La Banca d’Italia conferma la stima di un aumento del Pil nel 2018 dell’1,4%, ma mette in guardia da un aumento dei rischi legati prevalentemente all’inasprirsi delle tensioni commerciali internazionali.
Nel corso di un’audizione sul Def alla Camera, il vicedirettore della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, ha ricordato che nel Bollettino economico pubblicato in gennaio si prevedeva un aumento del prodotto dell`1,4% quest’anno e dell’1,2 sia nel 2019 sia nel 2020. “Continuiamo a ritenere che questo rimanga lo scenario più probabile – aggiunge -, è però aumentato il rischio di una minore crescita, anche in relazione all’andamento osservato dell’economia e agli sviluppi nelle relazioni internazionali, come sottolinea anche il Def”.
“Gli ultimi indicatori economici – ha precisato Signorini – sono stati per lo più deludenti nella maggior parte dei principali paesi. L’introduzione di tariffe su alcune importazioni statunitensi sta accrescendo il timore di una accentuazione generalizzata di orientamenti protezionistici”.
“L’incertezza sulle prospettive del commercio mondiale potrebbe trasmettersi ai mercati finanziari e alla fiducia delle imprese e delle famiglie, scoraggiando investimenti e consumi. Il nostro paese, che ha una struttura produttiva assai orientata ai mercati esteri, ne risentirebbe”, ha concluso.