Riunione n. 2
GIOVEDÌ 5 MARZO 2015
Presidenza del Presidente
Orario: dalle ore 14 alle ore 15,55
INCONTRO CON IL PROFESSOR CRISTIANO GORI SULLE TEMATICHE DELLA POVERTÀ
137ª Seduta
Presidenza della Vice Presidente
Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Cassano.
La seduta inizia alle ore 9.
PROCEDURE INFORMATIVE
Interrogazioni
Rispondendo all’interrogazione 3-01388, il sottosegretario CASSANO segnala la forte portata innovativa del programma Garanzia Giovani e ricorda che quello italiano è stato il secondo, dopo quello francese, ad essere approvato dall’Unione europea. Ad oggi lo stato di attuazione del programma conta oltre 430.000 giovani registrati, di cui oltre 200.000 presi in carico dai centri per l’impiego e dai privati accreditati. A circa 30.000 giovani è stata proposta un’attività formativa o lavorativa. Il programma si avvale di un monitoraggio dei dati di attuazione a livello regionale, effettuato settimanalmente e pubblicato mediante report sull’apposito sito web. Tale strumento consente la valutazione dell’attuazione degli interventi, al fine di documentare il numero e le caratteristiche dei destinatari raggiunti e l’avanzamento della spesa e gli effetti delle misure sulla situazione occupazionale dei beneficiari e individuare eventuali azioni correttive. La fase attuativa del programma sta interessando sia il Ministero del lavoro, quale Autorità di gestione, sia le regioni; proprio alle regioni, individuate come organismi intermedi del Piano operativo nazionale, è delegata la definizione e la realizzazione delle misure e tra esse sono suddivise le risorse complessive. Al fine di meglio indirizzare gli interventi, il Ministero del Lavoro ha promosso e promuove continui confronti con esse per la rideterminazione delle risorse. A tal proposito, il Sottosegretario evidenzia che, secondo le regole comunitarie e nazionali, possono essere finanziate esclusivamente azioni dirette ai NEET e che, in base ad un sistema di premialità a risultato, i fondi vengono erogati solo a seguito dell’attivazione effettiva delle misure. L’erogazione delle risorse a risultato costituisce un ulteriore elemento innovativo nel quadro delle politiche attive del lavoro.
Nell’ottica di migliorare l’efficacia di Garanzia Giovani, sulla base delle prime esperienze finora registrate, il Ministero del lavoro ha attivato una “fase due” finalizzata, tra l’altro, ad attivare la possibilità di colloqui a distanza per via telematica, estendere il bonusoccupazionale all’apprendistato professionalizzante, rivedere i criteri per l’attribuzione del bonus stesso, coinvolgere le reti e le piattaforme ICT per rendere più facile il matching domanda/offerta di lavoro e di formazione e rafforzare la collaborazione con scuole e università. E’ stato inoltre elaborato un nuovo decreto che introduce la possibilità di cumulare il bonus di Garanzia Giovani con quello sui contributi per i nuovi assunti a tempo indeterminato e l’estensione del bonus occupazionale all’apprendistato professionalizzante. Da ultimo, il Sottosegretario precisa che il Governo ha proposto in sede europea di rendere strutturale il Programma, legandolo all’intero ciclo di programmazione comunitaria, affinché divenga un programma stabile per rafforzare l’occupabilità e contrastare la disoccupazione giovanile.
Il senatore CONSIGLIO (LN-Aut), nel ripercorrere le ragioni dell’atto di sindacato ispettivo a sua firma, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta e caldeggia il mantenimento dell’attenzione del Governo nei confronti della problematica, sottolineando che le risorse stanziate con Youth Guarantee potrebbero contribuire in modo apprezzabile all’ingresso nel mondo del lavoro di molti giovani.
Nel rispondere all’interrogazione 3-01273, il sottosegretario CASSANO precisa che la Aviation Services S.p.A. il 24 gennaio 2011 ha dato avvio ad una procedura di mobilità collettiva, dicharando un esubero pari a 42 unità lavorative impiegate presso lo scalo di Catania-Fontanarossa, su un totale di 87 lavoratori. Le ragioni di tale scelta erano da ascriversi principalmente alla persistente crisi economico-finanziaria che ha colpito anche il settore aeroportuale e all’imminente scadenza del contratto di appalto con la compagnia Meridana Fly S.p.A.. La procedura di mobilità si è conclusa a marzo 2011, con la sottoscrizione di un accordo con il quale Aviation Services S.p.A. si impegnava a presentare istanza per la concessione del trattamento di CIGS, per il periodo dal 1° aprile 2011 al 31 marzo 2013, nei confronti di un numero massimo di 42 unità lavorative, impiegate presso lo scalo di Catania-Fontanarossa. Per quanto riguarda, invece, lo scalo di Napoli-Capodichino, la Aviation Services S.p.A., a febbraio 2011, ha informato le rappresentanze sindacali della necessità di un ridimensionamento dell’organico, a causa della forte diminuzione di voli e della perdita di rilevanti commesse. Conseguentemente, nell’aprile 2011, le parti sociali hanno sottoscritto un accordo con il quale è stata prevista la concessione del trattamento di CIGS per il periodo 1° maggio 2011 – 30 aprile 2013 nei confronti di un numero massimo di 15 lavoratori su un organico complessivo pari a 75 unità impiegate presso lo scalo. La situazione ha subito un mutamento nel corso dell’estate 2012, allorquando – a seguito di un incremento della propria attività – la Aviation Services S.p.A. ha richiamato in servizio il personale a suo tempo posto in CIGS, in relazione al ripristino di tutti i voli in partenza da Catania, in precedenza soppressi, e all’aggiunta di una nuova destinazione.
Successivamente, a causa della sopravvenuta perdita dei contratti di servizio in favore di importanti compagnie aeree nazionali, operanti a Catania ed a Napoli, nonché della conseguente diminuzione dei volumi di attività, la Società ha ritenuto necessario avviare in tali sedi un processo di riorganizzazione aziendale. Pertanto, nell’ottobre 2013 i vertici aziendali e le rappresentanze sindacali dei lavoratori hanno sottoscritto un accordo, in forza del quale i competenti uffici del Ministero del lavoro hanno provveduto ad approvare il programma di integrazione salariale per crisi aziendale, per evento improvviso ed imprevisto, presentato dalla Società in favore di un numero massimo di 119 unità lavorative, pari al totale dei lavoratori in forza presso la sede di Napoli-Capodichino e presso quella di Catania-Fontanarossa. A seguito dell’approvazione del programma, gli uffici del Ministero hanno autorizzato la corresponsione in favore di tali unità lavorative del trattamento di CIGS per il periodo dal 24 marzo 2014 al 31 ottobre 2014, dunque con decurtazione di una parte del periodo di intervento dell’ammortizzatore sociale in conseguenza della tardiva presentazione dell’istanza per l’ammissione al trattamento di CIGS. Tuttavia, a gennaio scorso, a fronte del perdurare dello stato di crisi, la Società ha presentato un’ulteriore istanza di accesso al trattamento di integrazione salariale, a seguito della stipula di un contratto di solidarietà nei confronti di 60 lavoratori del sito di Napoli e 43 di quello di Catania. L’istanza è, allo stato, in corso di lavorazione.
In tale contesto, pertanto, il Sottosegretario assicura la massima attenzione del Governo in ordine alla vicenda, garantendo nel contempo la più ampia disponibilità a valutare ogni possibile soluzione volta a tutelare la posizione dei lavoratori e delle loro famiglie. Quanto all’utilizzo da parte di Aviation Services S.p.A. di personale assunto con contratto a tempo determinato in sostituzione dei lavoratori a tempo indeterminato sottoposti al trattamento di CIGS, nota che la Società ha riferito di aver provveduto alle assunzioni in quanto il personale in CIGS non possedeva i requisiti idonei allo svolgimento dei servizi richiesti dai nuovi clienti, costituiti dalle compagnie aeree Ryanair e Vueling, limitati a quelli di assistenza tecnica e non estesi a servizi complementari – quali ad esempio la pulizia di bordo – di norma richiesti dai vettori aerei.
La senatrice CATALFO (M5S) si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta, invitando il Governo a prestare la massima attenzione alla vicenda, acclarando quali siano le reali mansioni alle quali è addetto il personale assunto a tempo determinato.
La seduta termina alle ore 9,25.
Riunione n. 5
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015
Relatore: SACCONI (AP (NCD-UDC))
Orario: dalle 14,50 alle 16
(1051) SACCONI ed altri. – Delega al Governo in materia di informazione e consultazione dei lavoratori, nonché per la definizione di misure per la democrazia economica
(Seguito dell’esame di una proposta di nuovo testo)
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015
136ª Seduta
Presidenza del Presidente
La seduta inizia alle ore 14,30.
IN SEDE CONSULTIVA
(1758) Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2014
(Relazione alla 14a Commissione. Seguito dell’esame e rinvio)
Riprende l’esame, sospeso nella seduta di ieri.
La senatrice BENCINI (Misto) chiede chiarimenti in ordine al significato e alla portata della direttiva 2014/66/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, riguardante le condizioni di ingresso e soggiorno di Paesi terzi nell’ambito di trasferimenti intrasocietari, con specifico riferimento all’articolo 6, in base al quale ogni Stato membro ha il diritto di determinare i volumi di ingresso dei cittadini di Paesi terzi, il cui ammontare può dunque determinare il respingimento della domanda di permesso per il trasferimento intrasocietario.
Il presidente SACCONI (AP (NCD-UDC)) nota che la disposizione costituisce un richiamo al regime vigente, intervenendo con finalità di liberalizzazione della disciplina dei trasferimenti intrasocietari.
Concorda il relatore BERGER (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE), il quale, nella sua qualità di componente anche della 14aCommissione permanente, segnala l’opportunità che la Commissione Lavoro formuli il parere per gli aspetti di competenza alla Commissione di merito nei tempi più congrui a garantirne l’efficacia.
Il presidente SACCONI raccoglie tale osservazione, invitando pertanto il relatore a procedere senz’altro a stilare una bozza di parere in vista della prima seduta utile della prossima settimana, in modo che il confronto si incentri già su quella proposta.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo, per quanto riguarda un aumento del prefinanziamento iniziale versato a programmi operativi sostenuti dall’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile (n. COM (2015) 46 definitivo)
(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 144 del Regolamento, dell’atto comunitario sottoposto al parere motivato sulla sussidiarietà e rinvio)
Riprende l’esame, sospeso nella seduta di ieri.
La relatrice SPILABOTTE (PD) segnala che nel corso di una riunione dei Presidenti delle Commissioni lavoro dei parlamenti dell’Unione europea, tenutasi a Riga la scorsa settimana, è stata segnalata l’importanza di una anticipazione dei finanziamenti, che consentirebbe l’ampliamento della platea dei beneficiari di Youth Guarantee. Auspica perciò che la sua proposta raccolga l’unanime consenso della Commissione e venga approvata in tempi brevi.
Anche il presidente SACCONI condivide l’opportunità di una accelerazione, a maggior ragione poiché l’esame si svolge nella cosiddetta fase ascendente.
I senatori SERAFINI (FI-PdL XVII) e PAGANO (AP (NCD-UDC)), a nome dei rispettivi Gruppi, esprimono piena condivisione nei confronti dell’Atto e si dicono disponibili a concludere l’esame già nella seduta odierna, attesa la forte valenza del provvedimento.
I senatori BAROZZINO (Misto-SEL) e PUGLIA (M5S) e la senatrice BENCINI (Misto) sollecitano tempi più ampi di esame e, pur condividendo l’importanza dell’atto, chiedono di differire l’espressione del parere alla prossima settimana.
Il seguito dell’esame è pertanto rinviato.
La seduta termina alle ore 14,50.
GIOVEDÌ 5 MARZO 2015
137ª Seduta
Presidenza della Vice Presidente
Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Cassano.
La seduta inizia alle ore 9.
PROCEDURE INFORMATIVE
Interrogazioni
Rispondendo all’interrogazione 3-01388, il sottosegretario CASSANO segnala la forte portata innovativa del programma Garanzia Giovani e ricorda che quello italiano è stato il secondo, dopo quello francese, ad essere approvato dall’Unione europea. Ad oggi lo stato di attuazione del programma conta oltre 430.000 giovani registrati, di cui oltre 200.000 presi in carico dai centri per l’impiego e dai privati accreditati. A circa 30.000 giovani è stata proposta un’attività formativa o lavorativa. Il programma si avvale di un monitoraggio dei dati di attuazione a livello regionale, effettuato settimanalmente e pubblicato mediante report sull’apposito sito web. Tale strumento consente la valutazione dell’attuazione degli interventi, al fine di documentare il numero e le caratteristiche dei destinatari raggiunti e l’avanzamento della spesa e gli effetti delle misure sulla situazione occupazionale dei beneficiari e individuare eventuali azioni correttive. La fase attuativa del programma sta interessando sia il Ministero del lavoro, quale Autorità di gestione, sia le regioni; proprio alle regioni, individuate come organismi intermedi del Piano operativo nazionale, è delegata la definizione e la realizzazione delle misure e tra esse sono suddivise le risorse complessive. Al fine di meglio indirizzare gli interventi, il Ministero del Lavoro ha promosso e promuove continui confronti con esse per la rideterminazione delle risorse. A tal proposito, il Sottosegretario evidenzia che, secondo le regole comunitarie e nazionali, possono essere finanziate esclusivamente azioni dirette ai NEET e che, in base ad un sistema di premialità a risultato, i fondi vengono erogati solo a seguito dell’attivazione effettiva delle misure. L’erogazione delle risorse a risultato costituisce un ulteriore elemento innovativo nel quadro delle politiche attive del lavoro.
Nell’ottica di migliorare l’efficacia di Garanzia Giovani, sulla base delle prime esperienze finora registrate, il Ministero del Lavoro ha attivato una “fase due” finalizzata, tra l’altro, ad attivare la possibilità di colloqui a distanza per via telematica, estendere il bonusoccupazionale all’apprendistato professionalizzante, rivedere i criteri per l’attribuzione del bonus stesso, coinvolgere le reti e le piattaforme ICT per rendere più facile il matching domanda/offerta di lavoro e di formazione e rafforzare la collaborazione con scuole e università. E’ stato inoltre elaborato un nuovo decreto che introduce la possibilità di cumulare il bonus di Garanzia Giovani con quello sui contributi per i nuovi assunti a tempo indeterminato e l’estensione del bonus occupazionale all’apprendistato professionalizzante. Da ultimo, il Sottosegretario precisa che il Governo ha proposto in sede europea di rendere strutturale il Programma, legandolo all’intero ciclo di programmazione comunitaria, affinché divenga un programma stabile per rafforzare l’occupabilità e contrastare la disoccupazione giovanile.
Il senatore CONSIGLIO (LN-Aut), nel ripercorrere le ragioni dell’atto di sindacato ispettivo a sua firma, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta e caldeggia il mantenimento dell’attenzione del Governo nei confronti della problematica, sottolineando che le risorse stanziate con Youth Guarantee potrebbero contribuire in modo apprezzabile all’ingresso nel mondo del lavoro di molti giovani.
Nel rispondere all’interrogazione 3-01273, il sottosegretario CASSANO precisa che la Aviation Services S.p.A. il 24 gennaio 2011 ha dato avvio ad una procedura di mobilità collettiva, dicharando un esubero pari a 42 unità lavorative impiegate presso lo scalo di Catania-Fontanarossa, su un totale di 87 lavoratori. Le ragioni di tale scelta erano da ascriversi principalmente alla persistente crisi economico-finanziaria che ha colpito anche il settore aeroportuale e all’imminente scadenza del contratto di appalto con la compagnia Meridana Fly S.p.A.. La procedura di mobilità si è conclusa a marzo 2011, con la sottoscrizione di un accordo con il quale Aviation Services S.p.A. si impegnava a presentare istanza per la concessione del trattamento di CIGS, per il periodo dal 1° aprile 2011 al 31 marzo 2013, nei confronti di un numero massimo di 42 unità lavorative, impiegate presso lo scalo di Catania-Fontanarossa. Per quanto riguarda, invece, lo scalo di Napoli-Capodichino, la Aviation Services S.p.A., a febbraio 2011, ha informato le rappresentanze sindacali della necessità di un ridimensionamento dell’organico, a causa della forte diminuzione di voli e della perdita di rilevanti commesse. Conseguentemente, nell’aprile 2011, le parti sociali hanno sottoscritto un accordo con il quale è stata prevista la concessione del trattamento di CIGS per il periodo 1° maggio 2011 – 30 aprile 2013 nei confronti di un numero massimo di 15 lavoratori su un organico complessivo pari a 75 unità impiegate presso lo scalo. La situazione ha subito un mutamento nel corso dell’estate 2012, allorquando – a seguito di un incremento della propria attività – la Aviation Services S.p.A. ha richiamato in servizio il personale a suo tempo posto in CIGS, in relazione al ripristino di tutti i voli in partenza da Catania, in precedenza soppressi, e all’aggiunta di una nuova destinazione.
Successivamente, a causa della sopravvenuta perdita dei contratti di servizio in favore di importanti compagnie aeree nazionali, operanti a Catania ed a Napoli, nonché della conseguente diminuzione dei volumi di attività, la Società ha ritenuto necessario avviare in tali sedi un processo di riorganizzazione aziendale. Pertanto, nell’ottobre 2013 i vertici aziendali e le rappresentanze sindacali dei lavoratori hanno sottoscritto un accordo, in forza del quale i competenti uffici del Ministero del Lavoro hanno provveduto ad approvare il programma di integrazione salariale per crisi aziendale, per evento improvviso ed imprevisto, presentato dalla Società in favore di un numero massimo di 119 unità lavorative, pari al totale dei lavoratori in forza presso la sede di Napoli-Capodichino e presso quella di Catania-Fontanarossa. A seguito dell’approvazione del programma, gli uffici del Ministero hanno autorizzato la corresponsione in favore di tali unità lavorative del trattamento di CIGS per il periodo dal 24 marzo 2014 al 31 ottobre 2014, dunque con decurtazione di una parte del periodo di intervento dell’ammortizzatore sociale in conseguenza della tardiva presentazione dell’istanza per l’ammissione al trattamento di CIGS. Tuttavia, a gennaio scorso, a fronte del perdurare dello stato di crisi, la Società ha presentato un’ulteriore istanza di accesso al trattamento di integrazione salariale, a seguito della stipula di un contratto di solidarietà nei confronti di 60 lavoratori del sito di Napoli e 43 di quello di Catania. L’istanza è, allo stato, in corso di lavorazione.
In tale contesto, pertanto, il Sottosegretario assicura la massima attenzione del Governo in ordine alla vicenda, garantendo nel contempo la più ampia disponibilità a valutare ogni possibile soluzione volta a tutelare la posizione dei lavoratori e delle loro famiglie. Quanto all’utilizzo da parte di Aviation Services S.p.A. di personale assunto con contratto a tempo determinato in sostituzione dei lavoratori a tempo indeterminato sottoposti al trattamento di CIGS, nota che la Società ha riferito di aver provveduto alle assunzioni in quanto il personale in CIGS non possedeva i requisiti idonei allo svolgimento dei servizi richiesti dai nuovi clienti, costituiti dalle compagnie aeree Ryanair e Vueling, limitati a quelli di assistenza tecnica e non estesi a servizi complementari – quali ad esempio la pulizia di bordo – di norma richiesti dai vettori aerei.
La senatrice CATALFO (M5S) si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta, invitando il Governo a prestare la massima attenzione alla vicenda, acclarando quali siano le reali mansioni alle quali è addetto il personale assunto a tempo determinato.
La seduta termina alle ore 9,25.
Presidenza della Vice Presidente
Orario: dalle ore 14,45 alle ore 15,10
SEGUITO AUDIZIONE INFORMALE SUI DISEGNI DI LEGGE NN. 1148 E 1670 (REDDITO DI CITTADINANZA E SALARIO MINIMO ORARIO)
135ª Seduta
Presidenza del Presidente
La seduta inizia alle ore 15,30.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il presidente SACCONI comunica che, in relazione alla necessità di monitorare le ricadute occupazionali delle principali ristrutturazioni aziendali, ravvisata nel corso dell’ultima riunione dell’Ufficio di Presidenza della Commissione, integrato dai rappresentati dei Gruppi, svoltasi il 25 febbraio scorso, verrà istituita una Sottocommissione ad hoc, in modo da conferire adeguata continuità a tale attività.
La Commissione prende atto.
La senatrice CATALFO (M5S), in qualità di membro della Commissione questioni sociali, sanità e sviluppo sostenibile della Delegazione parlamentare italiana presso l’Assemblea del Consiglio d’Europa, si offre di relazionare brevemente sull’attività svolta in quella sede, per opportuna informazione di tutti i componenti della Commissione lavoro. Sottolinea in secondo luogo l’opportunità che in occasione dello svolgimento di audizioni venga richiesta l’attivazione dell’impianto audiovisivo a circuito interno.
Il presidente SACCONI plaude all’iniziativa informativa della senatrice Catalfo, esprimendo apprezzamento per il suo intento. Quanto alla richiesta di attivazione dell’impianto audiovisivo a circuito interno in occasione di audizioni, pur comprendendone le ragioni, sottolinea l’esigenza che la richiesta venga vagliata di volta in volta, a maggior ragione quando esse avvengano in sede informale, anche al fine di non inflazionare lo strumento e di preservarne l’appeal. In risposta ad una richiesta di chiarimenti della senatrice PAGLINI (M5S), richiama i principi del Regolamento che sovrintendono alla pubblicità dei lavori delle Commissioni nelle diverse sedi, ribadendo l’opportunità che eventuali richieste di deroga, da rivolgersi alla Presidenza del Senato, vengano valutate di volta in volta.
IN SEDE CONSULTIVA
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni “Programma di lavoro della Commissione per il 2015. Un nuovo inizio” (COM (2014) 910 definitivo) (n. 52)
(Parere alla 14a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Parere favorevole con osservazioni )
La relatrice MANASSERO (PD) illustra una proposta di parere, favorevole con osservazioni, pubblica in allegato.
La senatrice CATALFO (M5S) apprezza il recepimento all’interno della bozza di parere dalla relatrice di talune osservazioni del suo Gruppo, in particolare in tema di mobilità dei lavoratori, annunciando pertanto voto favorevole.
Il presidente SACCONI, verificata la presenza del numero legale, mette quindi ai voti la proposta di parere della relatrice, che è approvata, con l’astensione del senatore BAROZZINO (Misto-SEL).
(1758) Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2014
(Relazione alla 14a Commissione. Esame e rinvio)
Il relatore BERGER (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) illustra i contenuti del disegno di legge, segnalando in primo luogo l’articolo 10, contenente i principi e criteri direttivi per l’esercizio della delega inerente al recepimento della direttiva 2013/59/Euratom del Consiglio, che stabilisce norme fondamentali di protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti. Tale direttiva ha aggiornato e raccolto in un quadro unitario le disposizioni di cinque precedenti direttive, ora abrogate esplicitamente, introducendo ulteriori tematiche, in precedenza trattate solo in raccomandazioni europee (come l’esposizione al radon nelle abitazioni) o non considerate (come le esposizioni volontarie per motivi non medici).
Sempre con riferimento alle materie di interesse della Commissione, segnala ulteriori discipline di delega, concernenti il recepimento di altre direttive, indicate nell’allegato B. In particolare, richiama la direttiva 2013/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, riguardante l’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dai campi elettromagnetici; la direttiva 2013/54/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, intesa ad assicurare che gli Stati membri adempiano agli obblighi derivanti, nella qualità di Stato di bandiera, dalla Convenzione sul lavoro marittimo dell’OIL; la direttiva 2014/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, sulle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di Paesi terzi per motivi di impiego in qualità di lavoratori stagionali. Al riguardo, precisa che la direttiva non incide sul diritto degli Stati membri di determinare il volume di ingresso nel proprio territorio di cittadini di Paesi terzi per motivi di lavoro stagionale e specifica che gli Stati membri hanno la facoltà di rigettare le domande di ammissione. Essa prevede inoltre che gli Stati membri agevolino il reingresso dei cittadini di Paesi terzi, già ammessi nello Stato membro interessato, in qualità di lavoratori stagionali, nei cinque anni precedenti. Tali agevolazioni possono includere un’esenzione dall’obbligo di presentazione di uno o più documenti, il rilascio di più permessi di lavoro stagionali in un unico atto amministrativo, una procedura accelerata per l’esame della domanda di un permesso di lavoro stagionale o di un visto per soggiorno di lunga durata e la priorità nell’esame delle domande di ammissione in qualità di lavoratore stagionale. In base alla direttiva, la procedura per l’esame della domanda di autorizzazione per motivi di lavoro stagionale deve dar luogo ad una decisione notificata al richiedente entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda completa. Il relatore si sofferma poi sulla direttiva 2014/50/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa ai requisiti minimi per accrescere la mobilità dei lavoratori tra Stati membri migliorando l’acquisizione e la salvaguardia di diritti pensionistici complementari. Segnala quindi la direttiva 2014/51/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, che modifica precedenti direttive e regolamenti per quanto riguarda i poteri dell’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali e dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati e la direttiva 2014/54/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa alle misure intese ad agevolare l’esercizio dei diritti conferiti ai lavoratori nel quadro della libera circolazione dei lavoratori. Infine, richiama la direttiva 2014/66/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di Paesi terzi nell’ambito di trasferimenti intra-societari, il cui articolo 6 conferma che ogni Stato membro ha il diritto di determinare i volumi di ingresso dei cittadini di Paesi terzi e che l’ammontare dei medesimi può dunque determinare il respingimento di una domanda di permesso per trasferimento intra-societario. Nel segnalare che le deleghe oggetto del disegno di legge appaiono complessivamente ben fondate e di comune interesse, conclusivamente il relatore anticipa la proposta di esprimere un parere favorevole.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo, per quanto riguarda un aumento del prefinanziamento iniziale versato a programmi operativi sostenuti dall’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile (n. COM (2015) 46 definitivo)
(Esame, ai sensi dell’articolo 144 del Regolamento, dell’atto comunitario sottoposto al parere motivato sulla sussidiarietà e rinvio)
La relatrice SPILABOTTE (PD), premesso che la proposta è coerente con l’impegno politico dell’UE a fornire un sostegno immediato all’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, sottolinea che l’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile (IOG) è stata adottata in risposta ad uno specifico invito del Consiglio europeo del febbraio 2013. Lo scopo dell’IOG è offrire alle regioni più colpite finanziamenti supplementari per promuovere l’occupazione dei giovani. Il sostegno fornito a questo titolo può solo essere destinato direttamente ai giovani non occupati e che non frequentano corsi di istruzione o di formazione e, a differenza del Fondo sociale europeo, non può sostenere sistemi e strutture. La Commissione ha già adottato 28 dei 34 programmi operativi che attuano l’IOG e ha chiuso i negoziati relativi ad altri quattro, che sono in attesa di adozione. Data l’urgenza della situazione, fin dal suo debutto essa ha proposto disposizioni speciali affinché l’importo totale delle risorse destinate all’IOG fosse impegnato (in anticipo) per i primi due anni del periodo di programmazione 2014-2020, per consentire una rapida e consistente mobilitazione di misure e ottenere risultati immediati. Gli interventi nell’ambito dell’IOG, pertanto, devono essere attuati in linea di principio entro la fine del 2018, e non del 2023, come avviene per altri interventi sostenuti dai Fondi strutturali e di investimento europei, compreso il FSE. È stato stabilito, inoltre, che le spese per l’IOG sono ammissibili dal 1º settembre 2013. Ad un anno di distanza dall’adozione del regolamento FSE e dell’IOG, tuttavia, i risultati non soddisfano le aspettative. Tra i principali motivi sono il processo negoziale in corso sui programmi operativi e l’introduzione delle rispettive modalità di attuazione negli Stati membri, la limitata capacità delle autorità nel pubblicare inviti a presentare progetti e a trattare rapidamente le domande, nonché l’insufficienza del prefinanziamento per avviare le misure necessarie. Inoltre, sono state riscontrate notevoli difficoltà per la mancanza di finanziamenti sufficienti che permettano di versare anticipi ai beneficiari. Questa situazione, associata all’aumento della percentuale di giovani a rischio di povertà o di esclusione sociale, richiede l’adozione di misure complementari.
La proposta di regolamento in esame interviene dunque sul problema del prefinanziamento iniziale dell’IOG: allo stato attuale esso è versato immediatamente all’atto dell’adozione di un programma operativo e ammonta all’uno per cento del contributo dell’Unione al programma. Lo Stato membro inoltre può ricevere pagamenti intermedi solo in base alle spese certificate già sostenute dai beneficiari e da esso stesso sostenute. I pagamenti intermedi vanno usati per rimborsare le spese sostenute dai beneficiari e pertanto non sono sufficienti a versare anticipi. La proposta, composta di 2 articoli, interviene perciò per modificare il regolamento del FSE, elevando a 1 miliardo il prefinanziamento iniziale messo a disposizione a titolo di dotazione specifica per l’IGO nel 2015. Tale somma verrebbe utilizzata dagli Stati membri esclusivamente per i pagamenti ai beneficiari nell’attuazione del programma sostenuto dall’IOG e va messa immediatamente a disposizione dell’organismo responsabile. La proposta inoltre prevede per questi programmi operativi che, se dodici mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento la Commissione non ha ricevuto le domande di pagamento intermedio in cui il contributo dell’Unione a titolo dell’IOG sia pari ad almeno il 50 per cento del prefinanziamento supplementare, quest’ultimo dovrà essere rimborsato alla Commissione. La modifica non comporta alcuna variazione dei massimali annui per impegni e per pagamenti previsti nel quadro finanziario pluriennale di cui all’allegato I del regolamento (UE) n. 1311/2013 e non ha alcuna incidenza sul bilancio per il periodo di programmazione 2014-2020. Il Governo italiano potrebbe beneficiare di anticipi pari a circa 170 milioni di euro, incremento molto consistente, atteso che nel 2014 l’ammontare degli anticipi si è attestato a 5 milioni di euro. Per effetto di tale incremento, la platea dei beneficiari in grado di attingere ai finanziamenti passerebbe da 20 mila a 650 mila unità. Conclusivamente, la relatrice giudica la proposta, la cui base giuridica è individuata all’articolo 164 del TFUE, conforme ai principi di sussidiarietà e proporzionalità.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 16,25.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE SULL’ATTO COMUNITARIO N. 52
La Commissione lavoro, previdenza sociale, esaminato l’atto comunitario n. 52, riguardante il programma di lavoro della Commissione europea per il 2015, incentrato su un nuovo metodo di legiferare, tale da snellire il carico normativo delle istituzioni europee;
atteso che, nel suo discorso del luglio 2014, il neo eletto presidente della Commissione europea Junker ha prospettato l’esigenza di rinnovare l’Unione europea sulla base di un programma per l’occupazione, la crescita, l’equità e il cambiamento democratico, individuando in particolare 10 priorità su cui orientare la nuova politica europea;
considerato che tra le priorità individuate spiccano le iniziative per favorire l’occupazione, la crescita e gli investimenti, al fine di migliorare il contesto imprenditoriale, rimuovendo gli ostacoli agli investimenti stessi, e di rafforzare il mercato unico, in modo da dare nuovo impulso all’occupazione;
rilevato che la Commissione europea è intenzionata ad aiutare gli Stati membri a ridurre la disoccupazione attraverso riforme strutturali e misure che favoriscano la creazione di posti di lavoro e l’occupabilità, sviluppando maggiori investimenti nelle conoscenze e nelle competenze, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili, come i giovani disoccupati e i disoccupati di lunga durata;
sottolineata l’importanza di promuovere la mobilità dei lavoratori, specialmente nei casi in cui l’offerta di lavoro e la richiesta di competenze restano cronicamente insoddisfatte, anche a livello transfrontaliero;
stimata altresì positivamente l’introduzione del programma Refit, “Iniziativa di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione della Commissione europea”, volta ad adottare misure per rendere la legislazione dell’UE più semplice e ridurre i costi della regolamentazione, contribuendo in tal modo a creare un contesto normativo chiaro, stabile e prevedibile per sostenere la crescita e l’occupazione. In questo ambito il pacchetto “Occupazione, affari sociali, competenze e mobilità dei lavoratori” contiene sei punti e tra questi si rilevano le seguenti direttive:
– direttiva 98/59/CE del Consiglio 20/07/1998 sul ravvicinamento delle legislazione degli Stati membri in materia di licenziamenti collettivi;
– direttiva 2001/23/CE del Consiglio 12/03/2001 sul mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimenti di imprese, di stabilimenti o di parte di imprese e di stabilimenti;
– direttiva 89/391/CEE del Consiglio 12/06/1989 contenente misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori;
– direttiva 97/81/CE 15/12/1997, relativa all’accordo quadro sul tempo parziale e 1999/70:CE 28/06/1999 relativa all’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato;
ritenuto fondamentale in questa fase di cambiamento del mercato che anche a livello comunitario vi sia un adeguato stanziamento di risorse;
considerato che la Commissione europea si sta adoperando inoltre nel garantire pari opportunità alle persone con disabilità e nella promozione delle parità tra uomini e donne e dell’accesso alle donne al mondo del lavoro, ritenute priorità della propria azione per il 2015;
preso atto che l’atto comunitario in esame è corredato da 4 allegati e che, in particolare, l’allegato 1 contiene le nuove iniziative su cui si concentrerà la Commissione nel 2015, nel cui contesto rivestono interesse il pacchetto per promuovere l’integrazione e l’occupabilità nel mercato del lavoro e quello sulla mobilità dei lavoratori, nonché la strategia commerciale e di investimento a favore dell’occupazione e della crescita, formula parere favorevole, con le seguenti osservazioni.
Anzitutto, si fa rilevare alla Commissione di merito l’importanza del mantenimento della proposta di direttiva in tema di miglioramento della sicurezza sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento (COM/2008/0637) – proposta che la Commissione europea intende ritirare – che si considera diretta a garantire diritti essenziali per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Con riferimento al punto 6 del programma generale, relativo a “Un accordo realistico e equilibrato di libero scambio con gli Stati Uniti”, si ritiene necessaria la valutazione dell’impatto sull’occupazione e sui livelli retributivi, nei vari settori economici e soprattutto in conseguenza dell’organizzazione economica del nostro Paese, che vede una forte concentrazione dell’occupazione nella piccola e piccolissima impresa. L’attenzione richiesta è volta a favorire crescita sostenibile e lavoro di qualità.
In merito all’allegato 1 (“Nuove iniziative”), al punto 8 (“Pacchetto sulla mobilità dei lavoratori”), si ritiene necessaria la massima attenzione in materia di mobilità dei lavoratori allo scopo di contrastare gli abusi e favorire il coordinamento tra i regimi previdenziali e il potenziamento delle politiche attive a livello europeo per la tutela delle competenze dei lavoratori.
Con riguardo al punto 18 (“Agenda europea sulla migrazione”) del medesimo allegato, si invita a porre particolare attenzione a favore della migrazione e mobilità per talenti e competenze, alla lotta contro la migrazione irregolare ed il traffico di esseri umani e lo sfruttamento lavorativo; si considera inoltre di particolare interesse il riesame della direttiva sulla Carta Blu europea (permesso di lavoro a livello europeo per i lavoratori altamente qualificati).