COMITATO DEI NOVE
Mercoledì 22 dicembre 2010.
Interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno del reddito.
C. 2424-3089-A.
Il comitato dei nove si è riunito dalle 9.20 alle 9.30.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 22 dicembre 2010.
Predisposizione del programma dei lavori per il periodo gennaio-marzo 2011.
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.30 alle 9.45.
Martedì 21 dicembre 2010
SEDE REFERENTE:
Interpretazione autentica del comma 2 dell’articolo 1 della legge 23 novembre 1998, n. 407, in materia di applicazione delle disposizioni concernenti le assunzioni obbligatorie e le quote di riserva in favore dei disabili. Testo unificato C. 3720 Schirru e C. 3908 Fedriga (Seguito dell’esame e rinvio) … 84
ALLEGATO 3 (Emendamento del relatore) … 90
INTERROGAZIONI
Martedì 21 dicembre 2010. – Presidenza del presidente Silvano MOFFA. – Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, Laura Ravetto.
La seduta comincia alle 14.35.
Variazione nella composizione della Commissione.
Silvano MOFFA, presidente, comunica che è entrato a far parte della Commissione il deputato Donato Lamorte, al quale rivolge un breve indirizzo di benvenuto e un augurio di buon lavoro.
5-03682 Gatti: Vicende concernenti il contratto di solidarietà stipulato dalla società Lenci calzature.
Il sottosegretario Laura RAVETTO risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Maria Grazia GATTI (PD), nel prendere atto positivamente della disponibilità manifestata dal rappresentante del Governo, al quale rivolge un ringraziamento, auspica che la società Lenci calzature abbia la concreta possibilità di utilizzare le risorse destinate al finanziamento dei contratti di solidarietà, considerata la consistenza non illimitata del Fondo in questione, del quale auspica, pertanto, un significativo rifinanziamento. Si augura, altresì, che tutte le aziende interessate possano ottenere le risorse necessarie all’attuazione dei contratti di solidarietà, senza ulteriori oneri aggiuntivi, avendo già provveduto ad adempiere alle procedure richieste dalla legge. Si riserva, da ultimo, di verificare che gli impegni assunti in tale sede dal Governo si traducano in atti concreti a favore della predetta società e dei lavoratori coinvolti.
5-03942 Cazzola: Requisiti per la concessione di congedi lavorativi per eventi e cause particolari.
Il sottosegretario Laura RAVETTO risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Giuliano CAZZOLA (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta, atteso che con essa sono state fornite rassicurazioni convincenti circa la salvaguardia dei diritti di determinate categorie di lavoratori – i familiari di soggetti scomparsi – i quali richiedono da tempo di fare chiarezza sull’applicazione, nei propri confronti, dell’articolo 4 della legge n. 53 del 2000 in materia di congedi. Per questa ragione, da ultimo, intende ringraziare, in modo non formale, il rappresentante del Governo per l’esauriente risposta fornita.
Silvano MOFFA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all’ordine del giorno.
La seduta termina alle 14.50.
RISOLUZIONI
Martedì 21 dicembre 2010. – Presidenza del presidente Silvano MOFFA indi del vicepresidente Giuliano CAZZOLA. – Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, Laura Ravetto.
La seduta comincia alle 14.50.
7-00403 Antonino Foti: Modalità di esercizio del diritto al pensionamento.
7-00428 Damiano: Modalità di esercizio del diritto al pensionamento.
7-00441 Fedriga: Modalità di esercizio del diritto al pensionamento.
7-00442 Poli: Modalità di esercizio del diritto al pensionamento.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).
La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 16 dicembre 2010.
Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta, dopo che è stata presentata una proposta di testo unificato delle risoluzioni in titolo, si è convenuto di rinviarne il seguito della discussione, in modo da consentire ai gruppi di valutare se procedere – sulla base degli elementi nel frattempo emersi – ad una sua eventuale riformulazione e al Governo di esprimere compiutamente il proprio orientamento.
Il sottosegretario Laura RAVETTO ribadisce che, secondo quanto già affermato nella precedente seduta, gli impegni richiesti al Governo potrebbero comportare consistenti effetti di natura finanziaria e richiedono, pertanto, un’attenta valutazione della loro compatibilità con gli attuali vincoli di finanza pubblica. Peraltro, con particolare riferimento all’impegno di cui alla lettera a) della proposta di testo unificato delle risoluzioni in discussione, rileva che il Governo è già intervenuto, compatibilmente con l’attuale quadro di finanza pubblica, con la legge di stabilità, recentemente approvata dalle Camere: in particolare, è stata aggiunta un’ulteriore categoria di lavoratori a cui continuano ad applicarsi le previgenti disposizioni in materia di decorrenza del trattamento pensionistico, sempre nei limiti dei diecimila lavoratori stabilito dal decreto-legge n. 78 del 2010; è stata inoltre prevista la possibilità, per una platea di lavoratori ulteriore e distinta rispetto al contingente dei diecimila, di prolungare l’intervento di tutela del reddito per il periodo di tempo necessario al raggiungimento della nuova decorrenza del trattamento pensionistico. Nel fare presente che tale intervento potrà essere attuato nei limiti delle risorse disponibili a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione, osserva che il competente dicastero ritiene pertanto che, anche per le imprese di piccole dimensioni, ogni eventuale situazione possa considerarsi tutelata dalla legislazione vigente, come aggiornata dalla legge di stabilità.
Considerata, peraltro, l’utilità di proseguire un confronto di merito con il Governo, invita la Commissione a valutare il possibile aggiornamento della discussione in corso, in modo che tutti gli aspetti contemplati dalla proposta di testo unificato delle risoluzioni in titolo possano essere affrontati direttamente con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, che – pur non essendo oggi nelle condizioni di prendere parte alla seduta – si è dichiarato disponibile ad illustrare personalmente il proprio orientamento in materia.
Massimiliano FEDRIGA (LNP) manifesta soddisfazione per la disponibilità e la serietà dimostrata dal rappresentante del Governo, che si è attivato per favorire un confronto parlamentare tra la Commissione e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali sull’argomento all’ordine del giorno. Auspica, peraltro, che le rassicurazioni in ordine alla piena copertura delle imprese nei confronti delle recenti disposizioni inserite nella legge di stabilità, appena richiamate, possano essere formalmente confermate – in occasione della prossima seduta – dallo stesso Ministro Sacconi, anche al fine di fugare ogni possibile dubbio circa la più ampia tutela dei diritti previdenziali dei lavoratori interessati.
Marialuisa GNECCHI (PD), nel prendere atto con favore degli impegni assunti dal rappresentante del Governo, al quale rivolge un sentito ringraziamento, fa notare che il suo gruppo ritiene indispensabile avere le opportune rassicurazioni circa la data in cui sarà previsto il seguito della discussione congiunta alla presenza del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, auspicando che esso possa aver luogo sin da martedì 11 gennaio 2011, in modo da poter essere utile anche ai fini dell’eventuale assunzione di determinazioni nell’ambito del cosiddetto «decreto milleproroghe», provvedimento che considera la sede migliore per una rivisitazione complessiva degli argomenti in esame. Ritiene, infatti, necessario intervenire celermente con atti concreti, al fine di offrire una idonea copertura ai lavoratori interessati, sia per quanto riguarda la salvaguardia dei loro diritti in materia di decorrenza dei trattamenti pensionistici in presenza di uno stato di mobilità, di disoccupazione o del versamento di 40 anni di contributi, sia per quanto riguarda le possibilità di ricongiungimento non oneroso delle contribuzioni presenti in gestioni previdenziali diverse.
Il sottosegretario Laura RAVETTO dichiara che, pur non potendo anticipare le posizioni politiche di competenza del Ministro, sarà sua cura rappresentare allo stesso Ministro Sacconi la richiesta della Commissione circa l’esigenza di fissare in tempi molto rapidi la seduta dedicata al seguito della discussione sull’argomento in esame.
Cesare DAMIANO (PD) auspica che il rappresentante del Governo possa realmente farsi carico di rappresentare al Ministro del lavoro e delle politiche sociali l’esigenza di svolgere la preannunciata seduta della Commissione nella giornata di martedì 11 gennaio 2011, attesa la necessità di rimuovere una palese incongruenza normativa (riconosciuta, peraltro, dalla stessa maggioranza, che l’aveva sostenuta approvando l’ultima manovra di finanza pubblica) circa i termini di decorrenza dei trattamenti previdenziali di determinate categorie di lavoratori. Ritiene, infatti, importante che si possa fare chiarezza con celerità sulle questioni indicate nelle risoluzioni in discussione, prima della definitiva conversione del decreto-legge, in fase di emanazione da parte del Governo, destinato alla proroga di diversi termini in scadenza, affinché possano trovare accoglimento le istanze dall’indubbio valore sociale trasmesse da migliaia di lavoratori in difficoltà.
Nel ringraziare, pertanto, il rappresentante del Governo per la disponibilità sinora mostrata, si dichiara convinto che il sottosegretario Ravetto saprà dare seguito agli impegni assunti in questa sede.
Giuliano CAZZOLA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, propone di rinviare alla prima settimana di ripresa dei lavori parlamentari, dopo la prevista sospensione per le festività natalizie, il seguito della discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, restando inteso che – al fine di trattare in un’unica sede questioni tra loro collegate – sarà conseguentemente rinviato anche il seguito della discussione della risoluzione 7-00427 Gnecchi, già fissato per la giornata di domani.
La Commissione conviene.
Giuliano CAZZOLA, presidente, rinvia, quindi, il seguito della discussione congiunta ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.05.
SEDE REFERENTE
Martedì 21 dicembre 2010. – Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA. – Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, Laura Ravetto.
La seduta comincia alle 15.05.
Interpretazione autentica del comma 2 dell’articolo 1 della legge 23 novembre 1998, n. 407, in materia di applicazione delle disposizioni concernenti le assunzioni obbligatorie e le quote di riserva in favore dei disabili.
Testo unificato C. 3720 Schirru e C. 3908 Fedriga.
(Seguito dell’esame e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 16 dicembre 2010.
Giuliano CAZZOLA, presidente, ricorda che nella precedente seduta si è dato conto dei pareri al momento espressi dalle competenti Commissioni sul provvedimento in titolo. Comunica, quindi, che la V Commissione ha, nel frattempo, espresso un parere favorevole sul testo unificato delle proposte di legge in esame, con una condizione diretta ad assicurare il rispetto dell’articolo 81, quarto comma, della Costituzione. Avverte, pertanto, che il relatore ha conseguentemente predisposto l’emendamento 1.1 (vedi allegato 3), finalizzato a recepire la predetta condizione.
Paola PELINO (PdL), relatore, conferma che la V Commissione ha espresso un parere favorevole con condizione, diretta a garantire il rispetto dell’articolo 81, quarto comma, della Costituzione: la Commissione, infatti, ha preso atto che il testo unificato in esame, nel proporre l’interpretazione autentica delle disposizioni di cui al quarto periodo del comma 2 dell’articolo 1 della legge n. 407 del 1998, intende escludere che un eventuale ampliamento della quota di riserva delle assunzioni a favore delle vittime del dovere possa comportare una conseguente riduzione della quota obbligatoria di assunzioni spettante ai lavoratori disabili; al contempo, la stessa V Commissione ha chiesto di aggiungere un inciso al comma 1 dell’articolo unico del testo unificato, rilevando che la normativa in materia di limitazione delle assunzioni fa salve le assunzioni di personale appartenente alle categorie protette e che un eventuale ampliamento delle quote di riserva potrebbe rischiare di determinare maggiori assunzioni con conseguenti maggiori oneri per la finanza pubblica.
A tal fine, avverte che l’apposito emendamento appena presentato è diretto a recepire testualmente il parere della V Commissione, che auspica possa essere approvato immediatamente per poter avviare da subito le procedure per il trasferimento del provvedimento alla sede legislativa.
Il sottosegretario Laura RAVETTO esprime parere favorevole sull’emendamento 1.1 del relatore.
Massimiliano FEDRIGA (LNP), nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo sull’emendamento 1.1 del relatore, auspica che, alla ripresa dei lavori parlamentari, i gruppi possano svolgere – anche alla luce dell’osservazione formulata in proposito dalla I Commissione nel proprio parere – un confronto di natura informale con le associazioni dei familiari delle vittime del dovere, per acquisire ulteriori elementi utili all’elaborazione di un’eventuale integrazione del testo, che consenta di fornire a tali soggetti le necessarie rassicurazioni, facendo presente che tale intervento potrebbe anche essere definito una volta trasferito il provvedimento alla sede legislativa.
Giuliano CAZZOLA, presidente, giudica condivisibile la richieste testé formulata dal deputato Fedriga, in un’ottica di contemperamento delle esigenze dei diversi soggetti interessati dal provvedimento in esame.
Amalia SCHIRRU (PD), nell’esprimere un giudizio positivo sull’emendamento 1.1 del relatore, teso ad accogliere una specifica condizione espressa dalla V Commissione, fa notare che il testo in esame è volto a sgombrare il campo da eventuali dubbi interpretativi in materia di assunzioni obbligatorie di soggetti svantaggiati, chiarendo che il legittimo diritto all’assunzione delle vittime del terrorismo e della criminalità non viene ad incidere sulla quota di riserva stabilita a favore dei soggetti disabili, che si mantiene entro la percentuale prevista dalla legislazione vigente.
Cesare DAMIANO (PD), nel sottolineare l’elevato valore sociale delle finalità del testo in esame, attesa l’urgenza di favorire l’inserimento nel ciclo produttivo di soggetti svantaggiati, spesso vittime di atteggiamenti elusivi della normativa, messi in atto dai datori di lavoro, chiede alla presidenza se sia possibile acquisire con sollecitudine – una volta approvato l’emendamento del relatore – l’assenso del Governo al trasferimento del provvedimento alla sede legislativa, al fine di consentire l’approvazione del testo unificato già entro la giornata di domani.
Luigi BOBBA (PD) concorda con l’esigenza di procedere tempestivamente all’approvazione del provvedimento, acquisendo con celerità l’assenso del Governo circa il suo immediato trasferimento alla sede legislativa, attesa l’esigenza di intervenire sulla materia in concomitanza con la pubblicazione dei primi bandi, previsti presumibilmente per l’inizio del prossimo mese di gennaio.
Giuliano CAZZOLA, presidente, nel ricordare che il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento è presente alla seduta odierna e, pertanto, potrà a sua volta adottare le più opportune iniziative in materia, fa comunque presente che la presidenza segnalerà con assoluta tempestività al Governo l’esigenza prospettata in Commissione, in vista di una rapida approvazione del provvedimento in esame, pur facendo notare che appare poco probabile riuscire a giungere all’approvazione del testo, in sede legislativa, già nella giornata di domani.
Il sottosegretario Laura RAVETTO assicura che segnalerà con sollecitudine ai competenti rappresentanti del Governo quanto testé emerso in Commissione.
Massimiliano FEDRIGA (LNP), pur convenendo sull’opportunità di giungere celermente all’approvazione del provvedimento in esame, ritiene che l’eventuale rinvio della sua discussione in sede legislativa alla ripresa dei lavori parlamentari – dopo la prevista pausa per le festività natalizie – possa essere utile per acquisire informalmente ulteriori elementi di conoscenza dalle associazioni dei soggetti interessati, senza peraltro configurare alcuna penalizzazione, in termini temporali, nei confronti di coloro che auspicano la definitiva approvazione del testo unificato, considerato anche che occorre attendere l’approvazione del provvedimento da parte del Senato, che non potrebbe comunque intervenire prima dell’inizio del prossimo anno.
Cesare DAMIANO (PD), pur comprendendo le osservazioni testé svolte dal deputato Fedriga, fa notare che, essendo prossima l’indizione di nuovi bandi, sarebbe auspicabile intervenire in materia con urgenza, rinviando ad una fase successiva eventuali verifiche con le associazioni interessate. Ricorda inoltre che l’iter del provvedimento, particolarmente lungo ed articolato, ha portato ad una sostanziale convergenza tra i gruppi, i quali, peraltro, nel corso dell’istruttoria legislativa hanno avuto un tempo congruo per svolgere gli approfondimenti necessari, anche confrontandosi in via informale con i soggetti coinvolti.
Giovanni PALADINI (IdV), nel concordare con l’esigenza di accelerare l’iter di esame del provvedimento, in vista del suo trasferimento alla sede legislativa, per il quale dichiara di avere già apposto la propria firma, raccomanda di tenere in debita considerazione – oltre che le indicazioni provenienti dal parere della I Commissione in relazione ad altre categorie di soggetti svantaggiati – anche l’importante condizione formulata dalla V Commissione, al fine di risolvere in modo definitivo le incertezze interpretative circa l’assunzione obbligatoria dei soggetti in questione nelle pubbliche amministrazioni.
Giuliano CAZZOLA, presidente, nel giudicare ragionevole l’esigenza di imprimere un’accelerazione all’esame del provvedimento, fa notare tuttavia che, ai fini del suo trasferimento alla sede legislativa, il Regolamento impone una serie di passaggi procedurali necessari, che potrebbero richiedere tempi più lunghi di quelli in precedenza prospettati da taluni deputati. Osserva, peraltro, che, anche qualora si riuscisse ad acquisire in tempi rapidissimi l’assenso del Governo al trasferimento di sede e ad approvare il testo prima della prevista pausa dei lavori parlamentari, non si avrebbe alcuna certezza circa la tempistica del successivo esame presso il Senato.
Cesare DAMIANO (PD) comprende pienamente l’esigenza di rispettare tempi e procedure previste dal Regolamento e, tuttavia, ritiene che il grado di convergenza raggiunto sul testo unificato in esame possa ragionevolmente portare ad una sua sollecita approvazione, anche superando eventuali ostacoli di natura formale. Ribadisce, pertanto, la richiesta di sollecitare il Governo affinché manifesti tempestivamente il proprio assenso al trasferimento del provvedimento alla sede legislativa, in vista della sua approvazione prima della prevista pausa per le festività natalizie.
Giuliano CAZZOLA, presidente, pur assicurando che sarà cura della presidenza sollecitare il Governo ad esprimere con celerità la propria posizione sul trasferimento di sede, ritiene poco probabile – per le ragioni a più riprese esposte – che ciò possa avvenire entro la serata di oggi, considerato anche che, a suo avviso, un eventuale slittamento della discussione potrebbe in ogni caso favorire un approfondimento delle tematiche con le organizzazioni di rappresentanza dei soggetti interessati ed un conseguente miglioramento del testo.
Invita, quindi, la Commissione a procedere ora alla votazione dell’emendamento presentato dal relatore, restando inteso che il seguito dell’iter sarà definito conseguentemente agli esiti dei successivi adempimenti parlamentari.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l’emendamento 1.1 del relatore.
Giuliano CAZZOLA, presidente, facendo seguito a quanto già preannunciato, avverte che la presidenza si riserva di trasmettere alla Presidenza della Camera la richiesta di trasferimento alla sede legislativa del testo unificato delle proposte di legge in esame, come modificato nel corso dell’esame in sede referente, una volta verificata la sussistenza dei requisiti prescritti dall’articolo 92, comma 6, del Regolamento.
Rinvia, quindi, il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.35.
ALLEGATO 1
5-03682 Gatti: Vicende concernenti il contratto di solidarietà stipulato dalla società Lenci calzature.
TESTO DELLA RISPOSTA
L’Onorevole Gatti, nell’atto che passo a discutere, richiama nuovamente l’attenzione sulla consistenza finanziaria del Fondo sociale per l’occupazione e formazione – con particolare riferimento all’ammontare del trattamento di integrazione salariale per i contratti di solidarietà – nonché sulle disponibilità preordinate alla riduzione dell’ammontare della contribuzione previdenziale e assistenziale a carico dei datori di lavoro che stipulino contratti di solidarietà (cosiddetta decontribuzione).
In proposito, prima di affrontare i singoli punti di domanda, mi sembra opportuno ricordare brevemente – per ragioni di chiarezza espositiva – che l’intervento Agevolazioni contributive a fronte di progetti di riduzione dell’orario di lavoro, avente carattere pluriennale, grava sul citato Fondo per un importo annuale pari a 5.160.000,00 euro.
Al riguardo l’INPS ha reso noto che in via sperimentale, per gli anni 2009-2010, l’ammontare del trattamento di integrazione salariale per i contratti di solidarietà è stato aumentato nella misure del 20 per cento del trattamento perso dal lavoratore, in particolare nel limite di 40 milioni di euro per l’anno 2009 e di 80 milioni di euro per il 2010.
Da ultimo il Governo, con la legge di stabilità recentemente approvata, ha rifinanziato il Fondo per un importo pari a 1.000 milioni di euro per l’anno 2011, prorogando il trattamento di solidarietà anche per l’anno 2011, nel limite di spesa di a 80 milioni di euro.
Con specifico riferimento all’attuale situazione finanziaria del Fondo, dai dati forniti dall’INPS risulta che al 20 dicembre 2010 l’onere sostenuto dall’Istituto per le agevolazioni contributive è stato pari a circa euro 3.700.000, mentre nel 2009 è stato pari a circa euro 8.700.000. Al termine del 2009 il Fondo di accantonamento presenta una dotazione di poco superiore ai 21.000.000 di euro.
Tenuto conto dei saldi contabili recentemente forniti dall’INPS, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali provvederanno ad autorizzare l’Istituto, nelle prossime settimane, alla concessione di agevolazioni contributive a fronte di progetti di riduzione dell’orario di lavoro, per un periodo successivo al 31 dicembre 2005, nel limite delle risorse disponibili per tale tipologia di intervento anche alla luce della misura complessiva degli oneri sostenuti al corrente mese di dicembre.
Per quanto riguarda la società Lenci calzature, informo che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha autorizzato, per le unità di Porcari e Montecarlo (LU) – con Decreto n. 53530 del 3 agosto 2010 – il trattamento di solidarietà per dodici mesi nei confronti di 53 lavoratori – a 20 ore medie settimanali – a seguito di contratto stipulato in data 28 gennaio 2010.
ALLEGATO 2
5-03942 Cazzola: Requisiti per la concessione di congedi lavorativi per eventi e cause particolari.
TESTO DELLA RISPOSTA
Nell’atto parlamentare presentato dall’On. Cazzola, l’interrogante solleva l’attenzione sulla situazione di difficoltà dei familiari di persone scomparse auspicando che tale particolare circostanza possa essere ricondotta tra le ipotesi di «grave disagio personale» di cui all’articolo 2, comma 1 lettera c), decreto ministeriale del 27 agosto 2000. Ciò al fine di riconoscere a tali soggetti la possibilità di godere dei congedi previsti dell’articolo 4, comma 2, della legge 53/2008.
In proposito, ritengo utile evidenziare che nell’ambito dei «gravi motivi» rientrano, ai sensi del citato articolo, le varie situazioni di grave disagio personale nelle quali può incorrere il dipendente, estranee alla malattia, che in un determinato periodo appaiono difficilmente compatibili con le ordinarie condizioni di esistenza e di lavoro.
Preciso, inoltre, che ai sensi dell’articolo 2, comma 3, del decreto ministeriale n. 278 del 2000, è rimessa alla contrattazione collettiva, nel rispetto del contraddittorio tra dipendente e datore di lavoro, la definizione del procedimento per la richiesta, la concessione o il diniego del congedo per gravi e documentati motivi familiari.
La concessione del citato congedo spetta al datore di lavoro che effettua una valutazione discrezionale ed è tenuto, comunque, a motivare l’eventuale diniego, la proposta di rinvio ad un periodo successivo ovvero la concessione parziale.
Il decreto ministeriale n. 278 del 2000 (attuativo delle disposizioni di cui all’articolo 4 cit.), riconosce al dipendente la facoltà di chiedere, nei successivi venti giorni, il riesame della domanda ed impone al datore di lavoro di «assicurare l’uniformità delle decisioni avuto riguardo alla prassi adottata e alla situazione organizzativa e produttiva dell’impresa o della pubblica amministrazione».
In conclusione, per quanto detto, ritengo che possa affermarsi che la citata disposizione di cui all’articolo 2, comma 1, lettera c), del decreto ministeriale 278/2000, per la sua formulazione molto ampia, idonea a ricomprendere quelle situazioni che il legislatore ha ritenuto di non disciplinare in modo analitico, possa rispondere, per identità di ratio, anche all’ipotesi posta all’attenzione dall’interrogante.
Infine, ricordo che la più ampia materia dei permessi e dei congedi è oggetto di un processo di revisione normativa in attuazione della delega prevista nell’articolo 23 della legge n. 183/2010 (cosiddetto collegato lavoro).
ALLEGATO 3
Interpretazione autentica del comma 2 dell’articolo 1 della legge 23 novembre 1998, n. 407, in materia di applicazione delle disposizioni concernenti le assunzioni obbligatorie e le quote di riserva in favore dei disabili (Testo unificato C. 3720 Schirru e C. 3908 Fedriga).
EMENDAMENTO DEL RELATORE
ART. 1.
Al comma 1, dopo le parole: nel senso che inserire le seguenti: il superamento della quota di riserva di cui all’articolo 18, comma 2, della legge 12 marzo 1999, n. 68, ivi richiamata, deve in ogni caso avvenire, per le amministrazioni pubbliche, nel rispetto dei limiti delle assunzioni consentite dalla normativa vigente per l’anno di riferimento e che.
1.1.Il relatore.
(Approvato)

























