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Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

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Home - Senato - Commissione Lavoro, previdenza sociale (Dai Resoconti Sommari)

Commissione Lavoro, previdenza sociale (Dai Resoconti Sommari)

17 Luglio 2019
in Senato

125ª Seduta
Presidenza del Vice Presidente
DE VECCHIS

La seduta inizia alle ore 8,35.

IN SEDE CONSULTIVA 
(1387) Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2018  
(1388) Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2019
(Pareri alla 5a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame congiunto con esiti distinti. Pareri favorevoli)  

Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta di ieri.

La relatrice CAMPAGNA (M5S), dopo aver richiamato i principali contenuti della sua relazione, propone di esprimersi favorevolmente sul disegno di legge n. 1387 e illustra uno schema di parere favorevole con premessa, pubblicato in allegato, sul disegno di legge n. 1388.

Si passa alle dichiarazioni di voto.

Il senatore FLORIS (FI-BP), pur riconoscendo al disegno di legge per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2019 (AS 1388) il merito di aver evitato l’avvio della procedura di infrazione da parte dell’Unione europea, ne contesta le scelte di fondo e le nuove destinazioni di alcune risorse, come nel caso, per esempio, di quelle relative ai lavori pubblici. In conclusione, dopo aver ribadito le perplessità, già espresse in occasione dell’esame del decreto-legge in materia di miglioramento dei saldi di finanza pubblica, sulla tenuta dei conti dello Stato, dichiara il voto contrario del suo Gruppo sulla proposta di parere al disegno di legge n. 1387 e preannuncia un voto altrettanto contrario sulla proposta di parere al disegno di legge n. 1388.

Il senatore PATRIARCA (PD), in considerazione del fatto che il disegno di legge sul Rendiconto per l’esercizio finanziario 2018 coinvolge parzialmente l’attività del precedente Governo, esprime un voto di astensione sulla relativa proposta di parere, mentre preannuncia un voto contrario sulla proposta di parere al disegno di legge n. 1388 in quanto resta negativa l’opinione sulla politica economica del Governo, che manca di visione e di disegno strategico, e permangono le preoccupazioni sulla stabilità finanziaria del Paese.

Nessun altro chiedendo di intervenire, presente il prescritto numero di senatori, il PRESIDENTE mette ai voti le proposte di parere favorevole presentate dalla relatrice, che all’esito di successive e distinte votazioni risultano approvate.

(1372) Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dallo stralcio, deliberato dalla Camera dei deputati, degli articoli da 1 a 5 e da 12 a 14 del disegno di legge n. 1603 d’iniziativa governativa
(Parere alla 7a Commissione. Esame e rinvio)
Il relatore ROMAGNOLI (M5S) introduce il provvedimento, già approvato dalla Camera dei deputati e collegato alla legge di bilancio per l’anno 2019, soffermandosi sulle parti di più stretta competenza della Commissione.
Dopo aver premesso che le deleghe previste dal disegno di legge in titolo devono essere esercitate entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, segnala che l’articolo 1 reca una delega al Governo per il riordino del Comitato olimpico nazionale italiano e della disciplina di settore, mentre l’articolo 2 introduce misure relative ai centri sportivi scolastici con l’obiettivo di organizzare e sviluppare la pratica dell’attività sportiva nelle istituzioni scolastiche e stabilisce che tali centri potranno affidare lo svolgimento delle discipline sportive esclusivamente a laureati in scienze motorie o a diplomati presso gli ex istituti superiori di educazione fisica (ISEF). Richiama quindi i contenuti degli articoli 5 e 6 che conferiscono delega al Governo, rispettivamente, per il riordino e la riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché del rapporto di lavoro sportivo, e per il riordino delle disposizioni in materia di rapporti di rappresentanza di atleti e di società sportive e di accesso ed esercizio della professione di agente sportivo.
In conclusione, ricorda l’attribuzione di ulteriori deleghe al Governo da parte degli articoli 7 e 9 per il riordino e la riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi, nonché della disciplina relativa alla costruzione di nuovi impianti sportivi, alla ristrutturazione e al ripristino di quelli già esistenti, inclusi quelli scolastici, e per l’adozione di uno o più decreti legislativi in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali, al fine di garantire livelli di sicurezza più elevati.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

(755) OSTELLARI ed altri.  –  Modifiche al procedimento monitorio ed esecutivo per la effettiva realizzazione del credito
(Parere alla 2a Commissione. Esame e rinvio) 

La relatrice PIZZOL (L-SP-PSd’Az) illustra il provvedimento, che si compone di 3 articoli e reca modifiche al procedimento monitorio ed esecutivo per la effettiva realizzazione del credito. Dopo averne ricordato le finalità, si sofferma sull’articolo 1, che introduce nel Libro VI, Titolo I, del codice di procedura civile, un ulteriore Capo (il Capo I-bis, composto dagli articoli da 656-bis a 656-quinquies), che disciplina il procedimento di ingiunzione semplificato.
Ricorda infine che l’articolo 2 prevede la possibilità di autorizzare il difensore a consultare le banche dati delle pubbliche amministrazioni per ricercare ante causam, con modalità telematiche, i beni da pignorare, senza passare per il giudice che autorizza l’ufficiale giudiziario, e che l’articolo 3 disciplina i casi di rigetto o accoglimento parziale dell’opposizione, prevedendo che il giudice debba motivare la mancata condanna della parte soccombente ai sensi dell’articolo 96 del codice di procedura civile.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 9.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE SUL DISEGNO DI LEGGE N. 1388

L’11a Commissione permanente, esaminato il disegno di legge in titolo, considerato che le variazioni proposte in termini di competenza e di autorizzazione di cassa per lo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sono di limitata entità e connesse alle esigenze emerse dall’effettivo svolgimento della gestione ed alla necessità di tener conto della nuova consistenza dei residui passivi, esprime, per quanto di competenza, parere favorevole.

124ª Seduta
Presidenza della Presidente
CATALFO 
Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Fantinati.          

La seduta inizia alle ore 14,35.

SULLA PUBBLICAZIONE DI DOCUMENTI ACQUISITI NEL CORSO DELLE AUDIZIONI   

La presidente CATALFO avverte che la documentazione riferita al disegno di legge n. 1338 (Delega semplificazione e codificazione in materia di lavoro), consegnata nel corso delle audizioni informali svoltesi nella seduta odierna dell’Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari, sarà resa disponibile sulla pagina web della Commissione.

Prende atto la Commissione.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE  
Il senatore PATRIARCA (PD) interviene per conoscere la tempistica dell’esame dei disegni di legge n. 1122 (deleghe miglioramento della Pubblica amministrazione), n. 1187 (istituzione Commissione di inchiesta sulle case famiglia) e nn. 1387 (Rendiconto 2018) e 1388 (Assestamento 2019). In particolare, con riferimento al disegno di legge n. 1122, segnala l’opportunità di svolgere le varie fasi procedurali, a partire da quella della discussione generale, senza interruzioni, soprattutto tenendo conto del calendario dei lavori dell’Assemblea. Infine, sollecita il giudizio della Presidente circa la lettera con la quale, insieme ad altri due senatori, ha chiesto il coinvolgimento diretto dell’Ufficio parlamentare di bilancio per consentire al Parlamento di effettuare proprie analisi sull’attuazione delle due misure di welfare introdotte dal decreto-legge n. 4 del 2019, il Reddito di cittadinanza e “Quota 100”.
La PRESIDENTE ricorda che la programmazione dei lavori sul disegno di legge n. 1122 era stata affrontata nell’ultimo Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, nel quale si era anche ipotizzato di stabilire il termine per la presentazione di eventuali emendamenti e ordini del giorno per l’ultima settimana utile prima della pausa estiva. Informa quindi di aver ricevuto rassicurazioni da parte del Ministro di riferimento circa l’assenza di problematiche che possano rallentare l’iter dell’esame del provvedimento e avverte che comunque nella seduta odierna dovrà avere inizio la discussione generale, il cui svolgimento era già stata posticipato per andare incontro alle varie esigenze manifestate dalle opposizioni. Assicura comunque ai componenti della Commissione che sarà sua cura prendere gli opportuni contatti con il Governo e con la Presidenza del Senato per conoscere i tempi di discussione in Aula.
Evidenzia quindi l’urgenza dell’esame in sede consultiva del disegno di legge n. 1187, anche per la gravità dei casi di cronaca emersi recentemente, nonché dei disegni di legge nn. 1387 e 1388, che sono stati calendarizzati per la discussione in Assemblea a partire dalla prossima settimana.
Si riserva infine di valutare la lettera cui ha fatto riferimento il senatore Patriarca, segnalando tuttavia che del monitoraggio dei dati amministrativi si occupa già l’INPS, che eventualmente potrà essere convocato in audizione per illustrare la situazione.
Il senatore FLORIS (FI-BP), dopo aver condiviso l’intervento del senatore Patriarca, stigmatizza la mancata applicazione dell’articolo 53 del Regolamento, secondo il quale i lavori del Senato sono organizzati secondo il metodo della programmazione ed alle attività delle Commissioni devono essere riservate due settimane ogni mese, non coincidenti con il lavori dell’Assemblea.
La PRESIDENTE si dichiara consapevole delle conseguenze dell’ultimo calendario dei lavori del Senato sui lavori delle Commissione. Anticipa quindi l’intenzione di sottoporre alla fine della seduta alla Commissione l’opportunità di richiedere alla Presidenza del Senato una specifica deroga per l’esame di alcuni provvedimenti anche in giorni di attività parlamentare.

IN SEDE CONSULTIVA 
(1387) Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2018  
(1388) Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2019
(Pareri alla 5a Commissione. Esame congiunto e rinvio)
Illustra congiuntamente i provvedimenti, per le parti di competenza, la relatrice CAMPAGNA (M5S), che ricorda le variazioni apportate al bilancio del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che determinano una riduzione della spesa pari a 754,5 milioni di euro per il 2019, per una spesa complessiva dello stato di previsione del Ministero, in termini di competenza, pari a 133.942,5 milioni, di cui 133.886,5 milioni relativi alla spesa corrente e 56,0 milioni al conto capitale.
Dopo aver menzionato le variazioni di cassa per il 2019, evidenzia che quelle proposte in termini di competenza sono connesse alle esigenze emerse dall’effettivo svolgimento della gestione dell’Amministrazione, mentre la dotazione di residui passivi nel 2019, con riferimento allo stato di previsione del Ministero medesimo, è pari a 35.316,5 milioni di euro. Conclusivamente propone l’espressione di un parere favorevole su entrambi i disegni di legge.
Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.
(1187) ROMEO ed altri.  –  Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori. Disposizioni in materia di diritto del minore ad una famiglia
(Parere alle Commissioni 1a e 2a riunite. Esame e rinvio)
La presidente CATALFO (M5S), in qualità di relatrice, introduce il disegno di legge, che propone di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori e reca disposizioni in materia di diritto del minore ad una famiglia.
In premessa ricorda che, secondo quanto riportato nella relazione illustrativa, il provvedimento tiene conto in particolare dei contenuti del Documento approvato dalla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza nella seduta del 17 gennaio 2018, a conclusione dell’indagine conoscitiva sui minori «fuori famiglia» (Doc. XVII-bis, n. 12).
Passa quindi all’esame del testo, soffermandosi sull’articolo 1, che istituisce la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori, sull’articolo 2, che ne stabilisce la composizione, e sull’articolo 3, che ne indica i compiti. Richiama poi il contenuto dell’articolo 4, che disciplina l’attività della Commissione, dell’articolo 5, che disciplina l’acquisizione, da parte della stessa, di copie di atti e documenti, e dell’articolo 6, in materia di obbligo al segreto.
Il successivo articolo 7, oltre a stabilire che l’attività e il funzionamento della Commissione saranno disciplinati da un regolamento interno approvato dalla Commissione stessa prima dell’inizio dei lavori, reca norme in materia di pubblicità delle sedute e di risorse, in termini di personale, locali e strumentazioni, nonché finanziarie, per il funzionamento della Commissione stessa, e di collaborazioni.
La relatrice evidenzia infine che l’articolo 8 amplia le cause di incompatibilità dei giudici onorari minorili, l’articolo 9 reca disposizioni in materia di affidamento di minori e accertamento della situazione di abbandono degli stessi, mentre l’articolo 10rinviaad un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottarsi di concerto anche con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, l’individuazione di linee guida per la definizione degli standard minimi dei servizi e dell’assistenza che devono essere forniti dalle comunità di tipo familiare che accolgono minori e i criteri per la determinazione dei contributi pubblici da erogare per le prestazioni rese dalle comunità, nonché le modalità di monitoraggio e rendicontazione dell’utilizzo delle relative risorse.
Il senatore DE VECCHIS (L-SP-PSd’Az) richiama i recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto la rete dei servizi sociali e il sistema degli affidi a Bibbiano, in provincia di Reggio nell’Emilia. Giudica quindi con favore il provvedimento perché ritiene che una Commissione di inchiesta – che a suo parere andrebbe istituita per ogni singolo episodio di violenza su minori del genere – possa approfondire la tematica delle case famiglia e stabilire l’unicità o meno del caso all’attenzione dell’autorità giudiziaria. Paventa infatti il rischio che possano emergere altri casi di maltrattamento dato che troppo spesso i minori sono preda di interessi economici e dell’egoismo degli adulti. Conclude ribadendo il favore del suo Gruppo al provvedimento in esame.
Il senatore FLORIS (FI-BP), anche in considerazione dei gravissimi casi di maltrattamento emersi negli ultimi tempi, manifesta apprezzamento per la proposta di istituire una Commissione di inchiesta sulle case famiglia. Ricorda peraltro che la senatrice Ronzulli, presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, ha presentato sulla materia il disegno di legge n. 1389, recante disposizioni in materia di diritto di bambini e adolescenti ad una famiglia e per la vigilanza e la tutela dei minori “fuori famiglia”.
Si dichiara quindi convinto che la sensibilità dei futuri componenti della Commissione, in un lavoro sinergico con la Commissione guidata dalla senatrice Ronzulli, potrà incidere sul fenomeno della violazione dei diritti dei minori, che rappresentano, insieme agli anziani, i soggetti più fragili e a rischio della società.
Il senatore BERTACCO (FdI) si dichiara soddisfatto per la proposta in esame e per la pronta risposta del Parlamento ai casi recenti di maltrattamento di minori, che a suo parere nel meccanismo complessivo degli affidi sono il soggetto comunque più debole e meno considerato.
Infine, esprime apprezzamento per l’articolo 8 del provvedimento, che estende i casi di incompatibilità dei giudici onorari minorili.
Il senatore PATRIARCA (PD) si associa alla generale condivisione del provvedimento, che ritiene anche una occasione per monitorare ed evidenziare i buoni risultati complessivi ottenuti dall’istituto dell’affido, che ha fatto dell’Italia un Paese all’avanguardia nel campo della tutela dei minori. Invita infine la Commissione a valutare l’opportunità di inserire nel parere, relativamente al Capo II, un riferimento alla giustizia minorile.
Il senatore LAFORGIA (Misto-LeU) esprime il suo favore per l’iniziativa in esame e anche l’auspicio che la sede della Commissione di inchiesta sia occasione di vero confronto e di produzione di risultati nel merito e non di scontro e di strumentalizzazione politica, anche perché i responsabili di eventuali reati dovranno essere giudicati a prescindere dalla loro appartenenza partitica. Invita quindi a non criminalizzare l’intera infrastruttura dei servizi sociali, pur a fronte di inefficienze e alcune opacità, e ad allargare lo sguardo alla parte debole della società, quella dei minori, sia di quelli strappati alle famiglie sia di quelli che vivono in condizione di povertà e che il Reddito di cittadinanza non è stato capace di raggiungere.
Il senatore ROMAGNOLI (M5S) condivide le parole del senatore Laforgia sulla necessità di evitare qualsiasi strumentalizzazione politica e richiama alcuni dati relativi al numero di adozioni e al giro di denaro connesso. Apprezza quindi l’iniziativa legislativa, convinto che la Commissione di inchiesta potrà far luce su eventuali problematiche legate all’istituto dell’affido e far magari emergere altri possibili casi di maltrattamenti a danno di minori.
La senatrice PIZZOL (L-SP-PSd’Az) si sofferma a sua volta sull’articolo 8 del provvedimento e richiama l’attenzione dei Commissari sui temi della limitazione dei poteri dei servizi sociali e della adottabilità dei bambini appena nati.
La PRESIDENTE esprime grande soddisfazione per l’attenzione mostrata dai componenti della Commissione a un tema che le sta particolarmente a cuore e ricorda che alcuni aspetti del provvedimento sono di diretta competenza della Commissione, che potrà essere quindi un punto di riferimento per l’attività delle Commissioni di merito, che-  assicura – verrà seguita con molta attenzione.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

IN SEDE REFERENTE 
(1122) Deleghe al Governo per il miglioramento della pubblica amministrazione
(Seguito dell’esame e rinvio)
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta del 3 luglio.
Il senatore PATRIARCA (PD) in premessa anticipa che svolgerà un intervento di carattere generale, riservandosi di prendere eventualmente la parola in seguito per alcune integrazioni.
Ribadendo alcune valutazioni già espresse in occasione dell’esame di altri provvedimenti qualificanti dell’azione politica del Governo, come il disegno di legge n. 920 (“concretezza”) e il decreto-legge n. 4 del 2019 su Reddito di cittadinanza e “Quota 100”, esprime perplessità per il mancato avvio di un monitoraggio sulla recente legge Madia (legge n. 124 del 2015), che avrebbe permesso di comprenderne lo stato di attuazione e gli eventuali punti deboli e di intervenire di conseguenza. Invece è stata preferita la strada di una nuova riforma organica, che sembra rimettere in discussione il pregresso per ricominciare da zero, provocando confusione e trasmettendo incertezza alla complessa macchina amministrativa.
Giudica la delega eccessivamente ampia, con punti anche condivisibili, ma generici e impegnativi, con il rischio che l’iter complessivo dei decreti legislativi da emanare non si concluda per la fine della legislatura. 
Segnala quindi che la clausola di invarianza finanziaria per l’attuazione delle disposizioni della legge e dei decreti legislativi da essa previsti appare poco verosimile a fronte di quanto espressamente previsto dal testo, ossia una premialità degli enti, l’introduzione di nuove dotazioni informatiche, il varo di commissioni varie e le nuove capacità professionali richieste, elementi che fanno pensare a costi per la formazione o per il coinvolgimento di personale esterno.
Riscontra poi una centralizzazione delle funzioni a discapito degli enti locali e delle autonomie, con il rischio di incostituzionalità delle disposizioni interessate, come peraltro già accaduto per quella parte della legge Madia che prevedeva che i decreti legislativi attuativi fossero adottati previa acquisizione del parere reso in sede di Conferenza unificata, anziché previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni. Invita quindi la maggioranza a procedere con cautela in merito, anche perché la centralizzazione non favorirebbe la valorizzazione delle risorse e il miglioramento dell’efficienza della Pubblica amministrazione.
In merito alla dirigenza ritiene si compia un passo indietro rispetto alla riforma precedente, sia perché si rinnovano i comparti, a danno della mobilità e della flessibilità, sia perché si mette a rischio la sua autonomia. Relativamente ai contratti invece si chiede come mai si intenda rimettere in discussione il rapporto tra Pubblica amministrazione e sindacati, che era stato risolto con il decreto legislativo n. 75 del 2017.
Infine, si domanda quale sia la ratio dell’estensione del giuramento, prevista dall’articolo 2, visto che il senso di appartenenza non dipende certo da quell’atto solenne, ma dalla qualità del servizio che si offre ai cittadini e alle imprese.
La senatrice TOFFANIN (FI-BP) richiama le varie riforme della Pubblica amministrazione che si sono succedute dal 1979 a oggi e i numerosi decreti legislativi che hanno fatto seguito all’approvazione della legge Madia nel 2015.
Giudica quindi la riforma in esame importante e riduttiva allo stesso tempo, perché si pone obiettivi ambiziosi ma manca di una visione globale ed evita di affrontare, insieme ai temi del turnover, della dirigenza, della mobilità e della contrattazione collettiva, anche quello di una rivisitazione totale della Pubblica amministrazione, che è carente in servizi, infrastrutture, digitalizzazione e comunicazione tra banche dati.
Concorda con il senatore Patriarca sul rischio di accentramento, per esempio in materia di controlli e di concorsi, ed esprime perplessità su alcune deleghe, che a suo parere avrebbero avuto bisogno dell’intervento diretto del Parlamento, e sui tempi previsti per esercitarle, anche a fronte dei grandi ritardi del Governo nell’emanazione dei decreti attuativi in generale.
Chiede quindi al rappresentante dell’Esecutivo che fine faranno gli organismi che attualmente si occupano di controlli e valutazione e gli manifesta l’esigenza di tenere presenti le esigenze dei territori.
Relativamente alla dirigenza invita a non concentrarsi solo sul tema dei controlli, ma a considerare le difficoltà di chi lavora su più sedi e ha bisogno di flessibilità negli orari di lavoro.
Conclude sollecitando il Governo a varare davvero uno snellimento e una sburocratizzazione della Pubblica amministrazione, nonché ad operare per un rinnovamento delle competenze al fine di offrire un servizio sempre più efficiente alle imprese e ai cittadini.
Nessun altro chiedendo di intervenire, il seguito dell’esame è rinviato.

INTEGRAZIONE DELL’ORDINE DEL GIORNO  
La presidente CATALFO avverte che l’ordine del giorno delle ulteriori sedute della settimana è integrato con l’esame in sede consultiva per il parere alla 2a Commissione del disegno di legge n. 755, recante modifiche al procedimento monitorio ed esecutivo per la effettiva realizzazione del credito, per il parere alla 7a Commissione del disegno di legge n. 1372, recante deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione, e per il parere alla 6aCommissione del disegno di legge n. 1412, di conversione in legge del decreto-legge 11 luglio 2019, n. 64, recante modifiche al decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56.
La Commissione prende atto.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE  
In considerazione del calendario dei lavori del Senato delle prossime settimane, la PRESIDENTE sottopone alla Commissione l’opportunità di richiedere alla Presidenza del Senato una specifica deroga per poter esaminare anche nei giorni di attività parlamentare alcuni provvedimenti di particolare rilievo per la Commissione.
La senatrice TOFFANIN (FI-BP), consapevole delle esigenze delle altre Commissioni, non contesta la decisione di integrare l’ordine del giorno con l’esame in sede consultiva di nuovi disegni di legge – nello specifico gli Atti Senato nn. 755, 1372 e 1412 -, ma esprime la totale contrarietà del suo Gruppo a richiedere una deroga alle limitazioni stabilite il 28 maggio scorso dalla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentare per eventualmente esaminare il disegno di legge nn. 658 e connessi sul salario minimo orario, in quanto la situazione di stallo che si è venuta a creare per la mancanza della relazione tecnica è da attribuire esclusivamente alle divisioni interne alla maggioranza di Governo.
Si associano i senatori PATRIARCA (PD) e BERTACCO (FdI).
All’esito del dibattito, la PRESIDENTE si riserva di prendere una decisione in merito nei prossimi giorni.
La seduta termina alle ore 15,55.

Riunione n. 46
MARTEDÌ 16 LUGLIO 2019
Presidenza della Presidente
CATALFO                
Orario: dalle ore 12,05 alle ore 13,15

AUDIZIONE INFORMALE SUL DISEGNO DI LEGGE N. 1338 (DELEGA SEMPLIFICAZIONE E CODIFICAZIONE IN MATERIA DI LAVORO)  

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