L’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) rileva che ad aprile i consumi hanno subito una crescita dello 0,3% rispetto a marzo e un incremento dell’1,0% tendenziale. In termini di media mobile a tre mesi, permane una contenuta tendenza al recupero dei livelli di consumo da parte delle famiglie.
“Rispetto a marzo – spiega il centro studi Confcommercio – l’indice registra una modesta, ma non trascurabile, crescita (+0,3%) che recupera in parte la perdita registratasi nel mese precedente (-0,5%). Tale risultato deriva da un aumento dello 0,9% della domanda relativa ai servizi e da un lieve incremento della componente relativa ai beni (+0,1%).”
La crescita più elevata ha riguardato la domanda per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (+1,3%), in ripresa dopo l’andamento negativo di marzo. Variazioni positive, ma di modesta entità, si sono riscontrate anche per i beni e i servizi ricreativi (+0,4%), i beni e i servizi per le comunicazioni (+0,3%), i beni e servizi per la mobilità (+0,3%), gli alimentari, le bevande e i tabacchi (+0,1%), tutte macro-funzioni di spesa che risultano in lieve ripresa rispetto ai deludenti risultati di marzo.
Stabili, rispetto al mese precedente, gli acquisti per i beni e i servizi per la cura della persona, i beni e i servizi per la casa e la spesa per l’abbigliamento e le calzature.
La dinamica tendenziale mostra una crescita dell’1,0%, in rallentamento rispetto a marzo.
“Questo risultato – spiega il Confcommercio – riflette sia l’incremento della domanda per i servizi (+1,8%) sia quello più contenuto della domanda di beni (+0,7%).”
Anche ad aprile l’aumento più significativo su base annua ha interessato la domanda di beni e di servizi per la mobilità (+4,7%), segmento che continua a beneficiare dell’andamento positivo delle vendite di auto e moto ai privati. Più contenuta è risultata la crescita per gli alberghi e i pasti e consumazioni fuori casa (+2,3%), che registrano, comunque, un miglioramento rispetto al dato di marzo. Nei confronti di aprile dello scorso anno andamenti positivi si sono rilevati anche per i beni e i servizi per la cura della persona (+0,8%) e per i beni e i servizi ricreativi (+0,7%), proseguendo nel trend di moderata crescita che ha caratterizzato gli ultimi mesi.
Registrano una piccola variazione positiva sia la spesa per l’abbigliamento e le calzature (+0,3%), sia quella per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (+0,1%).
Per quanto riguarda l’inflazione, nel mese di giugno si prevede una crescita dell’inflazione dello 0,2% sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo. Sul dato influisce la tendenza al recupero dei prezzi degli energetici non regolamentati. Nel confronto con giugno del 2015 la variazione del NIC dovrebbe attestarsi al -0,2%.






















 







