Moderato ottimismo, e qualche sorriso di incoraggiamento, al termine dell’incontro svoltosi oggi, a Roma, nell’ambito della trattativa per il contratto nazionale dei metalmeccanici. Incontro che, come ha raccontato Il Diario del lavoro, è servito alle parti per definire un dettagliato calendario tematico lungo il quale organizzare il percorso temporale del negoziato fino alla metà del mese di marzo. Nel senso che, oltre alle date, sono state già fissate anche le materie che, di volta in volta, saranno al centro delle prossime riunioni.
Il più soddisfatto dell’esito dell’incontro odierno sembra essere Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, che, del resto, è stato il primo, lo scorso 21 gennaio, ad avanzare la proposta di metodo che oggi è stata tradotta in una decisione unanime. “Abbiamo imboccato – dice Palombella – la strada giusta che può portarci verso il rinnovo contrattuale. Finalmente, dai primi di febbraio entreremo nel merito dei singoli punti del negoziato con un programma definito e stringente.” “Oggi – aggiunge – si è registrato un clima diverso.”
Positivo, anche se non privo di accenti in qualche modo polemici, anche il giudizio di Marco Bentivogli, segretario generale della Fim-Cisl. “Chiedevamo da tempo un negoziato più serrato”, dichiara Bentivogli. Che poi osserva: “A quasi tre mesi dall’avvio della trattativa, dovremmo già essere in una fase più avanzata”. E conclude: “Ci auguriamo che i tavoli tematici che inizieranno il proprio lavoro dai primi d febbraio siano sedi negoziali di trattativa e non appuntamenti seminariali”.
Determinato, ma prudente, il direttore generale di Federmeccanica, Stefano Franchi: “Oggi abbiamo fatto un altro passo avanti. L’obiettivo è sempre lo stesso: fare ulteriori approfondimenti con l’obiettivo di comprendere sempre meglio il senso di quello che noi chiamiamo rinnovamento contrattuale, ovvero con l’obiettivo di costruire un contratto che sia sostenibile per le imprese e abbia le persone al centro”. “In definitiva – conclude Franchi – sono convinto che il senso di responsabilità di tutti ci porterà a definire un vero contratto di garanzia.”
Sereno, ma ancora più prudente, il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini. “Possiamo dire – afferma Landini – che, dal prossimo appuntamento, inizierà una trattativa senza pregiuduziali. Lo diciamo senza nasconderci che si parte da posizioni moltro diverse, specie per ciò che riguarda il rapporto fra salario e funzione del contratto nazionale. L’accordo, insomma, è tutto da costruire. Tuttavia, il calendario che oggi abbiamo definito ci metterà, entro un mese, un mese e mezzo, nella condizione di poter fare un bilancio concreto.”
Da notare che l’incontro odierno, tra le delegazioni ristrette dei sindacati dei metalmeccanici e delle organizzazioni datoriali di categoria, si è svolto nella palazzina laterale sita a pochi passi dall’edificio principale della sede nazionale di Confindustria. E ciò proprio mentre nel suddetto edificio principale era in corso la riunione con cui l’organizzazione degli imprenditori ha scelto i tre Saggi che sono incaricati di guidare il percorso che porterà all’elezione del suo nuovo Presidente.
Tale elezione avverrà entro il mese di marzo. Non è, insomma, impossibile che, data questa tempistica, lo svolgimento della trattativa per il contratto dei metalmeccanici finisca in qualche modo per intrecciarsi con la vicenda del rinnovo del gruppo dirigente centrale della Confindustria.
@Fernando_Liuzzi