116ª seduta: martedì 25 novembre 2014, ore 15,30
117ª seduta: mercoledì 26 novembre 2014, ore 15,30
ORDINE DEL GIORNO
PROCEDURE INFORMATIVE
I. Comunicazioni del Ministro per gli affari regionali e le autonomie sul programma europeo Garanzia giovani
II. Interrogazione
IN SEDE REFERENTE
Seguito dell’esame congiunto dei disegni di legge:
1. CASSON ed altri. – Norme a tutela dei lavoratori, dei cittadini e dell’ambiente dall’amianto, nonché delega al Governo per l’adozione di un testo unico in materia di amianto
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 12ª, della 13ª e della 14ª Commissione)
(8)
2. SCILIPOTI. – Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di eliminazione dell’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni, all’amianto e alle altre sostanze dannose per la salute nei luoghi di lavoro
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 12ª e della 13ª Commissione)
(631)
3. Ivana SIMEONI ed altri. – Disposizioni per il recepimento della direttiva 2009/148/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009, sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro, nonché modifica all’articolo 47 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326 (Fatto proprio dal Gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle, ai sensi dell’articolo 79, comma 1, del Regolamento)
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª, della 7ª, della 12ª, della 13ª e della 14ª Commissione)
(1268)
4. CASSON ed altri. – Misure sostanziali, processuali e previdenziali a tutela delle vittime, a qualsiasi titolo, dell’amianto
(Pareri della 1a, della 2a, della 4a, della 5a, della 8a, della 10a, della 12a e della 13a Commissione)
(1645)
– Relatrice alla Commissione SPILABOTTE
INTERROGAZIONE ALL’ORDINE DEL GIORNO
MORGONI, FABBRI, AMATI, VERDUCCI – Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. –
Premesso che:
il 2013 è stato un anno drammatico per il mondo del lavoro e la disoccupazione, anche nelle Marche, ha raggiunto livelli molto alti, con oltre 46 milioni di ore richieste e autorizzate di cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga;
nel 2013 la cassa integrazione in deroga ha consentito di tutelare 18.706 lavoratori e lavoratrici marchigiani occupati in 4.651 aziende circa, mentre la mobilità in deroga ha tutelato ben 1.443 lavoratori e lavoratrici;
la Regione Marche al 31 marzo 2014 ha stipulato accordi che prevedono circa 43,5 milioni di euro per la cassa integrazione in deroga e 34.000 euro per la mobilità in deroga, a fronte di un fabbisogno stimato per il primo trimestre 2014 pari ad oltre 17 milioni di euro;
delle risorse previste nella legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2014)”, ad oggi il Governo ha provveduto ad assegnare solo 400 milioni di euro, di cui 11,6 milioni alla Regione Marche, gran parte utilizzati per le pendenze relative all’anno 2013;
tale situazione ha comportato diversi ritardi nei pagamenti, nel rinnovo degli accordi trimestrali, nonché incertezza sull’entità delle risorse e sui tempi del loro stanziamento, fatto che, oltre a creare un indubbio nocumento ai lavoratori interessati, sta spingendo molti imprenditori a licenziare, per il timore di contenziosi con i medesimi lavoratori;
la condizione che interessa i lavoratori marchigiani, ma non solo, è stata ben rappresentata al Ministro in indirizzo dal presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani che, in una comunicazione del 4 aprile 2014, ha chiesto «l’immediato sblocco delle risorse disponibili (di cui alla legge 28 giugno 2012, n. 92, recante “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” e al decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, recante “Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia per la definizione delle procedure d’infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale”) che permetterebbero di dare una prima risposta, chiudendo il pregresso 2013 che stimiamo in euro 679.471.597,30 e di sostenere le prime autorizzazioni per il 2014 pari a euro 821.821.640,78»;
forte è la preoccupazione per l’assoluta insufficienza delle risorse, fino ad ora ripartite tra le Regioni in relazione agli ammortizzatori in deroga, aggravata dalla consapevolezza che lo stanziamento previsto non risulterà comunque idoneo a coprire pienamente il fabbisogno complessivo per l’anno 2014;
la cassa integrazione in deroga rimane ad oggi l’unico strumento di tutela esistente in tali casi, nonostante sia attualmente all’esame del Senato il disegno di legge di delega al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché di riordino dei rapporti di lavoro e di sostegno alla maternità e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che al momento la riforma, sebbene necessaria, non può in alcun modo esimere lo Stato, nelle more dell’iter legislativo, dall’onere di tutela del reddito per chi oggi si trova nelle condizioni descritte,
si chiede di sapere:
quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda intraprendere al fine di assicurare la piena copertura dei fabbisogni indicati dalle Regioni, e dalla Regione Marche in particolare, relativi alla cassa integrazione in deroga;
in che modo e con quali tempi intenda reperire le risorse necessarie al fine di rifinanziare in maniera adeguata sia la cassa integrazione che la mobilità in deroga.
(3-00976)


























