I probiviri di Confindustria hanno respinto le richieste di riammissione di Antonio Gozzi alla corsa per la presidenza, affermando che sono state rispettate tutte le regole. Inoltre, avvertono, vanno evitate altre fratture e, soprattutto, vanno evitati ulteriori danni all’immagine dell’associazione, uscita ammaccata dalle polemiche sollevate sull’operato dei tre saggi.
Nella lettera di risposta a coloro che chiedevano la riammissione di Gozzi, i membri del collegio difendono il rispetto delle regole confederali e stigmatizzano l’enorme danno alla credibilità e autorevolezza di Confindustria: occorre evitare altre fratture, affermano i probiviri, per non mettere a rischio l’impianto etico del sistema associativo e non offrire l’immagine di una confindustria divisa e spaccata e in forte crisi con la corretta applicazione delle regole interne. Inoltre, i probiviri fanno riferimento a pressioni indebite e tentativi di condizionamento al fine di alterare i meccanismi dell’iter elettorale per la successione a Carlo Bonomi.
L’auspicio espresso, infine, è quello di assicurare massima serenità allo svolgimento del passaggio organizzativo in programma per il 21 marzo, quando i due candidati in pista, Edoardo Garrone ed Emanuele Orsini, dovranno illustrare i programmi al consiglio generale dell’associazione. Quella sarà anche la sede per ascoltare le ragioni che hanno portato i saggi a escludere Gozzi dalla corsa.