Tra il 2011 e il 2014, il tasso di evasione fiscale è cresciuto del 5,3%. E’ quanto stima la Confcommercio nel rapporto del centro studi su “Le determinanti dell’evasione fiscale: un’analisi regionale”, analizzando il livello di evasione nelle regioni italiane.
“Secondo le nostre stime – spiega Confcommercio – ciò è da attribuire interamente a una crescita della pressione fiscale locale di quasi il 30%, perché le altre determinanti hanno agito nel senso contrario”.
Ma se tutte le regioni italiane fossero come il Trentino, sarebbe possibile recuperare 42,8 miliardi di evasione fiscale. In particolare, il rapporto evidenzia come in Trentino, il tasso di evasione fiscale, nel 2014, si è attestato all’11,3%, contro il 21,2% della Calabria, in confronto poi a una media del 14,5% nel paese.
Il tasso di evasione si compone a sua volta di vari indici: quello di deterrenza, ovvero le misure di contrasto, si attesta a quota 0,6, contro lo 0,2 in Calabria, come l’indice di facilità di adempimento dell’obbligazione fiscale, che in Trentino si attesta a quota 0,3, contro 0,2 della Calabria.
Per il presidente di Confcommercio, Calo Sangalli, il livello della pressione fiscale del paese, ormai stabile al 43%, “è insostenibile per il nostro sistema produttivo e incompatibile con qualsiasi realistica prospettiva di crescita robusta, diffusa, duratura”.
“Abbiamo dato atto e lo facciamo anche oggi – ha aggiunto – dei risultati ottenuti dal Governo sul fronte del contenimento della spesa pubblica. Ma affermando che si deve proseguire in quest’azione e anzi rafforzarla.”
Per Sangalli è necessario trovare “risorse necessarie” per ridurre il carico fiscale su famiglie e imprese, agendo in particolare “su due binari: da un lato, attraverso una profonda operazione di eliminazione di sprechi e inefficienze che l’aggregato dei consumi pubblici ancora presenta a qualsiasi livello istituzionale, centrale e locale. Dall’altro attraverso il contrasto dell’evasione che, come confermato dall’analisi del nostro centro studi, consentirebbe, a determinate condizioni, di recuperare oltre 86 miliardi di imponibile evaso e quasi 43 miliardi di gettito da restituire, sotto forma di minori aliquote, ai contribuenti in regola”.

























