“Si rafforza l’industria italiana delle piastrelle di ceramica che, pur in un contesto economico internazionale ancora incerto, ha ormai raggiunto i livelli pre-crisi. A trainare sono i mercati esteri, mentre l’Italia è ancora “ai blocchi di partenza”. E’ l’analisi fatta dal presidente di Confindustria Ceramica, Vittorio Borelli, nel giorno di inaugurazione del Cersaie .
La produzione di piastrelle sul territorio nazionale, a parità di imprese e dipendenti, è aumentata per il terzo anno consecutivo, e nel 2016 si è attestata a 415,9 milioni di metri quadrati, in aumento di oltre 20 milioni di metri quadrati (+5,4%) rispetto alla precedente rilevazione. Le vendite 2016 di prodotto finito sono state pari a 414,6 milioni di metri quadrati, in aumento di oltre 15 milioni (+4,5%).
L’internazionalizzazione produttiva occupa oggi più di 3.200 dipendenti e pesa per il 16% dell’attività globale, con 856 milioni di euro di fatturato, grazie a 86 milioni di metri quadrati venduti. A fine 2016 la produzione totale estera deriva per 60,6 milioni di metri quadrati (71%) dal continente europeo (dal Portogallo alla Russia), mentre i restanti 24,4 milioni di metri quadrati (29%) dagli Stati Uniti.
T.N.

























