pregiudizievoli sotto il profilo della competenza della Commissione consente a suo giudizio di formulare un parere favorevole, per quanto di competenza.

Nessun altro chiedendo la parola, presente il prescritto numero di senatori, il presidente SACCONI mette quindi ai voti la proposta di parere favorevole testé formulata dalla relatrice.

Con l’astensione dichiarata della senatrice BENCINI (M5S), la Commissione approva.

PROCEDURE INFORMATIVE 

Interrogazione   

Il sottosegretario DELL’ARINGA risponde all’interrogazione 3-00440 riguardante la situazione produttiva ed occupazionale della Sardinia Green Island S.p.A.,con sede legale a Cagliari ed unità operativa ad Assemini, operante nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili. La società, fondata il 10 gennaio 2010, ha contestualmente acquisito il ramo d’azienda della multinazionale Ineos Film srl di Cagliari, intraprendendo dunque un complesso programma di riconversione delle attività precedentemente svolte nello stabilimento di Assemini. Nel contempo, ha avviato un’attività di formazione nei confronti del personale acquisito, nell’ottica di un graduale reinserimento delle nuove professionalità nel nuovo processo produttivo.

In tale contesto, i competenti uffici del Ministero del lavoro hanno provveduto all’approvazione del programma di riconversione aziendale presentato dalla società e alla contestuale concessione del trattamento di CIGS nei confronti dei lavoratori dello stabilimento di Assemini, per un biennio decorrente dal 19 gennaio 2010. Terminato tale periodo, in considerazione del mancato rilascio delle previste autorizzazioni da parte della Regione Sardegna, la Sardinia Green Island spa ha presentato ai competenti uffici alla Direzione Generale per le politiche attive e passive del Ministero istanza di ammissione al trattamento di CIGS per crisi aziendale nei confronti del personale. Il Ministero ha pertanto autorizzato la corresponsione del trattamento di CIGS relativamente al periodo 19 gennaio 2012 – 18 gennaio 2013. Il 28 maggio scorso la Sardinia Green Island S.p.A. ha presentato un Piano aziendale che ha previsto la possibilità di valutare l’avvio di due attività produttive inscindibilmente connesse tra loro. Il successivo 15 giugno si è tenuto un incontro tra l’azienda, i competenti Assessori, il Comune di Assemini e le Organizzazioni sindacali, all’esito del quale è stato sottoscritto un verbale di accordo, che ha previsto l’impegno della società di presentare il business plan definitivo e l’impegno della Regione a valutare le problematiche relative alla localizzazione di un impianto solare termodinamico nonché a concludere – entro il 30 novembre 2012 – l’iter relativo all’Autorizzazione Unica, al fine di valutare gli impatti occupazionali prima della scadenza del trattamento di CIGS. La Regione Sardegna ha precisato che attualmente i lavoratori dell’azienda sono collocati in Cassa integrazione in deroga fino al 31 dicembre 2013. Per tali lavoratori era stata prevista la frequenza ad uno specifico percorso formativo, che, tuttavia, non ha avuto luogo a causa della mancata conclusione delle procedure connesse alla definizione della VIA e alla conseguente Autorizzazione Unica. Il Ministero dello sviluppo economico ha peraltro avviato verifiche presso la Regione Sardegna ai fini dell’attivazione di un tavolo di confronto nazionale.

In conclusione, il Sottosegretario rassicura l’interrogante in merito all’attenzione rivolta dal Ministero del lavoro alla situazione aziendale dell’azienda, tenuto anche conto degli istituti di tutela dei lavoratori finora attivati e dei limiti temporali in materia di intervento straordinario di integrazione salariale previsti dalla legge.

Il senatore ANGIONI (PD) si dichiara soddisfatto per la risposta, che conferma che la stessa complessità della questione oggetto dell’atto di sindacato ispettivo a sua firma rischia di far perdere le tracce di un iter dotato di una propria forma di coerenza. Auspica che l’intervento del Governo consenta di individuare una soluzione efficace affinché i lavoratori dell’azienda non vengano lasciati soli in una situazione di così grave crisi economica e occupazionale.

La seduta termina alle ore 9,30.


42ª Seduta
Presidenza del Presidente

SACCONI 

La seduta inizia alle ore 15.

IN SEDE CONSULTIVA 

(1058) Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Causi ed altri, Zanetti, Capezzone ed altri, Migliore ed altri

(Parere alla 6a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Parere favorevole con osservazioni) 

Riprende l’esame, sospeso nella seduta del 4 dicembre scorso.

Il relatore BERGER (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) illustra una sua proposta di parere, favorevole con osservazioni, pubblicata in allegato al resoconto della seduta. Nel passaggio in cui si suggerisce di valutare l’inserimento di norme che non penalizzino il lavoro stagionale, riterrebbe possibile, in alternativa a quanto attualmente previsto, inserire un riferimento a disposizioni che introducano un regime certo in materia di tassazione agevolata su una parte variabile della retribuzione. Quanto alla osservazione riguardante l’articolo 8, preferirebbe che si disponesse l’obbligo piuttosto che la facoltà per la magistratura di consentire la continuità dell’attività aziendale; ciò al fine di evitare ricadute occupazionali negative in conseguenza di errori commessi dal datore di lavoro.

 

Il presidente SACCONI, nel ringraziare il relatore per lo sforzo profuso, fa tuttavia osservare che già vige una tassazione agevolata su una parte variabile della retribuzione; suggerisce pertanto di fare piuttosto riferimento al riconoscimento di una tassazione strutturale.

 

Il senatore BAROZZINO (Misto-SEL) si dice favorevole alla parte del provvedimento riguardante l’IRAP e a quella concernente la stabilizzazione dell’istituto del 5 per mille dell’IRPEF; si dichiara invece nettamente contrario alla disposizione di cui all’articolo 8, segnalando che, in caso di responsabilità accertate, è possibile ricorrere ad altri strumenti a sostegno ai lavoratori.

Il senatore ICHINO (PI) esplicita un consenso di fondo alla proposta del relatore. Osserva però che le sanzioni a carico dei verificatori sono già vigenti e vanno individuate nelle previsioni di cui agli articoli 622 e 326 del codice penale, rispettivamente in materia di rivelazione di segreto professionale e di segreti d’ufficio. Il passaggio dunque risulterebbe privo di finalità, a meno che, nel caso specifico, non si proponga un aggravamento. Il riferimento contenuto nella bozza di parere del relatore va dunque cassato, o in alternativa va previsto un aggravamento della sanzione con riferimento ad una fattispecie particolare, ovvero ancora va inserito un riferimento alla opportunità di promuovere uno studio finalizzato all’adozione di misure che favoriscano una più effettiva applicazione delle disposizioni del codice penale da lui precedentemente citate.

La senatrice Rita GHEDINI (PD) sottolinea che il parere si riferisce ovviamente alla competenza della Commissione e deve quindi attenersi ai profili di carattere lavoristico. Per queste ragioni, troverebbe inappropriato ogni riferimento a sanzioni a carattere penale, ritenendo semmai preferibile un richiamo alle modalità di continuità aziendale finalizzate a garantire i lavoratori. Evidenzia inoltre che nel passaggio del parere nel quale si sottolinea la necessità di una razionalizzazione delle riduzioni e detrazioni relative alla protezione sociale avrebbe trovato adeguata collocazione anche un richiamo alla questione di genere.

 

Il presidente SACCONI, riassunti i suggerimenti raccolti nel corso del dibattito, chiede al relatore la disponibilità a recepirli nella propria bozza di parere.

 

Il relatore BERGER (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) concorda, dando quindi lettura di una nuova proposta di parere (testo allegato al resoconto della seduta).

 

Presente il prescritto numero dei senatori, il presidente SACCONI mette ai voti tale nuova proposta.

La Commissione approva.

(1188) Conversione in legge del decreto-legge 30 novembre 2013, n. 133, recante disposizioni urgenti concernenti l’IMU, l’alienazione di immobili pubblici e la Banca d’Italia

(Parere alla 6a Commissione. Esame e rinvio)

La relatrice Rita GHEDINI (PD), premesso che il decreto-legge n. 133 contiene disposizioni volte all’abolizione della seconda rata dell’IMU, in materia di alienazione di immobili pubblici e di assetto della governance della Banca d’Italia, individua gli aspetti di competenza della Commissione nel comma 9 dell’articolo 1, nel comma 1 dell’articolo 2 e nel comma 4 dell’articolo 4.

Per quanto concerne il comma 9 dell’articolo 1, segnala che il pagamento della seconda rata IMU non è dovuto per l’unità immobiliare, adibita ad abitazione principale e non locata, posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente. L’articolo 2 al comma 1 dispone un aumento al 128,5 per cento della misura dell’acconto IRES ed IRAP per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013 per gli enti creditizi, finanziari e assicurativi e per la Banca d’Italia. Ai fini IRAP, per esplicita previsione dell’articolo 30, comma 3, del decreto legislativo n. 446 del 1997, gli acconti devono essere versati con le modalità e nei termini stabiliti per le imposte sui redditi. Per il periodo d’imposta 2014, invece, tutti i soggetti IRES, compresi quelli esercenti attività nei settori finanziari, creditizi e assicurativi, calcolano l’acconto dell’IRES (e, conseguentemente, dell’IRAP) in misura pari al 101,5 per cento. Segnala infine che il comma 4 dell’articolo 4 individua le categorie di investitori che possono acquisire le quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia, ricomprendendovi anche gli enti ed istituti di previdenza ed assicurazione aventi sede legale in Italia e i fondi pensione aventi soggettività giuridica. Poiché la Commissione di merito ha disposto approfondimenti sui temi toccati dal provvedimento, anche attraverso un ciclo di audizioni, si riserva successivamente la formulazione di un parere.

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

(1164) Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per la realizzazione e l’esercizio di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione, con Allegati, fatto a Roma il 30 gennaio 2012, approvato dalla Camera dei deputati

(Parere alla 3a Commissione. Esame. Parere favorevole)

Il relatore LEPRI (PD), premesso che il disegno di legge reca la disciplina della costruzione e della futura gestione della sezione transfrontaliera della parte comune italo-francese della nuova linea ferroviaria Torino-Lione e costituisce quindi una parte di una serie di atti internazionali che definiscono progressivamente i rispettivi impegni bilaterali di Italia e Francia, rileva che il – limitato – profilo di competenza della Commissione va individuato nell’articolo 10 dell’Accordo. L’articolo, al paragrafo 10.2, prevede l’applicabilità per la sezione transfrontaliera delle norme in materia di condizioni di lavoro e di occupazione, specificando che il diritto adottabile è quello territorialmente applicabile, salvo eccezioni individuate per situazioni particolari, per l’applicazione delle quali si prevede la possibilità di svolgere apposite missioni investigative dell’ispettorato territorialmente competente, nonché missioni congiunte in caso di intervento di uno Stato sul territorio dell’altro. Il Promotore pubblico – organo comune dotato di personalità giuridica pariteticamente costituito e controllato da Francia e Italia per le finalità dell’Accordo – è tenuto a prevedere tra gli elementi costituivi dell’appalto le norme specifiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro, quali risultano dagli studi dei servizi di ispezione del lavoro italiani e francesi; si prevede che i servizi italiani e francesi informino il Promotore di qualsiasi constatazione di inadempimento di norme comuni, affinché adotti le misure necessarie. Infine, l’articolo 22, in tema di cooperazione e controllo tra i servizi competenti degli Stati contraenti l’Accordo, stabilisce la possibilità di redigere protocolli volti a definire le modalità di controllo relative al diritto del lavoro, all’impiego di personale e alla tutela e sicurezza dei lavoratori sulla sezione transfrontaliera.

In relazione a questi limitati profili di competenza della Commissione, il relatore propone conclusivamente l’espressione di un parere favorevole.

La senatrice BENCINI (M5S) dà conto di una proposta di parere di segno contrario, pubblicata in allegato al resoconto.

Il senatore BAROZZINO (Misto-SEL) si dichiara contrario alla ratifica dell’Accordo, giudicando l’opera del tutto inutile, perché concepita per far viaggiare merci che possono usare la ferrovia già in uso, devastante dal punto di vista ambientale e troppo costosa, giacché le ingenti risorse stanziate potrebbero essere utilizzate per mettere in sicurezza l’Italia dai dissesti causati dai danni idrogeologici, creando nel contempo migliaia di posti di lavoro. Nello specifico, si domanda perché al paragrafo 10.2, lettera b), punto ii), dell’articolo 10 dell’Accordo, si preveda, tra le eccezioni all’operatività del diritto territorialmente competente, l’applicazione del diritto francese in luogo di quello italiano, in relazione alle condizioni di lavoro e di occupazione che riguardano l’esecuzione degli appalti aventi per oggetto l’installazione delle attrezzature dell’opera prima della sua messa in servizio. Ritiene importante sgombrare il campo da ogni equivoco o dubbio circa la reale portata di tale norma, al fine di identificare con puntualità, oltre che i riferimenti temporali, anche quale parte dell’opera rientri nella predetta eccezione, tenuto conto che è in gioco la tutela e salvaguardia dei lavoratori italiani. Pur consapevole che la materia non rientri appieno nelle competenze della Commissione, giudica poi importante sottolineare con forza il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nel caso di subappalto della realizzazione di parti dell’opera, chiedendosi se il diritto francese offra adeguate garanzie in tal senso.

Nessun altro chiedendo la parola, il presidente SACCONI mette quindi ai voti la proposta di parere favorevole del relatore, che è approvata con l’astensione della senatrice MUNERATO (LN-Aut) e il voto contrario della senatrice BENCINI (M5S) e del senatore BAROZZINO (Misto-SEL).

Risulta conseguentemente precluso il voto sulla proposta di parere contrario presentato della senatrice Bencini.

ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA 

Proposta di decisione del Consiglio sul vertice sociale trilaterale per la crescita e l’occupazione (n. COM (2013) 740 definitivo)

(Esame, ai sensi dell’articolo 144 del Regolamento, dell’atto comunitario sottoposto a parere motivato sulla sussidiarietà. Approvazione della risoluzione: Doc. XVIII, n. 38)  

La relatrice D’ADDA (PD) precisa che l’Atto modifica la decisione 2008/174/CE del 2013, che ha istituito il vertice sociale trilaterale per la crescita e l’occupazione (Tripartite Social Summit – TSS). Già dal 1997 era diventata prassi tenere riunioni informali ad alto livello nel quadro della strategia europea per l’occupazione, ma solo nel 2003 tale prassi è stata  istituzionalizzata ad alto livello tra le istituzioni e le parti sociali dell’Unione europea. Il Vertice offre l’occasione per discutere con le parti sociali dell’importanza di raggiungere gli obiettivi dell’Unione europea in materia sociale, di occupazione e di crescita. Tra le azioni per incrementare la crescita rientrano lo stimolo all’occupazione, specie giovanile, agevolando il passaggio dalla scuola al lavoro, la dimensione pratica dell’istruzione, la promozione dell’apprendimento permanente; la riduzione della segmentazione del mercato del lavoro e dei costi indiretti del lavoro, allo scopo di promuovere la domanda di manodopera; la rimozione degli ostacoli alla mobilità professionale e geografica; la promozione del lavoro autonomo e dell’imprenditorialità; l’incremento del finanziamento dell’economia.

Il Vertice si riunisce 2 volte l’anno, rispettivamente prima del Consiglio di primavera e d’autunno. Vi partecipano, oltre i capi di Stato e di Governo e i ministri del lavoro e degli affari sociali delle presidenze di turno, anche i rappresentanti della Confederazione europea dei sindacati (CES) e quello della delegazione dei datori di lavoro dalla Confederazione delle imprese europee (BUSINESSEUROPE). Dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, che ha portato significative modifiche all’assetto istituzionale dell’UE, si è resa necessaria anche la revisione della struttura del Vertice trilaterale, risalente al 2003. Da ciò il provvedimento in esame.

La base giuridica per l’adozione della decisione del Consiglio è individuata all’articolo 352 del TFUE, mentre è assente una specifica valutazione del principio di sussidiarietà, obbligatoria ai sensi dell’articolo 5 del Protocollo n. 2 allegato al Trattato di Lisbona. Tuttavia, la proposta è conforme al principio di sussidiarietà in senso sostanziale, poiché si è reso necessario l’intervento delle istituzioni dell’Unione in materia e ciò ha portato un valore aggiunto per la corretta attuazione del TFUE. Anche la valutazione sulla proporzionalità risente della mancanza di un’adeguata motivazione.

Conclusivamente, la relatrice illustra le singole disposizioni di cui il provvedimento si compone.

Il presidente SACCONI ringrazia la relatrice e fa osservare che l’atto viene sottoposto alla Commissione per una presa d’atto, in considerazione dei profili a carattere organizzativo che esso contiene.

Nessun chiedendo di intervenire in discussione generale, la relatrice D’ADDA (PD) illustra una proposta di risoluzione favorevole, pubblicata in allegato al resoconto.

Nessuno chiedendo la parola per dichiarazione di voto, presente il prescritto numero di senatori, il presidente SACCONI mette quindi ai voti la proposta di risoluzione.

Con il voto contrario del senatore BAROZZINO (Misto-SEL), e della senatrice BENCINI (M5S), la Commissione approva.

POSTICIPAZIONE DELLA SEDUTA DI GIOVEDI’ 12  DICEMBRE  

In considerazione dell’andamento dei lavori della Commissione, il presidente SACCONI avverte che la seduta già prevista per le ore 8,30 di giovedì 12 dicembre è posticipata alle ore 9.

La seduta termina alle ore 16,15.

SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DAL RELATORE SUL DISEGNO DI LEGGE N. 1058

La Commissione lavoro, previdenza sociale, esaminato il disegno di legge in titolo, premesso che il disegno di legge si inquadra in un’ottica di semplificazione e di razionalizzazione delle procedure, esprime, per quanto di competenza, parere favorevole con le seguenti osservazioni.

Il provvedimento non contiene disposizioni dirette in materia di tassazione del reddito di lavoro dipendente, di IRAP o di altre questioni attinenti la materia del lavoro e della protezione sociale.

In linea generale, si suggerisce di valutare l’inserimento di norme che non penalizzino il lavoro stagionale, che tengano conto della necessità di redistribuzione dell’onere fiscale in riferimento ai carichi familiari, che riconoscano una tassazione agevolata su una parte variabile della retribuzione per la maggiore produttività delle imprese e dei lavoratori, che semplifichino le modalità di imposizione delle indennità percepite a seguito della cessazione del rapporto di lavoro.

Nello specifico dell’articolato, con riferimento all’articolo 4, si suggerisce di considerare con particolare attenzione, tra i profili compresi nel rapporto sulle spese fiscali redatto dalla Commissione per monitorare l’erosione fiscale, anche i redditi di lavoro dipendente e le agevolazioni connesse. Si sottolinea altresì l’importanza di destinare i proventi derivanti dalla riduzione della spesa fiscale, ovvero dalla limitazione dell’erosione fiscale, alla stabilizzazione dell’istituto del 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche in base alle scelte espresse dai contribuenti. Si evidenzia inoltre la necessità che la razionalizzazione delle deduzioni e detrazioni relative alla protezione sociale siano riconsiderate anche alla luce di più generali e complessive riforme degli interventi, soprattutto a favore di minori e anziani.

Relativamente all’articolo 8, si suggerisce di valutare una norma che, nell’ambito di procedimenti penali relativi a delitti tributari e nel caso del cosiddetto “sequestro per equivalente”, disponga la facoltà per la magistratura di consentire la continuità dell’attività aziendale.

All’articolo 9, si propone di valutare l’inserimento di una sanzione a carico dei verificatori, qualora sia violato il segreto e la privacy dei soggetti coinvolti nelle indagini e negli accertamenti.

Infine, nel sottolineare con favore il contenuto dell’articolo 12, si auspica una più efficace definizione delle modalità attuative della disciplina ivi prevista.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE SUL DISEGNO DI LEGGE N. 1058

La Commissione lavoro, previdenza sociale, esaminato il disegno di legge in titolo, premesso che il disegno di legge si inquadra in un’ottica di semplificazione e di razionalizzazione delle procedure, esprime, per quanto di competenza, parere favorevole con le seguenti osservazioni.

Il provvedimento non contiene disposizioni dirette in materia di tassazione del reddito di lavoro dipendente, di IRAP o di altre questioni attinenti la materia del lavoro e della protezione sociale.

In linea generale, si suggerisce di valutare l’inserimento di norme che non penalizzino il lavoro stagionale, che tengano conto della necessità di redistribuzione dell’onere fiscale in riferimento ai carichi familiari, che riconoscano una tassazione strutturale su una parte variabile della retribuzione per la maggiore produttività delle imprese e dei lavoratori, che semplifichino le modalità di imposizione delle indennità percepite a seguito della cessazione del rapporto di lavoro.

Nello specifico dell’articolato, con riferimento all’articolo 4, si suggerisce di considerare con particolare attenzione, tra i profili compresi nel rapporto sulle spese fiscali redatto dalla Commissione per monitorare l’erosione fiscale, anche i redditi di lavoro dipendente e le agevolazioni connesse. Si sottolinea altresì l’importanza di destinare i proventi derivanti dalla riduzione della spesa fiscale, ovvero dalla limitazione dell’erosione fiscale, alla stabilizzazione dell’istituto del 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche in base alle scelte espresse dai contribuenti. Si evidenzia inoltre la necessità che la razionalizzazione delle deduzioni e detrazioni relative alla protezione sociale siano riconsiderate anche alla luce di più generali e complessive riforme degli interventi, soprattutto a favore di minori e anziani.

Relativamente all’articolo 8, si suggerisce di valutare una norma che, nell’ambito di procedimenti penali relativi a delitti tributari e nel caso del cosiddetto “sequestro per equivalente”, consenta la continuità dell’attività aziendale nell’interesse dei lavoratori.

All’articolo 9, si propone di valutare l’inserimento di modalità con cui garantire l’effettività delle sanzioni, qualora siano violati il segreto e la privacy dei soggetti coinvolti nelle indagini e negli accertamenti.

Infine, nel sottolineare con favore il contenuto dell’articolo 12, si auspica una più efficace definizione delle modalità attuative della disciplina ivi prevista.

SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DAI SENATORI BENCINI, CATALFO, PAGLINI E PUGLIA SUL DISEGNO DI LEGGE N. 1164

La Commissione 11°, esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge recante “Ratifica ed esecuzione dell’accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica francese per la realizzazione e l’esercizio di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione, con allegati, fatto a Roma il 30 gennaio 2012” (AS 1164);

premesso che

l’esame del provvedimento impone imprescindibili valutazioni di carattere generale in merito all’inutilità e dannosità dell’opera, la cui realizzazione risulterebbe sotto vari e diversi aspetti portatrice di effetti negativi sotto il profilo socio-economico ed ambientale;

considerato che:

è necessario sottolineare le gravi criticità in ordine alla conclamata presenza di amianto e uranio nel sottosuolo della val di Susa, presenza peraltro conclamata all’interno delle montagne che verranno scavate per la creazione dei tunnel, con gravi e irreversibili ripercussioni a livello ambientale;

altresì, si pone in essere un enorme spreco di denaro pubblico, che si aggirerà attorno ai 23 miliardi di euro (3-4 volte superiore ai costi medi dell’alta velocità francese);

il sistema di appalti e subappalti già previsto, aumenta di molto il livello di rischio di infiltrazioni mafiose;

valutato che:

a fronte della costruzione di un opera che si appalesa come inutile anche per la costante diminuzione dei traffici merci e passeggeri, la eventuale realizzazione del TAV sottrarrà investimenti a scuola, sanità, innovazione e welfare in un momento storico in cui risorse di tale portata potrebbero ben essere utilizzate e investite in modo diverso e più redditizio, anche per la creazione di posti di lavoro in settori ed ambiti diversi, tenendo conto del rispetto dell’ambiente, della salute, della legalità e delle reali vocazioni socio-economiche del nostro Paese;

ritenuto che:

un investimento così rilevante ed uno sforzo di tale portata, se prodotto nella giusta direzione, potrà invece condurre alla creazione stabile di un numero di occupati ben superiore a quello individuato e previsto nel provvedimento in esame e che, pertanto, anche sotto tale profilo il provvedimento di ratifica dell’Accordo si ravvisa come inutile ed anzi dannoso,

esprime, per quanto di competenza, parere contrario.

 

 

 

 

 

 

 

 


 

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

SULL’ATTO COMUNITARIO N. COM (2013) 740 definitivo

SOTOPOSTO AL PARERE MOTIVATO SULLA SUSSIDIARIETA’

(Doc. XVIII, n. 38)

 

 

La Commissione lavoro, previdenza sociale,

esaminata ai sensi dell’articolo 144, comma 1, del Regolamento, la Proposta di decisione del Consiglio sul vertice sociale trilaterale per la crescita e l’occupazione (COM (2013) 740 definitivo),

premesso che la proposta in esame contiene modifiche alla decisione 2003/174/CE del 6 marzo 2003, che ha istituito il vertice sociale trilaterale per la crescita e l’occupazione;

considerato che l’entrata in vigore del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) ha determinato significative modifiche all’assetto istituzionale dell’UE, e pertanto si è resa necessaria anche la revisione della struttura del vertice trilaterale;

osservato che la base giuridica della proposta è correttamente individuata all’articolo 352 del TFUE;

valutato che la proposta risulta incompleta, poiché non adeguatamente individuata la conformità ai principi di sussidiarietà e di proporzionalità, ma che tali principi si intendono rispettati in senso sostanziale, considerata la necessità dell’intervento delle istituzioni dell’UE e il valore aggiunto che tale proposta comporta ai fini della completa attuazione del TFUE,

si esprime in senso favorevole.

 

 

redazione

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