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Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

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Home - Camera - Commissione Lavoro, pubblico e privato (Dai Resoconti Sommari)

Commissione Lavoro, pubblico e privato (Dai Resoconti Sommari)

28 Settembre 2011
in Camera

INDAGINE CONOSCITIVA
Giovedì 29 settembre 2011. – Presidenza del presidente Silvano MOFFA.
La seduta comincia alle 9.05.
Indagine conoscitiva sul mercato del lavoro tra dinamiche di accesso e fattori di sviluppo.
Audizione di rappresentanti di associazioni e comitati di coordinamento dei lavoratori precari.
(Svolgimento e conclusione).
Silvano MOFFA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l’attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Introduce, quindi, l’audizione.
Eleonora VOLTOLINA, direttore della «Repubblica degli stagisti», Claudia PRATELLI, rappresentante del «Comitato 9 aprile – Il nostro tempo è adesso; la vita non aspetta», e Salvo BARRANO, rappresentante del «Comitato 9 aprile – Il nostro tempo è adesso; la vita non aspetta», svolgono relazioni sui temi oggetto dell’indagine conoscitiva.
Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Giuliano CAZZOLA (PdL), Cesare DAMIANO (PD), Maria Grazia GATTI (PD), Amalia SCHIRRU (PD), Massimiliano FEDRIGA (LNP) e Luigi BOBBA (PD).
Eleonora VOLTOLINA, direttore della «Repubblica degli stagisti», Claudia PRATELLI, rappresentante del «Comitato 9 aprile – Il nostro tempo è adesso; la vita non aspetta», e Salvo BARRANO, rappresentante del «Comitato 9 aprile – Il nostro tempo è adesso; la vita non aspetta», rendono precisazioni rispetto ai quesiti posti.
Silvano MOFFA, presidente, ringrazia gli intervenuti per il contributo fornito e dichiara conclusa l’audizione.
La seduta termina alle 10.

SEDE CONSULTIVA
Giovedì 29 settembre 2011. – Presidenza del presidente Silvano MOFFA.
La seduta comincia alle 10.
Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2011.
Doc. LVII, n. 4-bis.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell’esame e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta di ieri.
Silvano MOFFA, presidente, avverte che l’ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione di ieri, ha convenuto sull’opportunità di proseguire il dibattito sul provvedimento in titolo, oltre che nella giornata di oggi, anche in quella di martedì 4 ottobre, in modo da poterne concludere l’esame, con la votazione del parere di competenza, nella giornata di mercoledì 5 ottobre.
La Commissione prende atto.
Silvano MOFFA, presidente, considerato, quindi, che non vi sono richieste di intervento per la giornata odierna e che è ormai imminente l’inizio delle votazioni in Assemblea, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 10.05.

INDAGINE CONOSCITIVA
Mercoledì 28 settembre 2011. – Presidenza del presidente Silvano MOFFA.
La seduta comincia alle 14.10.
Indagine conoscitiva sul mercato del lavoro tra dinamiche di accesso e fattori di sviluppo.
Audizione di rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL.
(Svolgimento e conclusione).
Silvano MOFFA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l’attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Introduce, quindi, l’audizione.
Michele GENTILE, rappresentante della CGIL, Francesco LAURIA, rappresentante della CISL, Antonella PIRASTU, rappresentante della UIL, e Nazzareno MOLLICONE, rappresentante dell’UGL, svolgono relazioni sui temi oggetto dell’indagine conoscitiva.
Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Teresa BELLANOVA (PD), Cesare DAMIANO (PD), Massimiliano FEDRIGA (LNP) e Giuliano CAZZOLA (PdL).
Silvano MOFFA, presidente, preso atto dell’ampiezza delle questioni testé sollevate, invita i rappresentanti delle organizzazioni sindacali presenti a far pervenire alla Commissione, nei prossimi giorni, eventuali documenti integrativi, finalizzati a dare risposta ai quesiti posti.
Ringrazia, quindi, gli intervenuti per il contributo fornito e dichiara conclusa l’audizione.
La seduta termina alle 15.10.

SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 28 settembre 2011. – Presidenza del presidente Silvano MOFFA.
La seduta comincia alle 15.10.
Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione.
C. 4434 Governo, approvato dal Senato, e abb.
(Parere alle Commissioni riunite I e II).
(Rinvio del seguito dell’esame).
Silvano MOFFA, presidente, avverte che – non essendosi ancora concluso l’esame degli emendamenti presso le Commissioni riunite I e II – occorre rinviare il seguito dell’esame del provvedimento in titolo, attesa anche l’esigenza di verificare le eventuali modifiche e integrazioni che le stesse Commissioni di merito apporteranno al testo trasmesso dal Senato.
Non essendovi obiezioni, rinvia quindi il seguito dell’esame ad altra seduta.
Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010.
C. 4621 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2011.
C. 4622 Governo, approvato dal Senato.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell’esame congiunto e conclusione – Relazioni favorevoli).
La Commissione prosegue l’esame congiunto dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta di ieri.
Silvano MOFFA, presidente, comunica che non sono stati presentati emendamenti riferiti al disegno di legge n. 4622. Ricorda, inoltre, che nella seduta di ieri il relatore ha proposto di riferire favorevolmente alla V Commissione sul disegno di legge recante rendiconto generale dello Stato per l’anno finanziario 2010, nonché sul disegno di legge recante assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2011, con riferimento alle parti di competenza della XI Commissione.
Maria Grazia GATTI (PD), ricollegandosi a talune considerazioni svolte dal deputato Santagata nella seduta di ieri, chiede al relatore se sia in grado di fornire chiarimenti in merito all’anomalo incremento di residui risultante dai documenti finanziari all’esame della Commissione. Ritiene importante, in particolare, acquisire ulteriori elementi di conoscenza circa i residui accertati al 31 dicembre 2010, che risulterebbero complessivamente pari ad oltre 19 miliardi di euro e che sono indicati come somme rimaste da pagare sulla competenza. Si domanda, pertanto, come sia possibile avere accumulato una tale quantità di risorse, ipotizzando una poco oculata gestione finanziaria rispetto all’assolvimento di pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni.
Vincenzo Antonio FONTANA (PdL), relatore, fa notare che il dato testé richiamato appare non corretto, atteso che la cifra di oltre 19 miliardi di euro sembrerebbe, in realtà, ricollegabile a valori di natura complessiva esposti nella documentazione di sintesi e non certo alla quantità di residui accertati nei documenti finanziari riferiti allo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, attualmente all’esame della Commissione, che risultano pari a circa 9 miliardi di euro, come precisato nella relazione introduttiva svolta nella seduta di ieri. Fa notare, peraltro, che, trattandosi di somme non spese dalle amministrazioni negli esercizi passati, ma iscritte in conto residui (e, pertanto, immediatamente utilizzabili), esse risultano nella piena disponibilità del Ministero, che potrà farvi ricorso per realizzare gli interventi di competenza ed effettuare gli eventuali pagamenti in coerenza con la normativa generale di contabilità pubblica, restando inteso che – in mancanza di effettivi titoli contabili – i residui diverranno comunque economie di spesa.
Cesare DAMIANO (PD) ritiene che il dibattito sui provvedimenti in esame abbia evidenziato una certa approssimazione del Governo e della maggioranza, che appaiono incapaci di fornire adeguate garanzie nelle attività di tenuta dei conti pubblici, oltre che risposte convincenti in relazione alle questioni poste. Manifesta, quindi, la propria preoccupazione per l’incremento dei residui certificato dai documenti finanziari, chiedendosi, in particolare, come sia possibile che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali abbia accantonato somme così ingenti, a fronte della necessità di sostenere spese correnti per il finanziamento di importanti prestazioni sociali e di essenziali politiche pubbliche, anche connesse al pagamento di competenze a favore del personale pubblico.
Per le ragioni esposte, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulle proposte di relazioni favorevoli formulate dal relatore.
Giovanni PALADINI (IdV) lamenta una totale mancanza di chiarezza del Governo nel rendere conto al Parlamento della gestione finanziaria della contabilità dello Stato, facendo notare come risultino estremamente oscuri, in particolare, i dati concernenti i residui, non comprendendosi quante somme siano effettivamente a disposizione dei diversi dicasteri e per quali finalità, in taluni casi, queste vengano accantonate.
Preannuncia, pertanto, il voto contrario del suo gruppo sulle proposte di relazioni favorevoli formulate dal relatore.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante rendiconto generale dello Stato per l’anno finanziario 2010. Approva, inoltre, con distinte votazioni, la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2011, con riferimento, rispettivamente, alla Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze (limitatamente alle parti di competenza) e alla Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (limitatamente alle parti di competenza). Delibera, altresì, di nominare il deputato Vincenzo Antonio Fontana quale relatore presso la V Commissione.
Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2011.
Doc. LVII, n. 4-bis.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento in titolo.
Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, osserva che, alla luce delle novità introdotte con la legge n. 196 del 2009, che ha riformato il sistema di contabilità pubblica, la XI Commissione è chiamata ad esaminare – per l’espressione del parere alla V Commissione – la Nota di aggiornamento al DEF 2011, appena presentata dal Governo alle Camere, che rappresenta il documento per la programmazione finanziaria e di bilancio, cui l’articolo 7 della citata legge n. 196 ha affidato il compito di aggiornare le previsioni economiche in relazione alle informazioni riviste sull’andamento macroeconomico e di finanza pubblica rispetto a quelle utilizzate per il DEF e di rimettere a punto gli obiettivi programmatici (per tenere conto delle eventuali raccomandazioni del Consiglio dell’Unione Europea sull’aggiornamento del Programma di Stabilità) o la loro articolazione.
Sotto un profilo di carattere generale, rileva che la Nota presenta il quadro macroeconomico aggiornato per gli anni 2011-2014; in questo ambito, a suo avviso, il dato di maggiore interesse per il Parlamento indica che rispetto alle previsioni originarie del DEF l’economia italiana sperimenterà una minore crescita, cumulata nel periodo 2011-2014, pari a circa 2 punti percentuali (con un’espansione tendenziale del PIL prevista allo 0,7 per cento per il 2011, allo 0,6 per cento nel 2012, allo 0,9 per cento nel 2013 e all’1,2 per cento nel 2014). Fa notare, al riguardo, che, se si mette a confronto tale percorso in risalita del PIL con il dato della caduta (-5 per cento) del 2009, viene in evidenza la complessità della situazione in cui si deve operare, ritenendo, tuttavia, ingiusto attribuire queste tendenze poco lusinghiere a ragioni riconducibili alla politica economica italiana. Osserva, infatti, che tale flessione – che rende necessaria la revisione del quadro macroeconomico all’interno della Nota di aggiornamento – è causata soprattutto dal rallentamento dell’economia mondiale e dai conseguenti riflessi sulla situazione interna, peraltro resa più pesante dalle recenti tensioni sui mercati finanziari.
Fa presente che nell’anno in corso è in atto una brusca frenata del commercio mondiale ( 5,6 per cento contro un 15,3 per cento del 2010), che si riverserà anche nel 2012 ( 4 per cento); nel giugno scorso le previsioni erano rispettivamente pari a 9,1 per cento e a 7,9 per cento e la crescita prevista dell’economia americana è risultata di un terzo inferiore di quanto previsto ( 2 per cento contro il 2,9 per cento), mentre nei paesi del G7 è prevista nel quarto trimestre dell’anno in corso una crescita nulla. Rileva poi che anche nell’Eurozona si passa dal previsto 1,6 per cento per cento ad un più 1 per cento, mentre flette dal 6,3 per cento al 5,9 per cento la crescita dei Paesi emergenti. Mette in evidenza, pertanto, che il documento in esame pone in risalto come, proprio per fronteggiare i possibili rischi derivanti da tale contrazione del PIL, il Governo, con le misure approvate a luglio e ad agosto scorsi, abbia mirato all’obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013, un anno prima rispetto a quanto ipotizzato nel DEF: in tal modo, il debito pubblico seguirà un sentiero di ancor più rapida riduzione, nel senso che, pur confermando le stime già presenti nel DEF, registrerà comunque una diminuzione più marcata negli ultimi 2 anni, fino a giungere al 112,6 per cento in rapporto al PIL nel 2014.
In proposito, osserva che la stessa Nota di aggiornamento rileva come l’approvazione delle misure di emergenza adottate nel corso dell’estate garantisca la predetta anticipazione del pareggio di bilancio, in quanto la manovra di luglio, in linea col DEF, ha previsto una correzione netta cumulata pari a circa 48 miliardi (2,8 per cento del PIL), mentre quella di agosto, a seguito delle turbolenze sui mercati finanziari e in conseguenza dell’insorgere di problemi di credibilità di taluni aspetti della manovra stessa sui mercati internazionali, ha portato il Governo e il Parlamento alla correzione netta cumulata a circa 59,8 miliardi (3,5 per cento del PIL). Fa notare, quindi, quanto fondamentale sia stato il contributo del Capo dello Stato in ambedue le occasioni: a luglio con l’invito rivolto alle forze politiche ad approvare in pochi giorni il provvedimento, pur senza rinunciare alle loro autonome valutazioni; ad agosto, con l’esortazione a rafforzare i contenuti del cosiddetto «decreto di ferragosto» e a venire a capo, assumendo le necessarie decisioni, di un dibattito che rischiava di avvitarsi su se stesso.
In tale contesto, rileva che la Nota di aggiornamento mette in evidenza le principali riduzioni di spesa che hanno contribuito a rivedere, nei termini appena indicati, i dati di natura macroeconomica, soffermandosi, tra l’altro, sulle misure per la sostenibilità del sistema previdenziale: in tale settore, infatti, grazie alle misure che la Commissione ha avuto modo di esaminare durante l’esame del relativo decreto, si prevede un risparmio di 1 miliardo di euro nel 2012, di 3,5 miliardi di euro nel 2013 e di 3,3 miliardi di euro nel 2014. Osserva che il documento in esame, peraltro, fa notare come la sostenibilità del sistema pensionistico italiano sia stata ulteriormente rafforzata con i provvedimenti in precedenza richiamati, che hanno «realizzato un maggior rigore nei requisiti di accesso al pensionamento».
Con riferimento, quindi, agli evidenziati profili di più diretto interesse della XI Commissione, osserva che la Nota di aggiornamento – dopo avere esposto il quadro macroeconomico generale, le raccomandazioni di politica economica rivolte dalle istituzioni europee all’Italia e gli elementi di sintesi delle manovre già adottate – dedica anche alcune pagine alle tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico. Rileva che la Nota, avvalendosi largamente di quanto risulta dalle «Tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario» (Rapporto n. 12, a cura del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato), riporta un raffronto tra le nuove misure in materia previdenziale e il sistema previgente, che evidenzia come, sovrapponendo alla normativa precedente gli interventi adottati dal Governo con il recente decreto n. 98 del 2011, si registri un effetto di contenimento aggiuntivo dell’incidenza della spesa pensionistica rispetto al PIL crescente dal 2012, che raggiunge 0,6 punti percentuali di PIL attorno al 2030, mentre nei successivi quindici anni il risparmio si attesta attorno a un valore di circa 0,3 punti percentuali, per poi sostanzialmente annullarsi negli anni finali: l’effetto cumulato di contenimento, dunque, è pari a circa 12 punti percentuali di PIL al 2050. Fa presente, peraltro, che, ricostruito l’assetto normativo vigente in materia di pensionamento di vecchiaia ordinaria e di pensionamento anticipato (con i relativi riferimenti all’adeguamento del sistema previdenziale alle aspettative di vita), la Nota conclude con una valutazione degli effetti più complessivi prodotti dai più recenti interventi di riforma (rispetto alla legislazione antecedente), che comporterà «una significativa riduzione dell’incidenza della spesa pensionistica in rapporto al PIL che raggiunge in media 1,4 punti percentuali annui nell’intero periodo 2015-2040»; in termini cumulati al 2050, dunque, gli interventi complessivi danno luogo a una riduzione di circa 39 punti percentuali (di cui circa il 60 per cento è da ascrivere agli effetti delle recenti manovre). Osserva, altresì, che la proiezione (con riferimento allo scenario elaborato dall’ISTAT, con base 2007) prevede: un aumento della speranza di vita, al 2050, di 5,9 anni per i maschi e di 5,8 anni per le femmine rispetto ai dati del 2005, che porta i valori di fine periodo rispettivamente a 84,5 e a 89,5 anni; un tasso di fecondità che converge gradualmente da 1,37 a 1,58; un flusso netto di immigrati di poco inferiore alle 200.000 unità l’anno. A suo giudizio, dunque, questi dati, in particolare quelli riguardanti l’attesa di vita, giustificano visibilmente le misure adottate nell’attuale legislatura sull’età pensionabile e sull’aggancio automatico alle dinamiche demografiche, in modo da assicurare la stabilità e l’equilibrio del sistema.
Segnala, infine, che nel triennio 2008-2010 il rapporto tra spesa pensionistica e PIL è cresciuto di 1,4 punti percentuali, passando dal 13,9 per cento del 2007 al 15,3 per cento del 2010 (un livello prossimo al picco del 15,5 per cento, previsto nel periodo 2040-2043); tale incremento è dovuto (secondo quanto sostiene la Ragioneria Generale dello Stato) esclusivamente agli effetti negativi della crisi economica sul denominatore del rapporto, tanto che una messa a punto di taluni parametri del sistema (incluso quello «portante» dell’età pensionabile in relazione ai trend dell’aspettativa di vita) si è rivelato non solo opportuno ma necessario, ferme restando ovviamente le tante e diverse considerazioni che potrebbero essere svolte sulle modalità operative dell’intervento.
In conclusione, dichiara l’intenzione di verificare gli eventuali elementi di riflessione che emergeranno dal dibattito, prima di procedere alla predisposizione di una proposta di parere sulla Nota di aggiornamento, preannunciando sin d’ora un orientamento sostanzialmente favorevole, dal momento che, per le sue caratteristiche e finalità, la Nota stessa assume un ruolo di verifica e di certificazione dei processi macroeconomici, piuttosto che di scelta degli indirizzi politici.
Silvano MOFFA, presidente, preso atto che non vi sono richieste di intervento, avverte che le modalità di prosecuzione dell’esame del provvedimento in titolo saranno definite nell’imminente riunione dell’Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, fermo restando che il dibattito in materia proseguirà anche nella seduta di domani.
Rinvia, quindi, il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 28 settembre 2011.
Predisposizione del programma dei lavori per il periodo ottobre-dicembre 2011.
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.35 alle 15.45.

Martedì 27 settembre 2011

SEDE CONSULTIVA:
Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010. C. 4621 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2011. C. 4622 Governo, approvato dal Senato.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (limitatamente alle parti di competenza) (Relazione alla V Commissione) (Esame congiunto e rinvio) … 96
ATTI DEL GOVERNO:
Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante il regolamento per la disciplina del reclutamento delle risorse umane da parte dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie. Atto n. 398 (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) … 99
ALLEGATO 6 (Parere approvato dalla Commissione) … 107
Sui lavori della Commissione … 100

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 27 settembre 2011. – Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA.
La seduta comincia alle 11.05.
Indagine conoscitiva sul mercato del lavoro tra dinamiche di accesso e fattori di sviluppo.
Audizione di rappresentanti del Forum Nazionale Giovani.
(Svolgimento e conclusione).
Giuliano CAZZOLA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l’attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Introduce quindi l’audizione, avvertendo che i rappresentanti del Forum Nazionale Giovani hanno consegnato una documentazione concernente l’oggetto dell’indagine, di cui autorizza la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna.
Antonio DE NAPOLI, portavoce del Forum Nazionale Giovani, svolge una relazione sui temi oggetto dell’indagine conoscitiva.
Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Massimiliano FEDRIGA (LNP), Luigi BOBBA (PD), Marialuisa GNECCHI (PD), Giuliano CAZZOLA, presidente, e Maria Grazia GATTI (PD).
Antonio DE NAPOLI, portavoce del Forum Nazionale Giovani, fornisce precisazioni rispetto ai quesiti posti.
Dopo ulteriori interventi dei deputati Giuliano CAZZOLA, presidente, e Massimiliano FEDRIGA (LNP), rendono, quindi, considerazioni integrative Antonio DE NAPOLI, portavoce del Forum Nazionale Giovani, e Antonio MEATTINI, segretario generale del Forum Nazionale Giovani.
Giuliano CAZZOLA, presidente, ringrazia gli intervenuti per il contributo fornito e dichiara conclusa l’audizione.
La seduta termina alle 12.05.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
INTERROGAZIONI
Martedì 27 settembre 2011. – Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Luca Bellotti.
La seduta comincia alle 13.35.
5-04780 Bobba: CIG in deroga per i lavoratori di taluni stabilimenti del gruppo Sitindustrie.
Il sottosegretario Luca BELLOTTI risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Luigi BOBBA (PD) si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, facendo notare che, nonostante si sia nel frattempo riconosciuto il trattamento di integrazione salariale in deroga ai lavoratori interessati, la problematica occupazionale dell’azienda in questione rimane aperta. Si interroga, infatti, sulla sorte dei lavoratori in questione alla scadenza della cassa integrazione guadagni, osservando, più in generale, come il problema del mantenimento dei livelli occupazionali dell’intera area piemontese richieda interventi urgenti e non differibili.
5-05031 Mariani: Regime contrattuale per i dipendenti di agenzie assicurative in gestione interinale.
Il sottosegretario Luca BELLOTTI risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Raffaella MARIANI (PD), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la disponibilità manifestata con la sollecita risposta alla sua interrogazione, ritiene che siano stati acquisiti elementi di informazione che – sebbene non appaiano estremamente positivi – possono tuttavia contribuire a dare un primo riscontro ai numerosi dipendenti richiamati nell’atto di sindacato ispettivo in discussione, che nutrono forti preoccupazioni circa il proprio destino occupazionale. Si riserva, pertanto, di monitorare gli sviluppi della situazione, dichiarando che sarà sua cura mantenere una serrata interlocuzione con l’ISVAP e con i dicasteri interessati, affinché siano garantite certezze ai lavoratori coinvolti nella vicenda in questione.
5-04414 Gnecchi: Assistenza fiscale a pensionati e dipendenti INPS.
Il sottosegretario Luca BELLOTTI risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Marialuisa GNECCHI (PD) dichiara innanzitutto di non comprendere del tutto la motivazione addotta dal rappresentante del Governo circa la maggiore garanzia per il contribuente che si rivolge al CAF rispetto a possibili controlli futuri dell’Agenzia delle entrate, dal momento che ciò non escluderebbe che questi ultimi si svolgessero in ogni caso successivamente, come avviene per l’assistenza fiscale gestita dal sostituto d’imposta. Osserva, quindi, che il servizio svolto dall’INPS in tale campo appare utile e necessario, dal momento che l’Istituto risulta già in possesso dei dati anagrafici e reddituali dei propri dipendenti e, per tale ragione, potrebbe agevolare la compilazione e la trasmissione del modello 730.
Svolgendo considerazioni più generali, evidenzia le carenze di organico dell’INPS che, a suo avviso, si ripercuotono negativamente sulla capacità dell’Istituto di erogare importanti servizi alla collettività, richiamando la necessità di provvedere al più presto all’assunzione dei vincitori dei concorsi già espletati, nonché l’opportunità di escludere dal blocco del turn over il richiamato ente previdenziale (che è stato indotto, a suo avviso, a ricorrere ai lavoratori interinali per sopperire alle carenze di organico). Manifesta poi preoccupazione per la tendenza dell’INPS a esternalizzare talune sue importanti funzioni, paventando il rischio che ciò nasconda l’intenzione malcelata di smantellare un pilastro fondamentale del sistema previdenziale, con il risultato di pregiudicare l’erogazione di importanti servizi ai cittadini.
5-05351 Fedriga: Vicende occupazionali relative a un consorzio di servizi di pulizia ferroviaria.
Il sottosegretario Luca BELLOTTI risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
Massimiliano FEDRIGA (LNP), pur esprimendo soddisfazione per la soluzione della questione occupazionale illustrata nella sua interrogazione, invita il Governo a non abbassare il livello di attenzione sulle problematiche delle ditte incaricate degli appalti di pulizia ferroviaria, lamentando una difficoltosa gestione degli stessi da parte di Trenitalia ed evidenziando come numerosi lavoratori del settore siano rimasti senza stipendio per lungo tempo. Nel far notare, nello specifico, l’assoluta indisponibilità dei responsabili di Trenitalia a confrontarsi, nei giorni scorsi, sulla vicenda esposta nel proprio atto di sindacato ispettivo, pur a fronte di pressanti iniziative istituzionali assunte a livello territoriale, auspica che il Governo possa svolgere un’azione di moral suasion anche nei confronti di tale ente, affinché situazioni del genere non si ripetano in futuro.
5-05372 Gnecchi: Iniziative adottate in materia di ricongiunzione onerosa dei contributi previdenziali.
Il sottosegretario Luca BELLOTTI risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).
Marialuisa GNECCHI (PD) si chiede anzitutto per quale motivo un eventuale intervento di ripristino della gratuità della ricongiunzione di contributi previdenziali debba richiedere una copertura finanziaria, atteso che il Governo a suo tempo, nell’introdurre le misure di riforma del sistema previdenziale che hanno reso onerosa la stessa ricongiunzione, sottolineò la neutralità finanziaria di tale intervento.
Fatto altresì notare che le misure introdotte in questo campo dal Governo hanno dato luogo a gravi forme di discriminazione tra lavoratori, dal momento che sono state applicate per taluni settori e non per altri, evidenzia l’esigenza di ripristinare la normativa previgente – come richiesto, peraltro, in importanti deliberazioni assunte di recente da diversi organi della Camera dei deputati – al fine di evitare che talune categorie di lavoratori (tra cui cita gli elettrici, i telefonici, ma non solo) siano costrette a pagare contributi già versati per poter accedere al trattamento previdenziale, con il rischio di non beneficiare della pensione e di rimanere per lungo tempo sprovvisti di qualsiasi forma di remunerazione.
Nell’ottica di tutelare tali lavoratori, evidenzia altresì l’esigenza di concludere l’esame della proposta di legge in materia di totalizzazione di periodi contributivi, attualmente all’esame delle competenti Commissioni in sede consultiva, sollecitando la presentazione da parte del Governo delle relazioni tecniche nel frattempo richieste e consentendo alle predette Commissioni di esprimere il parere di competenza, affinché, con l’approvazione definitiva del provvedimento, siano offerte garanzie certe ai lavoratori sotto il profilo del riconoscimento dei contributi versati. Auspica, peraltro, che l’Esecutivo possa nel frattempo dare seguito agli atti di indirizzo votati all’unanimità dal Parlamento sulla materia.
Giuliano CAZZOLA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all’ordine del giorno.
La seduta termina alle 14.
SEDE CONSULTIVA
Martedì 27 settembre 2011. – Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA indi del presidente Silvano MOFFA. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Luca Bellotti.
La seduta comincia alle 14.
Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2010.
C. 4621 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2011.
C. 4622 Governo, approvato dal Senato.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).
La Commissione inizia l’esame congiunto dei provvedimenti in titolo.
Giuliano CAZZOLA, presidente, fa presente che la Commissione inizia, nella seduta odierna, l’esame congiunto, ai sensi dell’articolo 119, comma 8, del Regolamento, del disegno di legge recante rendiconto generale dello Stato per l’anno finanziario 2010 e del disegno di legge recante assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2011, per le parti di competenza. Ricorda, quindi, che l’esame dei provvedimenti si conclude con una relazione alla V Commissione e con la nomina di un relatore incaricato di riferire alla medesima Commissione. In proposito, comunica che oggi avrà luogo la relazione introduttiva e si avvierà il dibattito sui provvedimenti in titolo, mentre il seguito dell’esame e la sua conclusione avranno luogo nella seduta già prevista per domani. Avverte, a tal fine, che il termine per la presentazione di eventuali emendamenti al disegno di legge recante l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2011 – secondo quanto convenuto nell’ambito dell’Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi – è fissato alle ore 18 di oggi.
La Commissione prende atto.
Vincenzo Antonio FONTANA (PdL), relatore, ricorda anzitutto che il Rendiconto generale dello Stato è lo strumento attraverso il quale il Governo, alla chiusura del ciclo di gestione della finanza pubblica, adempie all’obbligo costituzionale di rendere conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria: l’esposizione dettagliata delle risultanze della gestione è fornita, su appositi stampati, dal conto del bilancio, che risulta costituito dal conto consuntivo dell’entrata e, per la parte di spesa, dal conto consuntivo relativo a ciascun Ministero. Fa presente, quindi, che il disegno di legge C. 4621, relativo al Rendiconto generale dello Stato per il 2010, espone i risultati complessivi relativi alle amministrazioni dello Stato per l’esercizio finanziario 2010.
Per quanto concerne la sfera di competenze della XI Commissione, invita a concentrare l’attenzione soprattutto sulla Tabella n. 4, allegata al Rendiconto generale dello Stato per il 2010, relativa al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. In proposito, fa notare che, in termini di previsioni iniziali, il consuntivo relativo al 2010 evidenzia, per quanto riguarda la competenza, impegni pari a 80,66 miliardi di euro per la parte corrente e a 0,96 miliardi di euro per il conto capitale, per un totale di 81,62 miliardi di euro; in corso d’esercizio tali previsioni hanno avuto un incremento netto di 3,52 miliardi di euro in termini di competenza (di cui 1,01 miliardi di parte corrente e 2,52 miliardi in conto capitale) e 4,3 miliardi di euro in termini di cassa (di cui 1,24 miliardi di parte corrente e 3,06 miliardi in conto capitale). Osserva, pertanto, che le previsioni in via definitiva ammontano, per la parte di competenza, a 81,67 miliardi di euro di parte corrente e a 3,47 miliardi di euro di conto capitale; in termini di cassa, a 81,96 miliardi di euro per la parte corrente e 4,01 miliardi di euro in conto capitale.
Segnala, quindi, che – rispetto alle previsioni definitive – il conto consuntivo ha evidenziato, in termini di competenza, impegni per 80,9 miliardi di euro di parte corrente e 3,47 miliardi di euro in conto capitale, con conseguenti economie pari a 771 milioni di euro per la parte corrente e ad appena 3.000 euro in conto capitale; la cassa evidenzia, invece, pagamenti pari a 71,1 miliardi di euro per la parte corrente e 2,46 miliardi di euro per il conto capitale. Considerando le autorizzazioni definitive, rileva come risulti una differenza (tra autorizzazioni definitive e pagamenti) pari a 10,86 miliardi di euro per la parte corrente e 1,55 miliardi di euro in conto capitale; al contempo, i residui accertati al 31 dicembre 2010 si stabiliscono complessivamente, per effetto delle variazioni intervenute nel corso dell’anno, in 9,88 miliardi di euro, di cui 6,45 di parte corrente e 3,42 di conto capitale.
Per quanto concerne l’assestamento di bilancio, ricorda che esso è volto a consentire un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio dello Stato, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell’esercizio scaduto al 31 dicembre precedente. Sottolinea, dunque, che lo stato di previsione della spesa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l’anno finanziario 2010, approvato con la legge 13 dicembre 2010, n. 221 (Tabella n. 4), recava, in termini di competenza, spese complessive per 82,02 miliardi di euro, di cui 80,08 miliardi di parte corrente e 1,93 miliardi di conto capitale; per quanto riguarda la cassa, erano previste spese complessive pari a 82,03 miliardi di euro, di cui 80,09 miliardi di parte corrente e 1,94 miliardi in conto capitale. Fa notare che, all’atto della presentazione al Parlamento del progetto di legge di bilancio, la consistenza dei residui presunti al 1o gennaio 2011 risultava pari a 4,8 miliardi di euro per la parte corrente e a 2,89 miliardi di euro in conto capitale, per un totale di 7,69 miliardi; la massa impegnabile (data dalla somma tra competenza e residui) ammontava a 89,72 miliardi di euro, di cui 85,52 per la parte corrente e 3,85 per la parte in conto capitale, mentre la massa spendibile (ossia la cassa e i residui) ammontava a 89,73 miliardi di euro, di cui 84,89 di parte corrente e 4,84 in conto capitale. Osserva che le previsioni iniziali, appena illustrate, subiscono alcune modifiche derivanti da due ordini di fattori: variazioni introdotte in forza di atti amministrativi (adottati nel periodo gennaio-maggio 2011) e variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento in esame; soltanto queste ultime costituiscono oggetto della decisione parlamentare. Fa presente che tutte le variazioni interessano le unità previsionali approvate dal Parlamento con la predetta legge n. 221 del 2010 e si collocano sui capitoli in cui sono state ripartite le unità medesime con l’emanazione, ai fini della gestione e della rendicontazione, del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 21 dicembre 2010. Per quanto concerne le variazioni tramite atti amministrativi, rileva che alcune di esse interessano esclusivamente le dotazioni di cassa, per un totale di poco più di 400 milioni di euro (esclusivamente per integrazioni delle dotazioni di cassa dei capitoli deficitari, con storno dall’apposito fondo di riserva di cui al cap. 3002 del Ministero dell’economia e delle finanze); altre variazioni imputabili ad atti amministrativi riguardano, invece, sia la competenza che la cassa e derivano da norme di carattere generale, per un totale negativo di 6,8 milioni di euro in termini di competenza e di 395 milioni di euro in termini di cassa.
Per quanto riguarda, specificamente, le variazioni proposte dal disegno di legge di assestamento, evidenzia che le variazioni in termini di competenza consistono in un incremento complessivo di circa 147 milioni di euro, quasi interamente ascrivibile all’aumento delle spese correnti; per quanto concerne i residui, si registra un notevole incremento complessivo, pari a 11,63 miliardi di euro, di cui 10,55 miliardi per le spese correnti e di 1,07 miliardi per le spese in conto capitale, mentre le variazioni di cassa consistono in un incremento complessivo di 5,35 miliardi di euro, quasi interamente ascrivibile all’aumento delle spese correnti. Infine, evidenzia che le previsioni per il bilancio 2011 si assestano, per i residui, in 19,33 miliardi di euro, di cui 15,35 per la parte corrente e 3,97 in conto capitale; per la competenza, in 82.16 miliardi di euro, di cui 80,22 per le spese correnti e 1,93 in conto capitale; per la cassa, in 87,78 miliardi di euro, di cui 85,81 per le spese correnti e 1,97 per le spese in conto capitale. Al contempo, osserva che le variazioni complessive effettuate rispetto alle previsioni iniziali sono pari, per la spesa di parte corrente, a 10,55 miliardi di euro per i residui, 142,45 milioni di euro per la competenza e 5,72 miliardi di euro per la cassa; per la spesa in conto capitale, sono pari a 1,07 miliardi di euro per i residui e a 25 milioni per la cassa (una minima variazione subisce, invece, la competenza); le variazioni complessive ammontano, pertanto, a 11,63 miliardi di euro di residui, 140 milioni di euro di competenza e 5,75 miliardi di euro di cassa.
Segnala, peraltro, per i limitati profili di interesse della XI Commissione concernenti le risorse della contrattazione collettiva nelle pubbliche amministrazioni, le parti della Tabella n. 2 (Stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze) attinenti, principalmente, alla missione n. 25, recante Fondi da ripartire, nel cui ambito sono presenti – tra gli altri – i capitoli relativi alle assunzioni di personale a tempo determinato, al finanziamento della contrattazione integrativa, al Fondo per la concessione di incentivi all’esodo e al Fondo per l’attuazione dei contratti del personale delle amministrazioni statali.
In conclusione, propone di riferire favorevolmente alla V Commissione su entrambi i documenti di bilancio in esame.
Giulio SANTAGATA (PD), nel riservarsi di svolgere un intervento più complessivo nel prosieguo del dibattito, una volta approfondito il contenuto dei provvedimenti in esame, ritiene opportuno effettuare da subito talune considerazioni generali a proposito di alcune tendenze di bilancio desumibili da una prima lettura dei presenti documenti finanziari. Si riferisce, in particolare, al costante incremento dei residui, che evidenziano, a suo avviso, una poco avveduta gestione dei saldi da parte dei vari dicasteri interessati, soprattutto in relazione al rapporto con importanti enti pubblici (tra i quali cita l’INPS). Chiede, pertanto, al relatore chiarimenti circa tale aspetto.
Vincenzo Antonio FONTANA (PdL), relatore, pur giudicando condivisibili le considerazioni svolte dal deputato Santagata circa l’esigenza di approfondire le ragioni di eventuali tendenze di bilancio di natura distorsiva registrate nei documenti in esame, si dichiara convinto che il Governo saprà utilizzare qualsiasi forma di risorsa aggiuntiva che dovesse risultare in bilancio per interventi rivolti alla crescita e allo sviluppo. Fa presente, in ogni caso, che sarà sua cura approfondire tali aspetti, al fine di fornire un quadro il più possibile certo sull’attuale situazione dei saldi di bilancio.
Giulio SANTAGATA (PD), espresse le proprie perplessità sulla possibilità di utilizzare i residui ai fini di futuri interventi di rilancio dell’economia, fa notare che il vero punto della questione è che i responsabili dei vari ministeri, per un verso, si lamentano per i tagli lineari imposti alle proprie amministrazioni e, per altro verso, registrano un anomalo accumulo di residui: si domanda, pertanto, se ciò non possa essere l’effetto perverso di una legislazione poco chiara e sbagliata ovvero la conseguenza di una gestione poco oculata dei conti pubblici.
Silvano MOFFA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame congiunto alla seduta già prevista per domani.
La seduta termina alle 14.20.
ATTI DEL GOVERNO
Martedì 27 settembre 2011. – Presidenza del presidente Silvano MOFFA. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Luca Bellotti.
La seduta comincia alle 14.20.
Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante il regolamento per la disciplina del reclutamento delle risorse umane da parte dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie.
Atto n. 398.
(Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).
La Commissione prosegue l’esame dello schema di decreto in titolo, rinviato nella seduta del 21 settembre 2011.
Silvano MOFFA, presidente, comunica che il relatore, in esito al dibattito svolto e preso atto dei rilievi della V Commissione sui profili di carattere finanziario, ha predisposto una proposta di parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in titolo (vedi allegato 6).
Antonino FOTI (PdL), relatore, illustra la propria proposta di parere, raccomandandone l’approvazione da parte della Commissione.
Antonio BOCCUZZI (PD), ringraziato il relatore per avere accolto, nella proposta di parere, le sue considerazioni in tema di pari opportunità, ribadisce l’importanza del provvedimento in titolo, in vista del definitivo completamento dell’organico dell’Agenzia.
Preannuncia, pertanto, il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.
Giuliano CAZZOLA (PdL) dichiara di non comprendere le motivazioni per le quali si intende chiedere al Governo di evitare di dare assoluta preminenza ai titoli di natura culturale.
Massimiliano FEDRIGA (LNP) ritiene che l’osservazione contenuta nella proposta di parere indichi l’esigenza di valorizzare soprattutto i titoli culturali direttamente collegati alle conoscenze tecniche richieste per il reclutamento nell’Agenzia.
Silvano MOFFA, presidente, fa notare che la proposta di parere del relatore sembra richiedere proprio la necessità di un effettivo collegamento tra titoli e mansioni tecniche che i candidati saranno chiamati a svolgere.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dal relatore.
Sui lavori della Commissione.
Silvano MOFFA, presidente, comunica che nella giornata di ieri è stata assegnata alla XI Commissione, per l’espressione del parere alla V Commissione, la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2011; la Conferenza dei presidenti di gruppo, riunitasi oggi, ha stabilito di iniziarne l’esame in Assemblea a partire dal prossimo 10 ottobre. Fa presente, pertanto, che la presidenza si riserva di convocare la Commissione, per l’esame del predetto provvedimento, nelle giornate di domani e di giovedì 29 settembre, fermo restando che nella riunione dell’Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, già prevista per la giornata di domani, sarà possibile definirne più adeguatamente i tempi e le modalità di conclusione.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle 14.30.

 

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