Dopo appena una settimana dalla multa imposta all’Italia per non essersi adeguata alla normativa relativa alla stabilizzazione dei precari nelle scuole, la Corte di giustizia dell’Unione europea torna a condannare il nostro paese al pagamento di un’altra multa milionaria, stavolta per non essersi ancora adeguata alla direttiva sui rifiuti e sulle discariche.
La sanzione forfetaria è di 40 milioni di euro, ed è accompagnata da una penalità di 42,8 milioni per ogni semestre di ritardo nell’attuazione delle misure necessarie di adeguamento alla sentenza del 2007.
Già sette anni fa la Corte aveva bacchettato il “Belpaese” perché in modo generale e persistente era venuto meno agli obblighi sulla gestione dei rifiuti pericolosi e alle discariche, stabiliti dalle direttive Ue.
F.P.

























