Italia e Francia insieme per la ripresa economica. Le imprese accelerano sul fronte della collaborazione e accolgono con favore il nuovo impulso politico che i governi dei due Paesi intendono imprimere alle relazioni bilaterali. Al termine della due giorni del III Forum economico Confindustria-Medef i presidenti delle due associazioni, Carlo Bonomi e Geoffroy Roux de Bèzieux, hanno messo nero su bianco, in una Dichiarazione congiunta, le priorità del mondo imprenditoriale. I piani nazionali di ripresa e resilienza rappresentano una grande occasione ma bisogna porre un “forte accento” sulle riforme strutturali. Le due associazioni hanno inoltre chiesto ai rispettivi governi d’intensificare ulteriormente la campagna vaccinale, anche sui luoghi di lavoro.
Inoltre la graduale revoca delle misure restrittive, secondo Confindustria e Medef, è “indispensabile per garantire l’integrità del mercato interno e il libero scambio in tutta l’Unione”. L’effettiva entrata in vigore di un Eu Dgital Covid – Certificate, entro fine giugno, sarà poi una delle chiavi per garantire la revoca coordinata delle attuali restrizioni e per facilitare la libera circolazione all’interno dell’Unione.
Per rendere la ripresa più rapida – è la premessa delle Dichiarazione congiunta – “la parola d’ordine è fiducia”. Gli imprenditori italiani e francesi “s’impegnano ad investire ed innovare” e chiedono ai governi d’inviare “un segnale forte a cittadini e imprese, sia dal punto di vista economico che da quello sanitario”.
“Le nostre aziende – sottolineano i presidenti di Confindustria e Medef – ricoprono un ruolo centrale nella lotta per garantire l’occupazione e preservare il nostro sistema sociale e i nostri valori”. Le azioni dei rispettivi governi sono stati fondamentali, durante l’emergenza, ma “i prossimi mesi saranno decisivi”. I Pnrr costituiscono un’opportunità “senza precedenti” per sviluppare progetti bilaterali nei settori delle infrastrutture, delle tecnologie digitali e dell’energia carbon free.
Per le due organizzazioni imprenditoriali occorre porre “un accento forte sulle riforme strutturali”, dalla Pubblica amministrazione alla giustizia fino ad arrivare al fisco e alla giustizia. A tal proposito “qualsiasi iniziativa che aumenti gli oneri fiscali, amministrativi e normativi nel settore privato” rischia di compromettere la ripresa.
Al centro dei piani di rilancio, per gli industriali dei due Paesi, va poi messa la dimensione sociale essenziale per “sostenere l’inclusione e promuovere l’occupabilità dei lavoratori”. Avanti, poi, con condizioni più facili per il finanziamento delle rispettive economie recependo “in modo calibrato le regole di Basile IV”. E’ quindi necessario “un quadro europeo degli aiuti di Stato flessibile e adeguato” coerentemente con le ambizioni del Pnrr.
Per Confindustria e Medef, comunque, fino a quando la campagna di vaccinazione non avrà consentito una piena ripresa dell’attività, “devono proseguire gli sforzi a sostenere i settori più vulnerabili”. Le due associazioni considerano – viene ribadito nel documento – il Mercato Unico una risorsa fondamentale per realizzare un’economia verde e circolare.
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