Riunione n. 6
MARTEDÌ 5 OTTOBRE 2021
Presidenza del Presidente della 2ª Commissione
OSTELLARI
Orario: dalle ore 18,35 alle ore 18,40
PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI
MARTEDÌ 5 OTTOBRE 2021
6ª Seduta
Presidenza del Presidente della 2ª Commissione
OSTELLARI
Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Sisto.
La seduta inizia alle ore 18,20.
IN SEDE REDIGENTE
(2052) ROMANO ed altri. – Disposizioni in materia di coordinamento delle indagini nei procedimenti per reati in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro
(Discussione e rinvio)
Il relatore URRARO (L-SP-PSd’Az), a nome anche del relatore per la 11a Commissione Laforgia,illustra il provvedimento in titolo, di iniziativa dei senatori Romano, Matrisciano e altri, che reca disposizioni in materia di coordinamento delle indagini nei procedimenti per reati in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. Nel merito il provvedimento si compone di dieci articoli.
L’articolo 1 inserisce nel Regio decreto n. 12 del 1941 (Ordinamento giudiziario) l’articolo 70.1. La nuova disposizione prevede la costituzione, ad opera del procuratore della Repubblica presso il tribunale del capoluogo del distretto e nell’ambito del suo ufficio, di una direzione distrettuale del lavoro per la trattazione dei procedimenti relativi ai reati in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché ai reati contro la persona commessi nel luogo di lavoro o in occasione dell’attività lavorativa e ai reati connessi anche di maggiore gravità. Il procuratore distrettuale deve designare, per una durata non inferiore a due anni, magistrati scelti (che non siano ordinari in tirocinio) in base alle specifiche attitudini e esperienze professionali. Successivamente alla prima costituzione della direzione distrettuale del lavoro, la designazione dei magistrati avviene sentito il procuratore nazionale del lavoro, al quale vengono comunicate preventivamene le eventuali variazioni nella composizione. Al procuratore distrettuale (o a un suo delegato) spetta dirigere e controllare l’attività dei magistrati della direzione distrettuale del lavoro, verificando che eseguano le direttive impartite per il coordinamento delle investigazioni e l’impiego della polizia giudiziaria.
L’articolo 2 inserisce nel Regio decreto del 1941 un’ulteriore disposizione, l’articolo 76-quater, il quale prevede, nell’ambito della procura generale presso la Corte di cassazione l’istituzione della Direzione nazionale del lavoro. A capo della Direzione nazionale del lavoro viene nominato il procuratore nazionale del lavoro, con incarico di 4 anni, rinnovabile una sola volta. Il procuratore nazionale del lavoro deve essere scelto tra magistrati che abbiano conseguito la settima valutazione di professionalità e che abbiano svolto, anche non continuativamente, per un periodo non inferiore a 8 anni, funzioni giudicanti o di pubblico ministero, sulla base di specifiche attitudini, capacità organizzative ed esperienze nella trattazione di procedimenti relativi alla normativa in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro e di tutela penale del lavoro. Fanno parte della Direzione nazionale del lavoro, con funzione di sostituti, magistrati con qualifica non inferiore a quella di magistrato che abbia conseguita la quarta valutazione di professionalità, anch’essi nominati sulla base di specifiche attitudini ed esperienze nella trattazione di procedimenti in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e di tutela penale del lavoro. Alla loro nomina provvede il Consiglio superiore della magistratura, sentito il procuratore nazionale del lavoro. Le attribuzioni del procuratore generale presso la Corte di cassazione in relazione all’attività di coordinamento investigativo sono disciplinate dall’articolo 76-quinquies del regio decreto n. 12 del 1941, introdotto dall’articolo 5 del disegno di legge. In base al nuovo articolo il procuratore generale presso la Corte di cassazione esercita la sorveglianza sul procuratore nazionale del lavoro e sulla relativa Direzione nazionale. Dell’attività svolta e dei risultati conseguiti dal procuratore nazionale del lavoro e dalle Direzioni nazionale e distrettuali del lavoro il procuratore generale deve dare conto anche nella relazione generale sull’amministrazione della giustizia.
L’articolo 3 introduce l’articolo 371-ter (Attività di coordinamento del procuratore nazionale del lavoro) nel codice di procedura penale. In base al nuovo articolo il procuratore nazionale del lavoro esercita le sue funzioni in relazione ai procedimenti per i reati in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro nonché per i reati contro la persona commessi nel luogo di lavoro o in occasione dell’attività lavorativa e per i reati connessi, ancorché di maggiore gravità. A tal fine il procuratore nazionale del lavoro può avvalersi delle Forze dell’ordine e/o degli strumenti operativi territoriali del Servizio sanitario nazionale, degli Ispettorati territoriali del lavoro e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Il procuratore nazionale può inoltre avvalersi, a fini investigativi, degli enti e organismi di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro), nonché del personale ispettivo dell’Ispettorato nazionale del lavoro per le competenze in materia di vigilanza a esso attribuite dalla legislazione vigente e impartisce direttive intese a regolarne l’impiego a fini investigativi. Inoltre al procuratore nazionale del lavoro spettano funzioni di impulso e di coordinamento nei confronti dei procuratori distrettuali al fine di rendere effettivo il coordinamento delle attività di indagine, di garantire la funzionalità dell’impiego della polizia giudiziaria nelle sue diverse articolazioni e di assicurare la completezza e tempestività delle investigazioni. Per lo svolgimento delle funzioni attribuitegli dalla legge, il procuratore nazionale del lavoro, oltre ad assicurare, d’intesa con i procuratori distrettuali interessati, il collegamento investigativo anche per mezzo dei magistrati della Direzione nazionale del lavoro, deve curare mediante applicazioni temporanee dei magistrati della Direzione nazionale e delle direzioni distrettuali del lavoro, la necessaria flessibilità e mobilità per soddisfare specifiche e contingenti esigenze investigative o processuali. Ai fini del coordinamento investigativo e della repressione dei reati l’istituendo procuratore inoltre: provvede all’acquisizione e all’elaborazione di notizie, informazioni e dati utili al contrasto dello sfruttamento del lavoro; impartisce ai procuratori distrettuali specifiche direttive alle quali attenersi per prevenire o risolvere contrasti riguardanti le modalità secondo le quali realizzare il coordinamento nell’attività di indagine; riunisce i procuratori distrettuali interessati al fine di risolvere i contrasti che, malgrado le direttive specifiche impartite, sono insorti e hanno impedito di promuovere o di rendere effettivo il coordinamento; dispone con decreto motivato, reclamabile al procuratore generale presso la Corte di cassazione, l’avocazione delle indagini preliminari relative a taluno dei reati in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro quando non hanno dato esito le riunioni disposte al fine di promuovere o rendere effettivo il coordinamento e questo non è stato possibile per la perdurante e ingiustificata inerzia nell’attività di indagine ovvero per la ingiustificata e reiterata violazione dei doveri previsti dall’articolo 371 c.p.p. (Rapporti tra diversi uffici del pubblico ministero)ai fini del coordinamento delle indagini.
L’articolo 4, inserendo un ulteriore comma (comma 1-bis) nell’articolo 372 codice di procedura penale, reca la disciplina dell’avocazione del procuratore generale presso la corte di appello. Il procuratore generale presso la corte di appello, assunte le necessarie informazioni, dispone con decreto motivato l’avocazione delle indagini preliminari relative ai reati in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro nonché ai reati contro la persona commessi nel luogo di lavoro o in occasione dell’attività lavorativa e dei reati connessi, ancorché di maggiore gravità, e quando, trattandosi di indagini collegate, non risulta effettivo il coordinamento delle indagini e non hanno dato esito le riunioni per il coordinamento disposte o promosse dal procuratore generale anche d’intesa con altri procuratori generali interessati .
L’articolo 6modifica la disciplina relativa al procedimento per l’avocazione prevedendo che quando il procuratore nazionale antimafia, il procuratore nazionale del lavoro o il procuratore generale presso la corte di appello dispone l’avocazione delle indagini preliminari nei casi previsti dalla legge, trasmette copia del relativo decreto motivato al Consiglio superiore della magistratura e ai procuratori della Repubblica interessati.
L’articolo 7 reca modifiche alla dotazione organica della magistratura. In particolare si prevede un aumento di cento unità del ruolo organico del personale della magistratura. La determinazione della dotazione organica dell’ufficio della Direzione nazionale del lavoro è rimessa ad un successivo decreto del Ministro della giustizia da adottarsi previo parere del Consiglio superiore della magistratura. Con uno o più decreti del Ministro della giustizia, previo parere del Consiglio superiore della magistratura, sono incrementate poi le piante organiche degli uffici delle procure della Repubblica aventi sede nei capoluoghi di distretto di corte di appello. L’articolo istituisce inoltre nell’ambito della procura generale presso la Corte di cassazione il posto di procuratore nazionale del lavoro con funzioni di magistrato di cassazione. Ancora, per far fronte alle straordinarie e urgenti necessità di provvista del personale amministrativo da assegnare agli uffici delle direzioni distrettuali nonché alla Direzione nazionale del lavoro, in relazione ai maggiori e nuovi compiti connessi alla tutela dell’igiene e della sicurezza nei luoghi di lavoro, il Ministro della giustizia è autorizzato, per ciascuno dei profili professionali occorrenti, a utilizzare gli idonei dei concorsi di pari profilo banditi o espletati non anteriormente ai tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge. Infine la disposizione autorizza l’Ispettorato nazionale del lavoro ad assumere a tempo indeterminato, anche mediante una procedura di corso-concorso pubblico, un contingente di personale ispettivo da adibire alla vigilanza in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro pari a 300 unità per l’anno 2021.
L’articolo 9 prevede disposizioni transitorie. Si prevede in particolare che le disposizioni previste dalla presente legge si applichino ai provvedimenti avviati successivamente alla data della sua entrata in vigore. Compete al Ministro della giustizia, fissare con proprio decreto, da adottarsi entro quindici giorni dalla nomina del procuratore nazionale del lavoro e dei sostituti addetti alla Direzione nazionale del lavoro, la data, non successiva al trentesimo giorno dalla data di entrata in vigore del decreto, di entrata in funzione della Direzione nazionale del lavoro.
Gli articoli 8 e 10 recano rispettivamente la copertura finanziaria e l’entrata in vigore.
Prospetta l’esigenza di un’attività istruttoria, incentrata sulle audizioni di possibili soggetti interessati alla materia, da svolgere in sede di Uffici di Presidenza riuniti, integrati dai rappresentanti dei Gruppi.
La presidente della 11 a Commissione, senatrice MATRISCIANO (M5S), ricorda l’imminente celebrazione della giornata nazionale per le vittime del lavoro ed auspica che, nel corso delle audizioni, siano esposte dall’Esecutivo le iniziative in atto e quelle preventivate per affrontare con efficacia il problema; tra i soggetti auditi dovrebbe essere incluso anche il nominativo del direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro.
Il senatore PILLON (L-SP-PSd’Az) invita i Gruppi ad affiancare alla risposta penale proposte incentrate sulla formazione, l’informazione e la prevenzione in tema di incidenti sul lavoro, senza le quali l’utilizzo dell’apparato sanzionatorio rischia di non risolvere il problema e di ridursi soltanto ad un mezzo per chetare la coscienza del Legislatore.
Il senatore CALIENDO (FIBP-UDC) contesta l’utilizzo di uno strumento di organizzazione giudiziaria come la direzione nazionale, che nasce per fronteggiare fenomeni criminali di tipo associativo; i reati connessi agli incidenti sul lavoro, invece, sono normalmente compiuti da singoli. Va anche considerata in modo critico la dotazione organica prospettata nel disegno di legge, per cui le audizioni dovrebbero coinvolgere il Consiglio superiore della magistratura per acquisire elementi in ordine al numero ed alla tipologia dei procedimenti penali in atto.
Il PRESIDENTE propone che il termine perché i Gruppi indichino i soggetti da audire sia fissato per venerdì 8 alle ore 12.
Le Commissioni riunite convengono.
Il seguito della discussione è quindi rinviata.
La seduta termina alle ore 18,35.
MARTEDÌ 5 OTTOBRE 2021
266ª Seduta
Presidenza della Presidente
MATRISCIANO
La seduta inizia alle ore 16,05.
IN SEDE CONSULTIVA
(Doc. LVII, n. 4-bis – Allegati I, II, III e IV) Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021 e connessi allegati
(Parere alla 5a Commissione. Esame e rinvio)
La relatrice GUIDOLIN (M5S) dà conto innanzitutto dell’aggiornamento del quadro programmatico di finanza pubblica recato dal documento in esame, relativo agli anni fino al 2024 e concernente l’incremento del PIL, nonché l’andamento dei tassi di disoccupazione e di indebitamento netto e netto strutturale delle pubbliche amministrazioni.
Rileva quindi le previsioni relative al mantenimento di una politica di bilancio espansiva, fino al conseguimento degli obiettivi posti riguardo il PIL e l’occupazione, al rinnovo di numerose misure di rilievo economico e sociale, alla riforma degli ammortizzatori sociali, alla riforma fiscale e alla definizione a regime dell’assegno unico e universale per i figli.
Tra i disegni di legge da ritenere come collegati alle leggi di bilancio menzionati dalla Nota di aggiornamento segnala in particolare quelli riguardanti l’aggiornamento e il riordino della disciplina in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, l’attuazione dell’autonomia differenziata regionale, la disabilità, la delega per la riforma fiscale, gli incentivi alle imprese, la delega relativa alle politiche giovanili, gli interventi a favore degli anziani non autosufficienti, la valorizzazione del sistema della formazione superiore e della ricerca.
Riguardo specificamente alla riforma degli ammortizzatori sociali, osserva che il documento fa riferimento all’apposito Fondo istituito nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali dall’articolo 11-bis, comma 6, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73.
In merito all’assegno unico e universale per i figli a carico, rammenta la misura transitoria in favore dei nuclei non rientranti nell’ambito di applicazione dell’istituto vigente dell’assegno per il nucleo familiare, per il periodo dal 1° luglio al 31 dicembre 2021, adottata nelle more dell’esercizio della delega di cui alla legge n. 46 del 2021.
Richiama quindi gli ulteriori obiettivi delle politiche sociali contemplati dalla Nota di aggiornamento, quali l’aumento delle possibilità di accesso al servizio di asilo nido, l’adozione di un intervento normativo in materia di servizi sociali dei comuni e il potenziamento del trasporto scolastico in favore di studenti disabili.
In conclusione anticipa la propria intenzione di proporre un parere favorevole con osservazioni riguardanti l’introduzione del salario minimo e la revisione del sistema pensionistico con particolare riguardo all’individuazione dei lavori usuranti.
La senatrice FEDELI (PD) rileva che il parere della Commissione dovrebbe porre in evidenza l’importanza dell’investimento pubblico, anche attraverso l’indebitamento, al fine di potenziare il welfare di prossimità e favorire la creazione di lavoro di qualità, per esempio con riferimento ai servizi sanitari e socio-sanitari, alla scuola dell’infanzia e agli interventi per la non autosufficienza. Sottolinea quindi l’opportunità di attribuire adeguata attenzione alle questioni delle politiche attive del lavoro e alla riforma degli ammortizzatori sociali. Osserva inoltre che la materia del salario minimo non può essere disgiunta dalla questione della rappresentanza sindacale.
La senatrice PIZZOL (L-SP-PSd’Az) esprime perplessità in merito al richiamato tema del salario minimo, in considerazione dei rischi di eccessivo aumento del costo del lavoro e conseguentemente di diminuzione della stessa offerta di lavoro.
Il senatore FLORIS (FIBP-UDC) ricorda la posizione critica già assunta dalla propria forza politica in merito al salario minimo e, dopo aver invitato a tener conto in tale ottica del ruolo delle organizzazioni sindacali, pone in evidenza la centralità da accordare alle politiche attive del lavoro, specificamente in riferimento alla formazione continua quale strumento per il reimpiego.
La senatrice DRAGO (FdI), rilevata l’opportunità dell’approvazione di un parere articolato ed esaustivo, riguardo alla questione del salario minimo suggerisce una visione integrata con la questione dell’equo compenso. Per quanto concerne il sostegno alle famiglie ritiene necessario puntare a un’estensione fino ai primi tre anni di vita di ciascun figlio del periodo del congedo parentale, nonché potenziare il sistema delle mense scolastiche, anche tenuto conto dell’esigenza di porre rimedio all’attuale confusione dei ruoli educativi nell’ambito delle famiglie determinata dal frequente ricorso all’ausilio dei nonni, reso necessario dalle carenze del sistema di welfare familiare.
La presidente MATRISCIANO (M5S) segnala l’opportunità che la Commissione sviluppi con coerenza l’analisi avviata in conseguenza dell’introduzione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, in primo luogo relativamente alla questione della revisione del sistema di welfare, stante la necessità di superare il criterio della spesa storica, quindi riguardo le politiche attive del lavoro, in un’ottica di potenziamento degli ammortizzatori sociali attivi. Conviene quindi circa la correttezza di giustapporre il tema dell’equo compenso alla questione del salario minimo, rilevando peraltro l’esigenza di approfondire la materia ponendo particolare attenzione all’attuale dibattito europeo sulla retribuzione e tenendo conto, come già rilevato in passato dalla Commissione, della necessità di non penalizzare le imprese sul piano del costo del lavoro.
La relatrice GUIDOLIN (M5S) dichiara la propria disponibilità a predisporre una proposta di parere tenendo conto degli spunti offerti dal dibattito in corso, da sottoporre all’attenzione dei commissari, che potranno quindi proporre integrazioni e modifiche. A tale fine propone di posticipare l’orario di inizio della seduta convocata alle ore 9 di domani.
La PRESIDENTE, tenuto conto del previsto andamento dei lavori della Commissione di merito, ritiene che la seduta possa essere posticipata alle ore 9,30.
La Commissione conviene.
La senatrice ANGRISANI (Misto-l’A.c’è-LPC) richiama l’attenzione sulla necessità di un intervento mirato a tutela degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione impegnati nelle scuole.
La presidente MATRISCIANO (M5S), in relazione al previsto intervento legislativo in materia di disabilità, pone in evidenza i temi dell’inclusione lavorativa dei soggetti infortunati e dei giovani con disabilità cognitive. Si esprime inoltre favorevolmente rispetto a una revisione riguardante la definizione dell’ambito delle attività lavorative usuranti, con particolare riferimento ai settori sanitario e socio-sanitario.
Ha quindi la parola per integrare il proprio intervento precedente la senatrice DRAGO (FdI), la quale, ribadita la rilevanza del servizio di mensa scolastica in quanto sostegno alle famiglie, rileva che la previsione di un’assistenza qualificata nel doposcuola, mirata alle esigenze degli allievi con disturbi specifici dell’apprendimento, avrebbe a sua volta una funzione fondamentale di sostegno alle famiglie. Aggiunge quindi che tali servizi potrebbero essere realizzati in tempi relativamente rapidi rispetto all’apertura di nuovi asili nido, consentendo la creazione di numerosi posti di lavoro.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
(2300) Interventi per il settore ittico e in materia di politiche sociali nel settore della pesca professionale. Delega al Governo per il riordino e la semplificazione normativa nel medesimo settore, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati L’Abbate e Parentela; D’Alessandro ed altri; Viviani ed altri
(Parere alla 9a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Parere favorevole)
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta del 22 settembre.
La presidente MATRISCIANO rende noto che non sono pervenute alla relatrice Pizzol proposte concernenti la redazione dello schema di parere entro il termine convenuto.
Ha quindi la parola la relatrice PIZZOL (L-SP-PSd’Az), la quale propone di esprimere un parere favorevole.
Nessuno chiedendo di intervenire, previa verifica della presenza del numero legale, la proposta di parere è quindi posta in votazione, risultando approvata a maggioranza.
(2394) Conversione in legge del decreto-legge 21 settembre 2021, n. 127, recante misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening
(Parere alla 1a Commissione. Esame. Parere favorevole )
Dopo aver espresso perplessità in ordine all’assegnazione alla Commissione in sede consultiva, stante la materia oggetto del provvedimento in esame, il relatore FLORIS (FIBP-UDC) osserva che per quanto concerne gli aspetti di competenza sono rilevanti in particolare gli articoli da 1 a 3 del decreto-legge n. 127, i quali dispongono, per il periodo dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021 e con riguardo sia al settore pubblico sia al settore privato, l’obbligo di possesso e di esibizione su richiesta di un certificato verde COVID-19 ai fini dell’accesso ai luoghi di lavoro. A tale proposito specifica che l’assenza ingiustificata, dovuta al divieto di accesso, determina in ogni caso e in tutti i settori l’esclusione, per le corrispondenti giornate, di ogni forma di remunerazione, restando tuttavia escluso che tali assenze diano luogo a conseguenze disciplinari e facendo comunque salvo il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.
Relativamente al settore privato nota quindi la possibilità, prevista per le imprese con meno di quindici dipendenti, nel rispetto di determinati limiti e condizioni, di sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione.
Dopo aver segnalato la previsione dell’esenzione dalla condizione del possesso del certificato verde per i soggetti per i quali un’idonea certificazione medica attesti una controindicazione relativa alla vaccinazione contro il COVID-19, dà conto delle disposizioni che pongono a carico dei datori di lavoro, pubblici e privati, l’obbligo di definizione delle modalità operative per l’organizzazione delle verifiche del rispetto della condizione di accesso, nonché l’obbligo di svolgimento delle medesime verifiche, prevedendo anche specifiche sanzioni amministrative pecuniarie per i casi di inadempimento.
La senatrice PIZZOL (L-SP-PSd’Az) paventa il rischio che l’estensione dell’obbligo in materia di certificazione verde possa cagionare una generale carenza di beni anche di prima necessità, in conseguenza del consolidato e massiccio impiego nel settore della logistica di conducenti di mezzi pesanti provenienti dall’Europa orientale sprovvisti di idonea certificazione.
La senatrice DRAGO (FdI), ricordata la posizione critica della propria forza politica in merito alla questione degli obblighi relativi alla certificazione verde, esprime dubbi circa l’effettiva possibilità di svolgimento capillare dei controlli e ricorda il valore prioritario da accordare alla tutela delle libertà personali. Conclude ribadendo l’orientamento contrario del proprio Gruppo sul provvedimento in esame.
La presidente MATRISCIANO rileva la coerenza delle disposizioni in esame in materia di verifica con la responsabilità del datore di lavoro in materia di tutela della salute e della sicurezza già prevista dalla legislazione vigente.
Il relatore FLORIS (FIBP-UDC) propone l’espressione di un parere favorevole.
Verificata la presenza del prescritto numero legale, la proposta di parere è infine messa in votazione.
La Commissione approva a maggioranza.
POSTICIPAZIONE DELLA SEDUTA ANTIMERIDIANA DI DOMANI
La presidente MATRISCIANO avvisa che la seduta già convocata alle ore 9 di domani, mercoledì 6 ottobre, è posticipata alle ore 9,30.
La seduta termina alle ore 17.
267ª Seduta
Presidenza della Presidente
MATRISCIANO
La seduta inizia alle ore 9,45.
IN SEDE CONSULTIVA
(Doc. LVII, n. 4-bis – Allegati I, II, III e IV) Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021 e connessi allegati
(Parere alla 5a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Parere favorevole con osservazioni)
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta di ieri.
La relatrice GUIDOLIN (M5S) presenta uno schema di parere favorevole con osservazioni, pubblicato in allegato, precisando che esso tiene conto dei suggerimenti avanzati nel corso del dibattito.
Il senatore ROMEO (L-SP-PSd’Az) apprezza l’equilibrio caratterizzante il testo presentato dalla relatrice, anche relativamente all’osservazione sul salario minimo, in quanto corredata dagli opportuni richiami alla contrattazione collettiva e alla tutela della competitività delle imprese. Nell’anticipare l’orientamento favorevole del proprio Gruppo rispetto allo schema di parere, suggerisce un’integrazione concernente la previsione di meccanismi di flessibilità per l’uscita dal mondo del lavoro.
Dopo aver riconosciuto l’opportunità dell’integrazione proposta dal senatore Romeo, il senatore FLORIS (FIBP-UDC) valuta favorevolmente i riferimenti alla formazione, all’upskilling e al reskilling inclusi nello schema di parere. Rammentando i contenuti dell’incontro informale svolto ieri con i rappresentanti dell’ANMIL, propone quindi di aggiungere nel testo uno specifico riferimento al reinserimento dei soggetti la cui capacità lavorativa risulti ridotta in conseguenza di infortunio sul lavoro. Conclude preannunciando un orientamento di voto favorevole.
Il senatore ROMAGNOLI (M5S) valuta positivamente la proposta di integrazione formulata dal senatore Romeo. Pone quindi in evidenza il carattere fondamentale delle competenze già possedute che, se opportunamente valorizzate, non possono che agevolare il reinserimento lavorativo delle persone che hanno contratto disabilità.
Concorda la presidente MATRISCIANO, osservando che le competenze acquisite caratterizzano la capacità professionale di ciascun lavoratore anche successivamente all’eventuale infortunio.
Rilevato l’equilibrio complessivo dello schema di parere proposto, la senatrice DRAGO (FdI) invita la relatrice ad aggiungere ulteriori osservazioni relative al potenziamento dell’istituto del congedo parentale e dei servizi di mensa scolastica.
Il senatore BRESSA (Aut (SVP-PATT, UV)), rimarcata la rilevanza della questione del reinserimento lavorativo delle vittime di infortunio, osserva che lo schema di parere è redatto sulla base delle diverse sensibilità espresse. Preannuncia pertanto un’intenzione di voto favorevole a nome del proprio Gruppo.
Dopo aver specificato il proprio orientamento di voto favorevole, il senatore LAFORGIA (Misto-LeU-Eco) valuta positivamente la posizione espressa dal senatore Romeo riguardo il tema dell’introduzione del salario minimo nella cornice della contrattazione collettiva e, sottolineata la pregnanza programmatica del punto, auspica un deciso impegno della Commissione finalizzato a dare impulso all’innovazione legislativa in materia.
La senatrice FEDELI (PD) anticipa un’intenzione di voto favorevole sullo schema di parere, notando che questo reca i contenuti oggetto del dibattito. Propone quindi una riflessione generale sulla necessità dell’armonizzazione degli indirizzi di gestione della spesa corrente con le priorità in materia di investimenti contemplate dal PNRR. Sottolinea infine l’urgenza di un intervento legislativo in materia salariale, teso a completare le disposizioni in materia di giusta retribuzione con misure idonee a contrastare il dumping salariale.
Il senatore ROMANO (M5S) esprime apprezzamento per l’andamento del dibattito e auspica che le proposte contenute nello schema di parere possano trovare attuazione concreta.
La relatrice GUIDOLIN (M5S) integra lo schema di parere precedentemente proposto in accoglimento delle proposte formulate. Specifica peraltro di preferire inserire nelle osservazioni un richiamo agli interventi di sostegno alla genitorialità in luogo dei riferimenti specifici sollecitati dalla senatrice Drago.
Lo schema di parere, così come riformulato (testo pubblicato in allegato) viene posto in votazione.
Verificata la presenza del numero legale per deliberare, la Commissione approva a maggioranza.
SCONVOCAZIONE DELL’ODIERNA SEDUTA POMERIDIANA
In considerazione dell’andamento dei lavori, la presidente MATRISCIANO comunica che la seduta già convocata alle ore 13,30 di oggi non avrà luogo. Resta invece confermata la seduta convocata per domani, giovedì 7 ottobre, alle ore 9.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle ore 10,10.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE SUL DOCUMENTO LVII, n. 4-bis E CONNESSI ALLEGATI
L’11a Commissione permanente, esaminato il Documento in titolo, per le parti di competenza, rilevato che la politica di bilancio resterà espansiva fino a quando il PIL e l’occupazione avranno recuperato la caduta e la mancata crescita rispetto al livello del 2019, e che si può prevedere che tali condizioni saranno soddisfatte dal 2024 in avanti;
atteso che, in base al Documento in esame, il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consente sia il rinnovo di numerose misure di rilievo economico e sociale, come quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese e agli incentivi concernenti l’efficientamento energetico degli edifici e gli investimenti innovativi, sia la riforma degli ammortizzatori sociali, un primo stadio della riforma fiscale e la definizione a regime dell’assegno unico e universale per i figli;
considerato che il Documento in esame reca un elenco di disegni di legge da ritenere come collegati alla legge di bilancio, tra i quali quello concernente l’aggiornamento e il riordino della disciplina in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; un disegno di legge quadro in materia di disabilità; un disegno di legge per la revisione organica degli incentivi alle imprese ed il potenziamento, la razionalizzazione e la semplificazione del sistema degli incentivi alle imprese del Mezzogiorno; un disegno di legge sul sistema degli interventi a favore degli anziani non autosufficienti; un disegno di legge per la valorizzazione del sistema della formazione superiore e della ricerca,
esprime parere favorevole con le seguenti osservazioni.
In merito al prospettato disegno di legge quadro in materia di disabilità si auspica che nell’elaborazione dello stesso sia previsto un nuovo modello che revisioni i percorsi di inserimento lavorativo delle persone con disabilità, considerando dei piani specifici per le persone con disabilità intellettiva o con residua capacità lavorativa a seguito di infortuni sul lavoro, anche valorizzandone le eventuali esperienze maturate all’interno della P.A. Più in generale, la Commissione auspica altresì l’adozione di interventi finalizzati al sostegno della genitorialità e alla conciliazione famiglia-lavoro.
Quanto ai prospettati disegni di legge per la revisione organica degli incentivi alle imprese e per la valorizzazione del sistema della formazione superiore e della ricerca, si sottolinea la necessità di prevedere maggiori investimenti:
– a favore delle imprese, ancorché subordinati al rigoroso rispetto da parte delle medesime della disciplina lavoristica, volti a creare occupazione e lavoro di qualità;
– nella formazione, nella riqualificazione e nel miglioramento delle competenze, sia nel settore pubblico che in quello privato, mediante azioni di upskilling e di reskilling, concentrandosi sulle competenze digitali e sulla formazione scolastica e professionale per tutte le età, dando una particolare attenzione alla formazione duale e incrementando gli ITS, in modo da conseguire maggiore interconnessione tra il settore formativo della scuola e le esigenze aziendali del territorio anche attraverso partenariati pubblico-privati.
Il Documento in esame, pur contenendo un approfondimento in merito alle tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico italiano e delle spese pubbliche connesse all’invecchiamento, non reca indicazioni specifiche sulle misure che potrebbero essere adottate nel settore pensionistico in relazione alla scadenza, quantomeno a legislazione vigente, di alcuni istituti. A tal proposito appare di particolare importanza che sia posta in essere quanto prima la revisione organica e generale della normativa in materia di attività lavorative gravose e usuranti al fine di consentire regole certe per l’accesso al trattamento pensionistico anticipato dei lavoratori in esse impiegati, anche prevedendo l’implementazione di meccanismi di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro.
Si auspica infine l’adozione, nell’ambito delle politiche del lavoro, di specifici provvedimenti di tutela del reddito e della giusta retribuzione dei lavoratori più fragili, sia dipendenti che autonomi, quali:
– il salario minimo orario e la rappresentanza delle Parti sociali nella contrattazione collettiva, intesi quali strumenti di sostegno del potere d’acquisto dei salari nonché di rafforzamento della contrattazione collettiva nazionale nei settori più deboli e a basso tasso di sindacalizzazione e che dovranno comunque essere accompagnati da misure in favore delle imprese volte a sostenere gli eventuali aumenti del costo del lavoro;
– l’equo compenso, inteso quale compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, tenendo conto della natura, del contenuto e delle caratteristiche della prestazione professionale.
SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DALLA RELATRICE SUL DOCUMENTO LVII, n. 4-bis E CONNESSI ALLEGATI
L’11a Commissione permanente, esaminato il Documento in titolo, per le parti di competenza,
rilevato che la politica di bilancio resterà espansiva fino a quando il PIL e l’occupazione avranno recuperato la caduta e la mancata crescita rispetto al livello del 2019, e che si può prevedere che tali condizioni saranno soddisfatte dal 2024 in avanti;
atteso che, in base al Documento in esame, il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consente sia il rinnovo di numerose misure di rilievo economico e sociale, come quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese e agli incentivi concernenti l’efficientamento energetico degli edifici e gli investimenti innovativi, sia la riforma degli ammortizzatori sociali, un primo stadio della riforma fiscale e la definizione a regime dell’assegno unico e universale per i figli;
considerato che il Documento in esame reca un elenco di disegni di legge da ritenere come collegati alla legge di bilancio, tra i quali quello concernente l’aggiornamento e il riordino della disciplina in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; un disegno di legge quadro in materia di disabilità; un disegno di legge per la revisione organica degli incentivi alle imprese ed il potenziamento, la razionalizzazione e la semplificazione del sistema degli incentivi alle imprese del Mezzogiorno; un disegno di legge sul sistema degli interventi a favore degli anziani non autosufficienti; un disegno di legge per la valorizzazione del sistema della formazione superiore e della ricerca,
esprime parere favorevole con le seguenti osservazioni.
In merito al prospettato disegno di legge quadro in materia di disabilità si auspica che nell’elaborazione dello stesso sia previsto un nuovo modello che revisioni i percorsi di inserimento lavorativo delle persone con disabilità, considerando dei piani specifici per le persone con disabilità intellettiva, anche valorizzandone le eventuali esperienze maturate all’interno della P.A.
Quanto ai prospettati disegni di legge per la revisione organica degli incentivi alle imprese e per la valorizzazione del sistema della formazione superiore e della ricerca, si sottolinea la necessità di prevedere maggiori investimenti:
– a favore delle imprese, ancorché subordinati al rigoroso rispetto da parte delle medesime della disciplina lavoristica, volti a creare occupazione e lavoro di qualità;
– nella formazione, nella riqualificazione e nel miglioramento delle competenze, sia nel settore pubblico che in quello privato, mediante azioni di upskilling e di reskilling, concentrandosi sulle competenze digitali e sulla formazione scolastica e professionale per tutte le età, dando una particolare attenzione alla formazione duale e incrementando gli ITS, in modo da conseguire maggiore interconnessione tra il settore formativo della scuola e le esigenze aziendali del territorio anche attraverso partenariati pubblico-privati.
Il Documento in esame, pur contenendo un approfondimento in merito alle tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico italiano e delle spese pubbliche connesse all’invecchiamento, non reca indicazioni specifiche sulle misure che potrebbero essere adottate nel settore pensionistico in relazione alla scadenza, quantomeno a legislazione vigente, di alcuni istituti. A tal proposito appare di particolare importanza che sia posta in essere quanto prima la revisione organica e generale della normativa in materia di attività lavorative gravose e usuranti al fine di consentire regole certe per l’accesso al trattamento pensionistico anticipato dei lavoratori in esse impiegati.
Si auspica infine l’adozione, nell’ambito delle politiche del lavoro, di specifici provvedimenti di tutela del reddito e della giusta retribuzione dei lavoratori più fragili, sia dipendenti che autonomi, quali:
– il salario minimo orario e la rappresentanza delle Parti sociali nella contrattazione collettiva, intesi quali strumenti di sostegno del potere d’acquisto dei salari nonché di rafforzamento della contrattazione collettiva nazionale nei settori più deboli e a basso tasso di sindacalizzazione e che dovranno comunque essere accompagnati da misure in favore delle imprese volte a sostenere gli eventuali aumenti del costo del lavoro;
– l’equo compenso, inteso quale compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, tenendo conto della natura, del contenuto e delle caratteristiche della prestazione professionale.
268ª Seduta
Presidenza della Presidente
MATRISCIANO
Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Tiziana Nisini.
La seduta inizia alle ore 9,05.
SINDACATO ISPETTIVO
Interrogazione
Il sottosegretario Tiziana NISINI, rispondendo all’interrogazione 3-02834, riepiloga l’evoluzione della disciplina dell’istituto dell’indennizzo per cessazione definitiva dell’attività commerciale, introdotto nel 1996 e reso strutturale dalla legge di bilancio 2019.
Dopo aver rammentato i requisiti soggettivi per la fruizione dell’indennizzo previsti dall’articolo 2 del decreto legislativo n. 207 del 1996, fa presente che l’INPS, con la circolare n. 77 del 2019, ha individuato gli aventi diritto al beneficio negli esercenti le attività commerciali cessate a partire dal 1° gennaio 2019 e che successivamente l’articolo 11-ter del decreto-legge n. 101 del 2019 ha previsto l’estensione della prestazione economica alle imprese commerciali cessate nel periodo dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018, rimanendo esclusi dalla tutela gli esercenti che avevano cessato l’attività tra il 2009 e il 2016.
Rileva quindi che il riconoscimento del diritto all’indennizzo alla categoria di operatori segnalata nell’interrogazione richiede necessariamente un intervento legislativo, come già avvenuto in passato, assicurando in proposito che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sensibile alla questione oggetto dell’interrogazione, è favorevole a valutare un ampliamento del novero dei soggetti tutelati, nel rispetto dei vincoli di compatibilità finanziaria, e segnala che è già stata avviata un’istruttoria tecnica per individuare la platea dei soggetti interessati. Specifica inoltre che da una prima stima, che dovrà essere ulteriormente approfondita e circostanziata, risulterebbe un numero cospicuo di potenziali beneficiari, con conseguenti oneri di notevole portata, così che la sede più opportuna per valutare l’intervento normativo e per il reperimento delle necessarie risorse finanziarie non potrà che essere l’esame parlamentare della prossima manovra di bilancio.
La presidente MATRISCIANO (M5S), nel dichiararsi parzialmente soddisfatta, ricorda la diffusa sensibilità, delle diverse forze politiche e del Governo, rispetto alla questione oggetto dell’interrogazione, data la permanente necessità di garantire il beneficio dell’indennizzo a numerosi soggetti, anche in conseguenza della grave crisi che, amplificata dalla pandemia, ha colpito il settore del commercio al minuto. Osserva peraltro che i vincoli finanziari rendono opportuno procedere a un’individuazione mirata dei potenziali beneficiari. Preannuncia quindi il proprio impegno verso la predisposizione di una specifica proposta da presentare nell’ambito dell’esame del disegno di legge di bilancio.
Lo svolgimento dell’odierna procedura di sindacato ispettivo è quindi concluso.
La seduta termina alle ore 9,15.