di Manuel Marocco e Emiliano Rustichelli
(vedi in Analisi)
In questo testo la parasubordinazione viene innanzitutto inquadrata in una prospettiva internazionale, attraverso la ricognizione degli studi più recenti promossi dalle istituzioni sovranazionali in materia. Lo sviluppo di un’area grigia tra lavoro subordinato e lavoro autonomo non è infatti una caratteristica del solo sistema italiano ma esiste anche in molti ordinamenti nazionali. E’ quindi interessante conoscere le azioni che i singoli Stati hanno intrapreso per rispondere alle questioni di ordine sociale e giuridico sollevate da questa particolare forma di esternalizzazione delle attività produttive. Nel caso italiano il legislatore, prima della riforma del 2003, ha provveduto progressivamente ad una estensione settoriale delle tutele esterne tipiche del lavoro dipendente alle collaborazioni coordinate e continuative. La seconda parte del lavoro è dedicata ad una prima rassegna della nuova disciplina legislativa introdotta dal d.lgs. 276/2003, con particolare riguardo alla ratio antielusiva affidata all’intervento ed ai punti che più intensamente hanno suscitato il dibattito scientifico. Attraverso l’utilizzo di dati aggregati e di fonte Inps lo studio affronta alcune tematiche specifiche legate alla parasubordinazione e ad un suo utilizzo intensivo. L’analisi viene condotta sia attraverso una valutazione del reddito da lavoro accumulato nelle esperienze lavorative dagli individui, sia attrvaerso lo studio delle transioni verso il lavoro dipendente privato.