L’economia della zona Ocse ha continuato a crescere a ottobre, ma non in Italia: lo segnala il superindicatore dell’organizzazione internazionale precisando che i paesi industrializzati hanno registrato un’accelerazione di 1,3 punti, salendo così a 126,4 da 125,1 del mese precedente. Meno accentuata la performance della zona euro (+1 punto a 123,5) e dell’Ue (+0,8 punti a 121,2).
L’economia italiana ha perso invece 0,3 punti, scendendo a 106.5 punti. Più forte il calo registrato dalla variazione su 6 mesi, con l’indicatore sceso di 0,9 punti a quota 4,1.
L’Italia, tra i paesi del G7, è l’unico ad avere registrato una flessione, mentre gli Stati Uniti hanno registrato l’aumento più forte, +2,6 a 139,1 punti (+0,5 a 13 la variazione su 6 mesi), seguiti dalla Germania, con un +1,6 a 127,4 (+1,7 a 8,7 punti la variazione), e Canada, ugualmente con un +1,6 a 140,4 punti (+1,1 a 8,8 punti la variazione). La Francia ha accelerato dello 0,9 a 122,2 punti (+1 a 5,4 punti la variazione) mentre il Giappone è rimasto invariato a 104,9 punti (ma -0,7 a 4,8 la variazione).
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