In relazione alle misure di semplificazione in materia di lavoro approvate ieri dal consiglio dei ministri, nella parte che riguarda la possibilità di avvalersi di personale infermieristico nella formazione dei lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro, la UIL FPL, con una nota, esprime “ forte attenzione e interesse verso ogni iniziativa legislativa che miri a rafforzare la formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Tuttavia, tali interventi non possono prescindere dal confronto con le organizzazioni sindacali. Siamo fortemente preoccupati per alcune indiscrezioni emerse dalla stampa sul contenuto del cosiddetto “Decreto Semplificazioni”.
In particolare, tra le ipotesi circolate, vi sarebbe anche quella di un coinvolgimento del personale infermieristico e sanitario nella componente teorica della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Una prospettiva che potrebbe rappresentare un’opportunità, ma solo se adeguatamente normata e contrattualizzata, con garanzie chiare su retribuzione, rimodulazione dell’orario di lavoro e senza ricadute negative sull’assistenza sanitaria, già oggi in grave sofferenza.
La UIL FPL ribadisce che la sicurezza sul lavoro deve essere il risultato di una governance condivisa e partecipata, non di semplificazioni unilaterali. Chiediamo chiarezza giuridico-normativa sulle modalità con cui gli operatori sanitari potrebbero essere coinvolti anche in queste nuove attività.
Dal confronto con le organizzazioni sindacali, ad esempio, sarebbe inoltre emersa la necessità di aggiornare il D.M. 388/2003, integrando l’uso del defibrillatore semiautomatico esterno (DAE), strumento salvavita imprescindibile in caso di emergenza. Il programma formativo attuale non prevede una didattica specifica sul DAE, costringendo le aziende a ricorrere a corsi aggiuntivi, con ricadute su costi, tempi e sicurezza.
La UIL FPL chiede chiarezza sui contenuti del decreto, per garantire il pieno coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori, tutelare la salute e la sicurezza in ogni ambiente lavorativo, e salvaguardare le professionalità e i diritti dei lavoratori e degli utenti”.