SEDE CONSULTIVA
Giovedì 28 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.
La seduta comincia alle 14.30.
Ratifica ed esecuzione dell’Accordo quadro globale di partenariato e cooperazione tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica socialista del Vietnam, dall’altra, fatto a Bruxelles il 27 giugno 2012.
C. 3460 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento rinviato nella seduta del 27 gennaio 2016.
Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che l’espressione del parere di competenza avrà luogo nella seduta odierna.
Giuseppe ZAPPULLA (PD), relatore, illustra la propria proposta di parere (vedi allegato 1).
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.
La seduta termina alle 14.35.
INTERROGAZIONI
Giovedì 28 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali Teresa Bellanova.
La seduta comincia alle 14.35.
5-06525 Ciprini: Riassorbimento di personale della società I.Ver.Plast Srl da parte della società Polplastic Perugia Srl.
La sottosegretaria Teresa BELLANOVA risponde all’interrogazione nei termini riportati in allegato.
Tiziana CIPRINI (M5S) si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dalla sottosegretaria, che non ha stigmatizzato il trattamento discriminatorio adottato nei confronti dei ventiquattro dipendenti della I.Ver.Plast non riassorbiti dalla nuova società PolPlastic Perugia Srl. Ripercorre, quindi, la vicenda di I.Ver.Plast, la procedura di cassa integrazione guadagni straordinaria per circa ottanta dipendenti, l’operazione societaria che ha portato la PolPlastic Perugia Srl a rilevare l’attività della I.Ver.Plast e, infine, l’assunzione a tempo indeterminato, dal 1o gennaio 2014, di 80 lavoratori in cassa integrazione. Per il personale non riasso104 del 1992, o perché impegnati come sindacalisti. A suo avviso, pertanto, la PolPlastic Perugia Srl, disattendendo l’accordo aziendale, si è sbarazzata dei lavoratori considerati «scomodi». rbito, l’accordo aziendale prevedeva l’apertura della procedura di mobilità, con incentivi all’esodo, o la possibilità di essere assunti a tempo indeterminato presso un altro degli stabilimenti del gruppo, qualora si fosse manifestata la necessità di assumere nuovo personale. Rileva tuttavia che, quando, nel 2014, la PolPlastic ha proceduto a quaranta nuove assunzioni, si è avvalsa di agenzie di lavoro interinale e non ha riassorbito ventiquattro dipendenti della I.Ver.Plast, che, a suo parere, sarebbero stati discriminati a causa di condizioni personali particolari, beneficiando di alcuni degli istituti previsti dalla legge n.
5-07237 Lattuca: Richiesta di trasferimento collettivo dei lavoratori dello stabilimento di Cesena della società Sfir Spa presso gli stabilimenti di Brindisi e Milano.
La sottosegretaria Teresa BELLANOVA risponde all’interrogazione nei termini riportati in allegato.
Enzo LATTUCA (PD), ringraziando la sottosegretaria per la completezza della risposta, si dichiara soddisfatto per le assicurazioni fornite circa la disponibilità del Ministero del lavoro e delle politiche sociali a continuare nel monitoraggio della situazione e del Ministero dello sviluppo economico ad aprire specifici tavoli di confronto sulla crisi occupazionale. Rileva tuttavia che la ricostruzione dei fatti non sembra collimare con alcune informazioni che non chiariscono i reali intendimenti della società Sfir Spa sui suoi piani di riorganizzazione aziendale. Si riferisce, in particolare, al fatto che la sede di Milano, presso la quale parte dei dipendenti della società dovrebbe essere trasferita, deve essere ancora avviata, con ulteriori costi a carico dell’azienda, nonché al fatto che il contratto di affitto della sede di Cesena, da cui dovrebbero essere trasferiti i dipendenti, è stato rinnovato fino al 2021. In realtà, la proposta di trasferimento sembra, a suo avviso, nascondere piuttosto un invito all’esodo per i lavoratori che, verosimilmente, non si sentiranno di affrontare lunghi spostamenti.
La seduta termina alle 14.50.
SEDE REFERENTE
Giovedì 28 gennaio 2016. — Presidenza del vice presidente Walter RIZZETTO. — Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali Teresa Bellanova.
La seduta comincia alle 14.50.
Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di reversibilità.
Testo unificato C. 168 Bobba, C. 228 Fedriga, C. 1066 Rostellato, C. 2330 Tinagli e C. 3024 Cominardi.
(Seguito dell’esame e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame del testo unificato delle proposte di legge, rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 novembre 2015.
Walter RIZZETTO, presidente196 del 2009, la trasmissione di una relazione tecnica su tale testo unificato. Nel segnalare che tale relazione è pervenuta, in data 19 gennaio 2016, negativamente verificata dalla Ragioneria generale dello Stato , ricorda che, nella seduta del 17 novembre 2015, la Commissione ha deciso l’adozione del testo unificato elaborato dal Comitato ristretto, quale testo base per il prosieguo dell’esame in sede referente, richiedendo, nel contempo, al Governo, ai sensi dell’articolo 17, comma 5, della legge n. chiede alla relatrice di dare conto dei contenuti della relazione tecnica trasmessa.
Anna GIACOBBE (PD), relatrice, riferisce che la relazione tecnica, predisposta dall’INPS e trasmessa dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, risulta negativamente verificata dal Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, in quanto il provvedimento, da un lato, risulta sprovvisto di copertura finanziaria, a fronte di oneri quantificati pari a 800 milioni su base annua e, dall’altro, reca oneri non quantificati o la cui quantificazione risulta sottostimata dalla relazione tecnica.
Quanto al contenuto della relazione tecnica e della nota di verifica da parte del Ministero dell’economia e delle finanze, osserva in primo luogo che l’INPS ha formulato una interpretazione estremamente restrittiva delle disposizioni dell’articolo 1, comma 1, lettera a), ipotizzando che esse prevedano l’elevazione al 100 per cento dell’aliquota percentuale di calcolo della pensione di reversibilità esclusivamente in caso di esistenza di un solo figlio minore, studente o inabile che non concorra con altri superstiti o aventi diritto. In realtà, come rilevato anche dalla Ragioneria generale dello Stato in sede di verifica della quantificazione, tale interpretazione richiederebbe una specifica modifica nell’articolato. Il testo unificato intende incrementare fino al 100 per cento le aliquote previste a legislazione vigente per il coniuge e i figli superstiti fino al raggiungimento di un importo non superiore a tre volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti qualora il beneficiario sia sprovvisto di redditi, ad eccezione di quelli derivanti dalla casa di abitazione o dall’utilizzo della medesima casa a titolo di usufrutto ovvero siano titolari di redditi che, sommati alla pensione, siano pari o inferiori a tre volte detto trattamento. La disposizione di salvaguardia prevista intende garantire che l’applicazione della diversa modalità di calcolo utilizzata, con la previsione di un tetto pari a tre volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, non determini il riconoscimento di trattamenti inferiori a quelli previsti sulla base delle modalità di calcolo previste a legislazione vigente. La quantificazione in circa 200 milioni di euro annui, al lordo degli effetti fiscali, degli effetti dell’elevazione della aliquota percentuale si riferisce all’ipotesi che essa si applichi esclusivamente al caso di esistenza di un solo figlio minore, studente o inabile, mentre la corretta interpretazione del testo determinerebbe oneri sensibilmente maggiori, come evidenziato anche dalla Ragioneria generale dello Stato. Con riferimento all’articolo 1, comma 1, lettera b), l’INPS fa presente che, allo stato attuale, esiste un’oggettiva difficoltà a pervenire ad una quantificazione degli effetti finanziari derivanti da tale disposizione e precisa che, pertanto, le valutazioni sono state effettuate sulla base dei redditi dei beneficiari calcolati ai sensi della normativa vigente. Sulla base di tali modalità di calcolo dei redditi, le modifiche alle percentuali di cumulabilità della pensione ai superstiti con altri redditi, disposta dal comma 2 dell’articolo 1, comportano maggiori oneri quantificati dall’INPS in 580-590 milioni di euro su base annua, al lordo degli effetti fiscali. A tale proposito, la Ragioneria generale dello Stato, pur rilevando lo scarso profilo di crescita di tali oneri, sembra condividere i dati e i parametri alla base della quantificazione per i primi anni di vigenza della norma. Con riferimento all’esclusione degli importi dei trattamenti pensionistici ai superstiti di cui sono titolari i figli dal computo del limite di reddito per usufruire delle detrazioni per carichi di famiglia, previsto dall’articolo 2, rileva che la relazione tecnica non quantifica le relative minori entrate fiscali e la Ragioneria generale dello Stato rinvia, per competenza, al Dipartimento delle finanze, anche ai fini di una valutazione del carattere sistematico della misura.
185 del 18 novembre 2015, adottata successivamente alla richiesta della relazione tecnica. La circolare precisa, infatti, al punto 4.3, che «in caso di morte del genitore nel periodo compreso tra due differenti ordini di studio (nell’intervallo di tempo compreso tra il secondo ciclo d’istruzione – es. liceo – e l’istruzione superiore – es. Università – oppure nel periodo compreso tra due livelli di istruzione secondaria – es. laurea triennale e specialistica), il figlio o equiparato conserva lo 207 del 2008, essendo finalizzato ad evitare il riconoscimento di prestazioni previdenziali legate al reddito non dovute o dovute in misura inferiore, prendendo come riferimento dati reddituali certi e non presuntivi, non può essere interpretato nel senso che, ai fini della determinazione della prestazione legata al reddito, debbano essere sommati i redditi dell’anno precedente con i redditi dell’anno in corso, in quanto ciò porterebbe ad un artificioso incremento dei redditi non giustificato dal tenore letterale della disposizione in esame. A quanto risulta, l’INPS, al fine di recepire tale indicazione ministeriale, ha chiarito in via amministrativa che, ai fini della liquidazione o della ricostituzione delle prestazioni previdenziali collegate al reddito già in godimento, in applicazione del citato comma 8 dell’articolo 35, rileva il maggiore tra il reddito da lavoro dipendente percepito dal beneficiario o dal coniuge nell’anno precedente quello di decorrenza della pensione ed il reddito da pensione – liquidata a seguito della cessazione dell’attività di lavoro dipendente o del decesso del coniuge – dell’anno in corso. Il testo in esame, in alternativa a tale criterio, propone invece che assuma rilevanza il reddito da lavoro percepito nell’anno di riferimento prima dell’erogazione della prestazione pensionistica. Segnala, inoltre, che le disposizioni del comma 2 sono sostanzialmente state recepite, ancorché non in forma di interpretazione autentica, con la circolare dell’INPS n. L’INPS, infine, non quantifica gli effetti finanziari dell’articolo 3, che, recando norme di interpretazione autentica, comportano il ricalcolo dei trattamenti anche per il passato. Ad avviso dell’INPS, il tenore delle disposizioni non permette, nel caso del comma 1, di definire con certezza la quota di reddito non rilevante ai fini della definizione dei redditi di riferimento e, nel caso del comma 2, di circoscrivere con esattezza l’ambito soggettivo di applicazione della disposizione. Con riferimento al comma 1, osserva che la questione era già emersa nel corso dell’attività della Commissione e risulta che anche il Ministero del lavoro e delle politiche sociali abbia segnalato all’INPS che l’articolo 35, comma 8, del decreto legge n. status di studente ai fini del riconoscimento del diritto alla pensione ai superstiti, a condizione che l’iscrizione, successiva alla data del decesso del genitore, avvenga, senza soluzione di continuità, entro la prima scadenza utile prevista per l’iscrizione al ciclo di studi immediatamente successivo». La circolare precisa, infatti, che si tratta di prosieguo all’interno della carriera formativa dello studente che conserva il suo status. Per ciò che concerne le modalità di pagamento, le prestazioni saranno poste in pagamento dal primo giorno del mese successivo la data dell’avvenuta iscrizione, comprensiva dei ratei arretrati.
Propone, quindi, di riprendere l’esame delle proposte nell’ambito del Comitato ristretto al fine di rivedere il testo unificato a suo tempo trasmesso, anche alla luce delle indicazioni che emergono dalla relazione tecnica, che necessita comunque di essere integrata.
Walter RIZZETTO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, propone di ricostituire sin d’ora il Comitato ristretto, già nominato per l’istruttoria legislativa delle citate proposte di legge, al fine di verificare se vi siano le condizioni per predisporre un nuovo testo unificato.
La Commissione delibera di nominare un Comitato ristretto, riservandosi la presidenza di indicarne i componenti sulla base delle designazioni dei gruppi.
Walter RIZZETTO, presidente, rinvia quindi il seguito dell’esame del provvedimento ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Giovedì 28 gennaio 2016.
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.15.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 27 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.
La seduta comincia alle 13.50.
Variazione nella composizione della Commissione.
Cesare DAMIANO, presidente, comunica che è entrata a far parte della Commissione la deputata Teresa Bellanova che sarà sostituita dalla deputata Cinzia Maria Fontana alla quale rivolge, a nome della Commissione, un cordiale augurio di buon lavoro.
Ratifica ed esecuzione dell’Accordo quadro globale di partenariato e cooperazione tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica socialista del Vietnam, dall’altra, fatto a Bruxelles il 27 giugno 2012.
C. 3460 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento in titolo.
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che, sulla base di quanto convenuto nella riunione dell’Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi del 21 gennaio scorso, il parere di competenza sarà espresso nella seduta di domani 28 gennaio 2016. Dà quindi la parola al relatore per il suo intervento introduttivo.
Giuseppe ZAPPULLA (PD), relatore, rileva preliminarmente che l’Accordo quadro di partenariato globale e cooperazione tra l’Unione europea e il Vietnam, volto l’instaurazione di una partnership strategica, è il terzo ad essere concluso dall’Unione europea con un Paese dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN), dopo quelli con Indonesia e Filippine. Esso, a oggi ratificato dal Vietnam e da tutti gli Stati membri dell’Unione europea, ad eccezione dell’Italia, della Francia e della Grecia e della stessa Unione europea, integra il quadro giuridico di riferimento della cooperazione bilaterale, costituito dall’Accordo tra CEE e ASEAN, esteso al Vietnam nel 1999, e dall’Accordo tra Comunità europea e Vietnam del 1995. L’Accordo mira ad avviare la cooperazione in settori quali la lotta al terrorismo, lo sviluppo sostenibile e i diritti umani e a sviluppare un partenariato di ampia portata strategica. Esso, inoltre, dovrebbe contribuire a rafforzare le relazioni dell’Unione europea con i Paesi del sud-est asiatico, dando nuovo slancio ai processi negoziali in corso con gli altri membri dell’ASEAN, quali la Thailandia, la Malaysia e il Brunei. Segnala che l’Accordo reca impegni di natura politica, consueti nei trattati stipulati dall’Unione europea in materia di diritti umani, corte penale internazionale, armi di distruzione di massa, armi leggere e di piccolo calibro e lotta antiterrorismo nonché per l’attuazione delle politiche dell’Unione europea in materia tributaria e di migrazioni. L’Accordo interviene, inoltre, in settori quali sanità, ambiente, cambiamenti climatici, energia, istruzione, cultura, lavoro, occupazione, affari sociali, scienza, tecnologia e trasporti. Tra i settori di cooperazione vengono richiamati anche la cooperazione giudiziaria, il contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo, la lotta alla criminalità organizzata ed alla corruzione.
Quanto alla struttura, segnala che l’Accordo si compone di 65 articoli divisi in otto Titoli. In particolare, fa presente che il Titolo I individua la natura dell’Accordo e l’ambito della sua applicazione, indicando i principi generali dell’Accordo e i principi della cooperazione, nonché disciplinando la cooperazione tra le Parti nell’ambito delle organizzazioni regionali e internazionali, nonché la cooperazione bilaterale.
Rileva, poi, che il Titolo II reca le disposizioni in materia di cooperazione allo sviluppo, i cui principi generali sono dettati dall’articolo 5. Le finalità delle cooperazione bilaterale sono stabilite dal successivo articolo 6 che, in particolare, le individua nell’eliminazione della povertà; nello sviluppo sostenibile; nell’integrazione del Vietnam nell’economia mondiale; nella crescita economica sostenibile; nella promozione dello sviluppo umano e sociale; nelle riforme e nello sviluppo istituzionali; nel rispetto dell’ambiente e delle buone pratiche di conservazione ambientale, prevenendo le conseguenze dei cambiamenti climatici. Il successivo articolo 7, infine, disciplina le forme di cooperazione.
Fa presente che il Titolo III, composto degli articoli da 8 a 11, riguarda le questioni relative alla pace e alla sicurezza, mentre il Titolo IV, composto degli articoli da 12 a 22, riguarda gli scambi e gli investimenti.
Segnala poi che il Titolo V, composto degli articoli da 23 a 26, reca gli impegni delle Parti in materia di cooperazione nel settore della giustizia, con particolare riferimento alla lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione, alla lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, alla lotta agli stupefacenti e alla protezione dei dati personali. Passa, quindi, al Titolo VI, composto degli articoli da 27 a 49, che interviene in materia di sviluppo socioeconomico. In particolare, l’articolo 27 reca gli impegni delle Parti sul tema della cooperazione in materia di migrazione, allo scopo di favorire le opportunità di migrazione legale e di elaborare un’efficace politica di prevenzione dell’immigrazione clandestina, del traffico dei migranti e della tratta di esseri umani. Con l’articolo 28, le Parti si impegnano a promuovere la cooperazione in materia di istruzione e formazione, favorendo, tra l’altro, lo scambio di informazioni, know-how, studenti, esperti e risorse tecniche. Di particolare interesse per la Commissione, risulta in tale ambito la previsione di avviare un dialogo tra le Parti sulle questioni riguardanti la modernizzazione dei sistemi di istruzione superiore e dei sistemi di formazione tecnica e professionale, con eventuali misure di assistenza tecnica volte, tra l’altro, a migliorare il quadro delle qualifiche e la garanzia di qualità. L’articolo 33 riguarda gli impegni delle parti in materia di parità di genere, con particolare attenzione ai diritti delle donne e alla emancipazione femminile, al fine di garantire la partecipazione di entrambi i sessi in condizione di parità a tutti gli aspetti della vita economica, culturale, politica e sociale. Nel segnalare che l’articolo 35 prevede una specifica assistenza tecnica ai fini della cooperazione alla tutela dei diritti umani, rileva che, con l’articolo 36, le Parti convengono di cooperare al fine di ristrutturare e migliorare l’efficacia delle rispettive pubbliche amministrazioni. Gli articoli 38 e 39 recano gli impegni delle Parti in materia, rispettivamente, di promozione della cooperazione culturale e di cooperazione scientifica e tecnologica. A questo ultimo riguardo, si prevedono, tra l’altro, l’incentivazione della formazione scientifica e tecnologica delle risorse umane e la formazione e lo scambio di scienziati e giovani ricercatori nel quadro di programmi di mobilità e di scambio internazionali. L’articolo 40 riguarda la cooperazione in materia di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), prevedendo, tra l’altro, il potenziamento della capacità in materia di TIC, anche per quanto riguarda lo sviluppo delle risorse umane. Di particolare interesse per la Commissione è l’articolo 50, in materia di lavoro, occupazione e affari sociali, intesi quali elementi chiave dello sviluppo sostenibile e della riduzione della povertà. Rileva che le Parti convengono di intensificare la cooperazione anche con riferimento alla coesione regionale e sociale, alla salute e sicurezza sul posto di lavoro, alla uguaglianza di genere, allo sviluppo continuo delle competenze, allo sviluppo delle risorse umane, alla migrazione internazionale, al lavoro dignitoso nonché alla sicurezza sociale. L’Accordo evidenzia che l’impegno delle Parti a sostegno dei processi di globalizzazione e di promozione di un’occupazione piena e produttiva, nonché di un lavoro dignitoso è in linea con la risoluzione 60/1 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite ed alla dichiarazione ministeriale del Consiglio economico e sociale dell’ONU del luglio 2006 e dovrà tenere conto delle differenze esistenti e della natura diversa dei rispettivi sistemi socioeconomici. Particolare rilievo assume l’impegno al rispetto delle norme in materia di lavoro internazionalmente riconosciute definite dalle convenzioni dell’OIL. Inoltre, le Parti si impegnano a garantire che i cittadini dell’altra Parte contraente, che svolgono regolarmente un’attività lavorativa nel territorio del Paese ospitante, non siano discriminati per quanto riguarda, tra l’altro, le condizioni di lavoro, la remunerazione e il licenziamento.
Segnala inoltre che il Titolo VII riguarda il quadro istituzionale, incentrato sul Comitato misto, istituito dall’articolo 52, con il compito, tra l’altro, di garantire il buon funzionamento e la corretta attuazione dell’Accordo, di risolvere le controversie connesse alla sua applicazione o alla sua interpretazione, nonché di monitorare lo sviluppo delle relazioni bilaterali. Il Titolo VIII, composto dagli articoli da 53 a 65, reca le disposizioni finali dell’Accordo.
Fa presente, infine, che il disegno di legge di ratifica si compone di quattro articoli: gli articoli 1 e 2 recano, rispettivamente, l’autorizzazione alla ratifica e l’ordine di esecuzione dell’Accordo. L’articolo 3 reca le disposizioni concernenti la copertura finanziaria del provvedimento e l’articolo 4 dispone in materia di entrata in vigore della legge di ratifica.
Conclusivamente, ritiene che sussistano le condizioni per esprimere un orientamento favorevole sul provvedimento, tenuto conto del fatto che l’Accordo, per quanto di specifica competenza della Commissione, intende garantire che il rafforzamento della cooperazione tra l’Unione europea e il Vietnam sul piano economico si realizzi in un contesto che assicuri adeguate a tutele ai lavoratori e alle lavoratrici. Si riserva, in ogni caso, di valutare eventuali osservazioni che dovessero emergere dal dibattito.
Davide BARUFFI (PD) si associa alle considerazioni del relatore, segnalando l’esigenza che ai lavoratori siano assicurate adeguate condizioni di tutela, sulla base delle principali convenzioni internazionali in materia di lavoro.
Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame del provvedimento alla seduta convocata per domani, giovedì 28 gennaio 2016.
La seduta termina alle 14.05.
COMITATO RISTRETTO
Mercoledì 27 gennaio 2016.
Disposizioni in materia di accesso dei lavoratori e delle lavoratrici ai trattamenti pensionistici e di riconoscimento a fini previdenziali dei lavori di cura familiare.
578. C. 857 Damiano, C. 115 Gebhard, C. 388 Murer, C. 530 Gnecchi, C. 728 Gnecchi, C. 1503 Di Salvo, C. 1879 Cirielli, C. 1881 Gnecchi, C. 2046 Fedriga, C. 2430 Fauttilli, C. 2605 Sberna, C. 2918 Melilla, C. 2945 Damiano, C. 2955 Prataviera, C. 3077 Airaudo, C. 3114 Ciprini, C. 3144 Pizzolante, C. 3153 Dell’Aringa, C. 3290 Polverini e petizione n.
Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.10 alle 16.
AUDIZIONI INFORMALI
Martedì 26 gennaio 2016.
Audizione di rappresentanti di CGIL, CISL, UIL, UGL e COBAS nell’ambito della discussione congiunta delle risoluzioni 7-00449 Cominardi e 7-00808 Tinagli concernenti iniziative in materia di occupazione in relazione agli sviluppi dell’innovazione tecnologica.
L’audizione informale è stata svolta dalle 11 alle 12.10.
INDAGINE CONOSCITIVA
Martedì 26 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.
La seduta comincia alle 12.10.
Indagine conoscitiva sull’impatto in termini di genere della normativa previdenziale e sulle disparità esistenti in materia di trattamenti pensionistici tra uomini e donne.
Sulla pubblicità dei lavori.
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Audizione di rappresentanti di CIDA.
(Svolgimento e conclusione).
Cesare DAMIANO, presidente, introduce l’audizione.
Marisa MONTEGIOVE, responsabile del Gruppo donne manager Manageritalia – CIDA, svolge una relazione sui temi oggetto dell’indagine.
Interviene, per porre quesiti e formulare osservazioni, la deputata Marialuisa GNECCHI (PD).
Cesare DAMIANO, presidente, ringrazia i rappresentanti di CIDA per il qualificato contributo fornito all’indagine e dichiara conclusa l’audizione.
La seduta, sospesa alle 12.30, è ripresa alle 12.35.
Audizione di rappresentanti di Domina (Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico).
(Svolgimento e conclusione).
Cesare DAMIANO, presidente, introduce l’audizione.
Lorenzo GASPARRINI, segretario generale di Domina, svolge una relazione sui temi oggetto dell’indagine.
Interviene, per porre quesiti e formulare osservazioni, la deputata Marialuisa GNECCHI (PD).
Massimo DE LUCA, consulente legale di Domina, replicando, risponde ai quesiti posti.
Cesare DAMIANO, presidente, ringrazia i rappresentanti di Domina per il qualificato contributo fornito all’indagine e dichiara conclusa l’audizione.
La seduta termina alle 12.50.



























