L’Italia nel 2020 deve “limitare la caduta” e “preparare la ripresa”. Lo sottolinea Confindustria nella consueta analisi mensile, aggiungendo che “siamo in una economia di pandemia” con il “crollo” di produzione e Pil, un “forte impatto” su consumi e investimenti e l’export “in caduta”.
L’associazione di viale dell’Astronomia afferma che è stata “cruciale” la Bce per tenere lo spread sotto i massimi e preservare il basso costo del credito, in una Eurozona in forte recessione.
I mercati sono in “parziale recupero” e si prendono “decisioni coraggiose” sul petrolio, ma “l’economia mondiale arretra”: gli scambi sono in crisi, l’epidemia è anche negli Usa, mentre la Cina è in stabilizzazione.
A causa della pandemia una “profonda caduta dell’economia ha preso bruscamente il posto della lunga stagnazione”. Con la chiusura parziale dell’attività economica, il tonfo nell’industria e il tracollo nei servizi è “opportuno utilizzare le risorse europee disponibili per la tenuta del sistema e la ripartenza”
TN