Il “piano di azione” sull’auto della Commissione europea è “una riposta politica ai problemi posti da Sergio Marchionne”, che oltre ad amministratore delegato di fiat è anche capo dell’Acea, l’associazione dei produttori di auto europei, ma “non possiamo guardare solo a Fiat”, ha spiegato il vicepresidente della Commissione, Antonio Tajani, responsabile su industria e imprenditoria, presentando a Bruxelles il piano Ue sull’auto da qui al 2020.
Come Ue “dobbiamo guardare a Fiat, assieme a Renault, a Volkswagen e altre tutte assieme, anche se tra queste gradi case ci sono differenze: serve una strategia ben bilanciata e coordinata a livello europeo”.
“Io penso che sia mio compito, della Commissione, della politica europea, impedire la fuga dell’industria dell’auto dall’Ue. Sono contro la delocalizzazione – ha detto Tajani – per questo sono convinto che bisogna impegnarsi sull’internazionalizzazione” che aiuti il rafforzamento dell’auto Ue verso l’estero.


























