Costano cari alle grandi multinazionali i consumatori etici britannici. Una nuova generazione di clienti che boicottano i prodotti delle società non considerate etiche stanno sottraendo a queste aziende entrate per circa 3,6 miliardi di euro l’anno. Secondo una ricerca pubblicata dall’Independent, multinazionali come la Esso, la Nestlè o anche la Gap sono state fatto oggetto, negli anni recenti, di un boicottaggio di alto profilo da parte dei sudditi di Sua Maestà, con ben il 52% che ha cercato di evitare, per quanto possibile, l’acquisto dei loro prodotti. Lo studio, il primo di questo tipo, è andato avanti per quattro anni ad opera della Banca Cooperativa britannica, in collaborazione con la New Economics Foundation e la Future Foundation, che hanno redatto un Indice dei consumi etici. Secondo questa analisi il livello del boicottaggio è stato alto ed è andato sempre crescendo. La vendita totale di prodotti definiti ”etici” è invece salita del 44 per cento tra il 1999 e il 2002, passando da 6,7 a 9,6 miliardi di euro.
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