GIOVEDÌ 26 LUGLIO 2018
17ª Seduta
Presidenza della Presidente
CATALFO
La seduta inizia alle ore 8,30.
IN SEDE CONSULTIVA
Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 97, al decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, concernente le funzioni e i compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e al decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, concernente l’ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (n. 36)
(Osservazioni alla 1a Commissione. Esame e rinvio)
La relatrice NOCERINO (M5S) ricorda il complesso di norme che hanno rivisto la normativa sulle funzioni e i compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Segnala anzitutto l’articolo 1, che introduce modifiche all’esercizio dell’attività di vigilanza ispettiva in condizioni di rischio, e l’articolo 2, che incide sul Titolo I del decreto legislativo n. 217 del 2005 nelle parti riguardanti il personale non direttivo, il ruolo dei vigili del fuoco, i corsi di formazione e le promozioni alle qualifiche superiori. Con l’articolo 3 si sostituisce il Titolo II del citato decreto legislativo n. 217, concernente l’ordinamento del personale direttivo e dirigente del Corpo e l’istituzionedinuovi ruoli tecnico-professionali.
La relatrice passa poi ad illustrare l’articolo 4, che detta disposizioni comuni al personale del Corpo, soffermandosi in particolare sulle disposizioni riguardanti la costituzione, la modifica e l’estinzione del rapporto di impiego, la possibilità di selezionare i cittadini inseriti negli elenchi anagrafici dei centri per l’impiego e l’ammissibilità di prestazioni attraverso il telelavoro da parte del personale non dirigente dei ruoli tecnico-professionali.
L’articolo 5 contiene norme di inquadramento, disposizioni relative a concorsi straordinari e disposizioni economico-finanziarie. Da ultimo, dopo aver segnalato che vengono incrementati fondi e risorse per la produttività del personale direttivo del Corpo e per le indennità del personale delle specialità tecniche, la relatrice si riserva di proporre una bozza di osservazioni al termine del dibattito.
Il senatore LAUS (PD) chiede delucidazioni in ordine ai tempi a disposizione per l’espressione delle osservazioni. Data la complessità dell’atto, domanda altresì che vengano poste a disposizione della Commissione eventuali memorie trasmesse alla Commissione di merito dalle associazioni interessate.
Concorda il senatore FLORIS (FI-BP), sottolineando che gli aspetti di competenza della Commissione lavoro sullo schema in esame sono particolarmente rilevanti e che dunque è assai importante la piena conoscenza dei vari profili dell’atto, che a prima vista gli appare essenzialmente una burocratizzazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Giudica dunque essenziale comprende gli eventuali vantaggi derivanti dalle modifiche normative rispetto alla situazione attuale.
La presidente CATALFO assicura che ogni elemento conoscitivo e di documentazione trasmesso alla Commissione di merito verrà posto altresì a disposizione dei componenti della Commissione lavoro.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, concernente disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di polizia (n. 35)
(Osservazioni alle Commissioni 1a e 4a riunite. Seguito dell’esame e rinvio)
Riprende l’esame sospeso nella seduta pomeridiana di ieri.
La relatrice PIZZOL (L-SP) fornisce il chiarimento richiesto nella precedente seduta dalla senatrice Toffanin, precisando che la fissazione del limite massimo d’età per l’ingresso nel ruolo speciale dell’Arma dei carabinieri a 59 anni è motivata dall’intento di assicurare che ad esso accedano soggetti dotati di esperienza e che possano permanere nel ruolo per un tempo adeguato.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il senatore PATRIARCA (PD) chiede che, ai fini del buon andamento dei lavori, i commissari possano conoscere anticipatamente il momento della messa in votazione degli atti.
La presidente CATALFO, pur assicurando che cercherà di venire incontro alla richiesta, nei limiti in cui l’andamento dei lavori parlamentari lo renda possibile, sottolinea che è buona e consolidata prassi della Commissione trasmettere anticipatamente per le vie brevi ai commissari eventuali bozze di parere predisposte dai relatori. Sottolinea altresì la necessità di monitorare sempre con attenzione i termini di scadenza per l’espressione di pareri e osservazioni.
SCONVOCAZIONE DELLA SEDUTA POMERIDIANA
Su richiesta del senatore FLORIS (FI-BP), che invoca il contemporaneo svolgimento di un impegno del Gruppo, la presidente CATALFO avverte che la seduta della Commissione prevista per oggi alle ore 14 non avrà più luogo.
Prende atto la Commissione.
La seduta termina alle ore 9,10.
MERCOLEDÌ 25 LUGLIO 2018
15ª Seduta (antimeridiana)
Presidenza della Presidente
CATALFO
Interviene, ai sensi dell’articolo 48 del Regolamento, il presidente dell’ANPAL, professor Maurizio del Conte.
La seduta inizia alle ore 8,30.
SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI
La presidente CATALFO comunica che, ai sensi dell’articolo 33, comma 4, del Regolamento, è stata chiesta l’attivazione dell’impianto audiovisivo, nonché la trasmissione radiofonica e sul canale satellitare, sulla web-TV canale 3 e su YouTube canale 3 e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso. In assenza di osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.
Avverte inoltre che della procedura informativa sarà redatto il resoconto stenografico. Il ricorso a tale forma di pubblicità è stato autorizzato dal Presidente del Senato considerato il peculiare rilievo dell’indagine conoscitiva.
PROCEDURE INFORMATIVE
Seguito dell’indagine conoscitiva sul funzionamento dei servizi pubblici per l’impiego in Italia e all’estero: seguito dell’audizione del presidente di ANPAL
Prosegue l’indagine conoscitiva, sospesa nella seduta pomeridiana di ieri.
Il professor Del Conte replica ai quesiti posti dai senatori nel corso della sua audizione del 18 luglio.
La PRESIDENTE ringrazia il professor Del Conte per la sua disponibilità e dichiara conclusa l’audizione.
Il seguito dell’indagine conoscitiva è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 9,30.
MARTEDÌ 24 LUGLIO 2018
13ª Seduta (pomeridiana)
Presidenza della Presidente
CATALFO
Interviene, ai sensi dell’articolo 48 del Regolamento, in rappresentanza di ASSOLAVORO il presidente, dottor Alessandro Ramazza, il dottor Agostino Di Maio, direttore generale, il dottor Antonio Bonardo, consigliere con delega alle transizioni verso il lavoro, e la dottoressa Ludovica Matarazzo, funzionario area politiche del lavoro.
La seduta inizia alle ore 14,30.
SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI
La presidente CATALFO comunica che, ai sensi dell’articolo 33, comma 4, del Regolamento, è stata chiesta l’attivazione dell’impianto audiovisivo, nonché la trasmissione radiofonica e sul canale satellitare, sulla web-TV canale 3 e su YouTube canale 3 e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso. In assenza di osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.
Avverte inoltre che della procedura informativa sarà redatto il resoconto stenografico. Il ricorso a tale forma di pubblicità è stato autorizzato dal Presidente del Senato considerato il peculiare rilievo dell’indagine conoscitiva.
PROCEDURE INFORMATIVE
Seguito dell’indagine conoscitiva sul funzionamento dei servizi pubblici per l’impiego in Italia e all’estero: audizione del presidente di ASSOLAVORO
Prosegue l’indagine conoscitiva, sospesa nella seduta del 19 luglio.
La PRESIDENTE introduce i temi oggetto dell’indagine conoscitiva.
Intervengono quindi, in rappresentanza di Assolavoro, il presidente, dottor RAMAZZA, e il consigliere con delega alle transizioni verso il lavoro, dottor BONARDO.
La PRESIDENTE ringrazia dell’esposizione i rappresentanti di Assolavoro.
Prendono quindi la parola per porre quesiti e formulare considerazioni i senatori PUGLIA (M5S), ROMAGNOLI (M5S), la senatrice PARENTE (PD) e la presidenteCATALFO; replicano il dottor RAMAZZA e, dopo un’ulteriore richiesta della PRESIDENTE, il dottor BONARDO.
La PRESIDENTE dichiara quindi conclusa l’audizione e comunica che i documenti consegnati saranno resi disponibili per la pubblica consultazione sulla pagina web della Commissione.
Il seguito dell’indagine conoscitiva è quindi rinviato.
SULL’ORDINE DEI LAVORI
Il senatore LAFORGIA (Misto-LeU) fa osservare che il protrarsi dell’audizione testé conclusasi, senz’altro di grande interesse per la Commissione, rischia tuttavia di comprimere lo spazio temporale da dedicare all’esame dei rimanenti punti all’ordine del giorno, e in particolare quello destinato al prosieguo dell’esame in sede consultiva dell’atto di Governo n. 33. Auspica pertanto che per il futuro gli spazi dedicati a ciascuna sede vengano adeguatamente individuati.
La presidente CATALFO (M5S) assicura l’impegno ad attribuire tempo sufficiente a tutte le attività della Commissione; esprime altresì l’auspicio che la fase dedicata alle procedure informative trovi sempre la più ampia partecipazione dei commissari.
IN SEDE CONSULTIVA
Schema di decreto legislativo concernente disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, recante codice del Terzo settore(n. 33)
(Osservazioni alla 1a Commissione. Seguito dell’esame e rinvio )
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta pomeridiana del 18 luglio.
La relatrice MATRISCIANO (M5S) dà conto di uno schema di osservazioni non ostative con rilievi e suggerimenti, allegato al resoconto della seduta odierna.
Il senatore PATRIARCA (PD) lamenta l’assenza del rappresentante del Governo proprio nella fase delicata di votazione delle osservazioni sull’atto. Esprime sconcerto e stupore per il fatto che nelle premesse dello schema di osservazioni la riforma venga qualificata come marcatamente centralista e in violazione del principio di sussidiarietà, osservando che essa è stata anzi concepita proprio secondo una filosofia opposta. Il lungo dibattito parlamentare che ha portato all’adozione del Codice del Terzo settore, svoltosi nel corso della precedente legislatura, ha peraltro sempre considerato come cardine il rispetto del principio di sussidiarietà, sia verticale che orizzontale, in conformità con le funzioni e le competenze spettanti alle Regioni in base all’articolo 118 della Costituzione, e la riforma del Terzo settore implementa, e non comprime, il dettato costituzionale.
In merito alla mancata intesa della Conferenza unificata a causa della contrarietà delle Regioni Lombardia e Veneto, pure richiamata nelle premesse, ricorda che le difficoltà manifestate riguardavano unicamente un aspetto della riforma del Codice, riguardante i centri di servizio per il volontariato.
Quanto alle criticità che la riforma potrebbe causare alle Associazioni di dimensioni medie e piccole, fa presente che l’impianto su cui poggia il Codice è modulabile proprio in considerazione delle diverse realtà degli Enti afferenti, cui viene richiesta trasparenza contabile e rispetto delle regole.
Soffermandosi infine sulle osservazioni proposte nella bozza, si dichiara favorevole ai rilievi espressi, ad eccezione delle modifiche richieste agli articoli 13 e 15.
La presidente CATALFO, in considerazione dell’imminente inizio dei lavori dell’Assemblea, rinvia il seguito dell’esame.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
CONVOCAZIONE DI UN’ULTERIORE SEDUTA
La presidente CATALFO avverte che, al fine di consentire l’espressione delle osservazioni sullo schema di decreto legislativo n. 33, la Commissione è altresì convocata oggi alle ore 19, o comunque al termine dei lavori dell’Assemblea.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle ore 16,30.
SCHEMA DI OSSERVAZIONI PROPOSTO DALLA RELATRICE SULL’ATTO DEL GOVERNO N. 33
L’11a Commissione permanente, considerato che:
il provvedimento attua, con riferimento al decreto legislativo n. 117 del 2017, la delega di cui all’articolo 1, comma 7, della legge n. 106 del 2016, il quale prevede che, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore di ciascuno dei decreti legislativi di cui al medesimo articolo 1, il Governo possa adottare, nel rispetto dei principi e criteri direttivi e della procedura previsti per l’esercizio della delega, uno o più decreti legislativi recanti disposizioni integrative e correttive;
nella relazione illustrativa dello schema di decreto in esame si legge che l’intervento integrativo e correttivo in oggetto discende dai giudizi di legittimità costituzionale instaurati dalle regioni Lombardia e Veneto in ordine ad alcune disposizioni del decreto legislativo n. 117 del 2017, nonché da esigenze di correzione sistemica, e tiene conto altresì delle proposte formulate dagli stakeholders di riferimento;
tale intervento correttivo, tuttavia, non sembra corrispondere pienamente alle premesse, come attestano la mancata intesa sancita in sede di Conferenza unificata a causa della contrarietà delle regioni Lombardia e Veneto nonché i rilievi critici emersi da più parti;
oltre che lo schema di decreto in esame, l’impostazione stessa della riforma del Terzo settore, di cui alla legge n. 106 del 2016, suscita critiche e perplessità, in quanto si fonda su di un modello marcatamente centralista, in violazione del principio di sussidiarietà;
la suddetta riforma sembra, inoltre, corrispondere prevalentemente alle esigenze delle grandi organizzazioni, le uniche in grado di fare fronte alla complessità degli adempimenti richiesti, finendo con il compromettere l’esistenza stessa degli enti di minori dimensioni, con tutte le conseguenze che ne deriverebbero ai fini del mantenimento della coesione sociale;
nonostante tutte le criticità evidenziate, l’adozione, da parte del Governo, del decreto legislativo integrativo e correttivo recato dallo schema, in esame costituirebbe comunque una soluzione preferibile rispetto al mantenimento della normativa vigente, contenuta nel predetto decreto legislativo n. 117 del 2017;
l’adozione del decreto legislativo non pregiudica affatto future iniziative normativa del Governo in materia di Terzo settore;
esprime osservazioni non ostative, con i seguenti rilievi e suggerimenti.
Si invita il Governo a:
– sopprimere l’articolo 6 dello schema di decreto, che modifica l’articolo 16 del decreto legislativo n. 117 del 2017, introducendo una ulteriore possibilità di deroga alla fissazione, nella misura di 1 a 8, del divario salariale massimo tra i lavoratori di uno stesso ente del Terzo settore, ciò che potrebbe eludere il divieto di distribuzione di utili o avanzi di gestione corrisposti anche in forma indiretta e violare i principi di uguaglianza dei lavoratori e di economicità della gestione, stabiliti dall’articolo 4 comma 1, lettere d) ed e) della normativa di delega;
– all’articolo 7, comma 1, sopprimere la lettera a) e sostituire la lettera b) con la seguente: «b) al comma 7 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: “Il comma 5 del presente articolo non si applica agli operatori che prestano attività di soccorso per le organizzazioni di cui all’articolo 76 della legge provinciale 5 marzo 2001, n. 7 della provincia autonoma di Bolzano e di cui all’articolo 55-bis della legge provinciale 19 luglio 1990, n. 23 della provincia autonoma di Trento.”»;
– sostituire l’articolo 10, con il seguente: «ART. 10 (Modifiche all’articolo 30 del decreto legislativo n. 117 del 2017) l. All’articolo 30 del decreto legislativo n. 117 del 2017 sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 5, l’ultimo periodo è soppresso; b) al comma 6, il secondo periodo è sostituito dal seguente: “Esso può esercitare inoltre, al superamento dei limiti di cui all’articolo 31, comma 1, la revisione legale dei conti, nel qual caso i suoi componenti devono essere iscritti nell’apposito registro.”; c) al comma 7, le parole “dai sindaci” sono sostituite dalle seguenti: “dall’organo di controllo”.»;
– all’articolo 15, prevedere che, oltre ai soggetti di cui alle lettere da a) a d) dell’articolo 59 del decreto legislativo n. 117 del 2017, faccia parte del Consiglio nazionale del terzo settore anche un rappresentante designato dall’associazione dei Centri di servizio per il volontariato più rappresentativa sul territorio nazionale, in ragione del numero di centri di servizio per il volontariato ad essa aderenti;
– allo scopo di introdurre una programmazione triennale delle risorse, per permettere alle Regioni e alle Province autonome una pianificazione di più ampio respiro e un utilizzo più efficiente dei fondi, sostituire l’articolo 19, con il seguente: «ART. 19 (Modifiche all’articolo 72 del decreto legislativo n. 117 del 2017) 1. All’articolo 72, del decreto legislativo n. 117 del 2017, il comma 3 è sostituito con il seguente: “3. Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali determina annualmente con proprio atto di indirizzo, previa intesa in sede di Conferenza unificata, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività finanziabili nei limiti delle risorse disponibili sul Fondo medesimo riferite ad un triennio.”».
Si suggerisce inoltre al Governo di integrare l’articolo 13, che modifica l’articolo 35 del decreto legislativo n. 117 del 2017, in materia di associazioni di promozione sociale, inserendo un termine di approvazione del bilancio, altrimenti assente nel Codice e aggiungendo la previsione che gli enti del Terzo settore che esercitano la propria attività esclusivamente o principalmente in forma di impresa commerciale di minori dimensioni che optano ai fini tributari per il regime forfettario di imposizione, con la conseguente esenzione da scritture contabili per le finalità fiscali, non debbano tenere le scritture contabili di cui all’articolo 2214 del codice civile.