Cresce il clima di fiducia dei consumatori italiani, ma la prima preoccupazione degli italiani rimane il posto di lavoro.
Secondo i dati elaborati dalla Global Consumer Confidence Survey di Nielsen su un campione di oltre 30.000 individui in 63 Paesi, nel secondo trimestre 2017 l’indice di fiducia dei consumatori fa segnare un incremento di 3 punti percentuali rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, facendo crescere in maniera direttamente proporzionale anche la propensione all’acquisto. Tuttavia, spicca il gap con la media Europea dove la fiducia sale di ben 6 punti su base tendenziale
In particolare per quanto riguarda l’Italia, risulta in diminuzione il numero di coloro che spendono completamente lo stipendio mensile per le spese essenziali e aumenta la quota di intervistati che dichiara di nutrire aspettative positive per i propri risparmi nei prossimi dodici mesi.
In questo senso, le voci di spesa verso le quali gli italiani sono più orientati a destinare soldi sono l’intrattenimento fuori casa e il turismo.
D’altra parte, nonostante il trend positivo, la ricerca di Nielsen sottolinea come sia ancora persistente l’orientamento al risparmio, che costituisce la prima destinazione delle risorse una volta coperte le spese essenziali.
Un fattore critico per gli italiani rimane anche la percezione del superamento della crisi. Questa costituisce ancora un elemento che determina il vissuto della popolazione, tanto è vero che per l`83% degli intervistati (era l`85% nel 2016 e l`89% nel terzo trimestre 2015) non si è ancora usciti dalla recessione, e solo l`11% di costoro ritiene che se ne possa uscire nell’arco di un anno. Questo dato, si sottolinea, dimostra come l’aumento della fiducia non si sia ancora tradotto in un concreto miglioramento delle condizioni economiche quotidiane del singolo.
Per quanto riguarda i fattori che destano principale preoccupazione, oltre al lavoro, che rimane il nodo fondamentale irrisolto (solo il 9% prospetta un andamento positivo, in diminuzione dall`11% del secondo trimestre dello scorso anno), quella del terrorismo occupa il secondo posto tra le apprensioni degli italiani (14%). Il problema dell’immigrazione si posiziona al terzo posto.
E. M.

























