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Decreto caldo, Genovesi (Fillea Cgil): bene Cigo per edili e lapidei, ma il governo non affronta questioni di fondo

redazione
Luglio26/ 2023

“Aspettiamo di leggere il testo dell’eventuale decreto del Governo sull’emergenza caldo nei posti di lavoro, ma sicuramente il riconoscimento per i lavoratori edili e del lapideo della possibilità di Cigo fuori dal contatore delle 52 settimane, pur rappresentando una prima vittoria della nostra azione sindacale, è insufficiente”. A dichiararlo è il segretario generale della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi, aggiungendo che, come sottolineato anche dalla Confederazione, “serve molto altro: tutele automatiche per tutti i tipi di lavoratori, dipendenti e autonomi, l’obbligo per le imprese a rimodulare orari e carichi di lavoro tramite specifici accordi aziendali con le RSU e/o le organizzazioni sindacali territoriali, con particolare attenzione alle piccole aziende e, nelle situazioni più pericolose dove non vi sono stati accordi specifici, prevedere la sospensione o il rallentamento certificato delle attività più a rischio”.

Per il settore edile in particolare servirebbero ulteriori interventi, spiega Genovesi: “Oltre alla rimodulazione dei carichi e degli orari, dovrebbe essere automatica l’accoglienza delle domande di Cigo con comunicazione preventiva a fronte dei bollettini meteo e, anche per via amministrativa, occorre riconoscere l’eventuale rallentamento dei lavori come causa oggettiva di forza maggiore valevole per tutti i committenti, al fine di evitare penali. Questo a partire da tutti gli appalti pubblici”.

“Soprattutto – continua Genovesi – quello che non si può fare e ridurre la tutela delle lavoratrici e lavoratori più esposti ai colpi di calore e ai malori ad una serie di consigli materni alle imprese, ricordando loro meramente quanto già previsto dal dlgs. 81/2008. Procedure e comportamenti che sono già obblighi per i datori di lavoro: più utile sarebbe inserire esplicitamente per legge il pericolo alte temperature nei Documenti di Valutazione dei Rischi, con un ruolo attivo di RLS e RLST”.

Per tutte queste ragioni la Fillea Cgil invita il Governo a “emanare norme stringenti e con l’obbligo di contrattazione nel decreto e, per quanto ci riguarda, continueremo ed intensificheremo la campagna “Caldo estremo, doppio rischio”, seguitando a sollecitare anche le amministrazioni pubbliche locali, le Aziende Sanitarie e l’ispettorato del lavoro, le committenze pubbliche e private”. In conclusione, Genovesi rinnova l’impegno di tutte le strutture del sindacato per “essere presenti nei cantieri, nelle cave, nelle fornaci e nelle fabbriche per informare e soprattutto contrattare la tutela concreta della sicurezza di centinaia di migliaia di lavoratori”.

e.m.

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