Il taglio degli investimenti nei Comuni italiani è stato di quasi un quarto ed è destinato a salire ulteriormente se non si cambia registro. A sostenerlo il presidente dell’Anci, Graziano Delrio, davanti alle commissioni speciali di Camera e Senato in un’audizione sul Def.
“La contrazione della spesa per investimenti negli scorsi 5 anni ammonta al 23%, valore stimabile in aumento se tale impostazione delle manovre non sarà radicalmente cambiata”, ha sottolineato Delrio, ricordando che l’Anci “aveva proposto lo sblocco immediato, con un decreto d’urgenza, delle risorse dei Comuni già disponibili ma bloccati dal Patto di stabilità interno per un importo pari 12,5 miliardi di euro”.
Il decreto sui pagamenti della pubblica amministrazione così com’è concepito rischia di “limitare l’operatività del provvedimento riguardo alla spesa in conto capitale: escludendo buona parte dei pagamenti per debiti pregressi effettuati nel corso del 2013 e non considerando la possibilità di sbloccare risorse a quei Comuni che per rispettare i vincoli del patto di stabilità interno hanno rallentato o interrotto lavori e opere per le quali comunque esiste un contratto che obbliga il Comune a riconoscere l’impatto pattuito”.

























