L’incontro di oggi tra il ministro dello Sviluppo economico e vicepremier Luigi Di Maio con il mondo delle imprese rappresenta il “primo passo di un nuovo patto tra governo e imprese per abbattere la burocrazia, abbattere il costo del lavoro, investire in innovazione e rilanciare le esportazioni”. Ma soprattutto, “questo tavolo è stato un punto di partenza per tenere qui al ministero in maniera permanente il confronto”.
Così, lo stesso Di Maio, descrive in conferenza stampa la riunione con 33 sigle di associazioni di impresa varie (dall’Ance a Confesercenti, a Confimi, a Cifa) a cui hanno preso parte anche Cassa depositi e prestiti. Ice e Invitalia.
Le richieste che le diverse associazioni hanno portato al tavolo del Mise, promette il ministro, saranno analizzate e “confluiranno in parte nella legge di bilancio”. Cioè nella manovra che, teoricamente, dovrebbe già essere pronta e invece, come è noto, sarà nuovamente e ampiamente modificata.
“Quello di oggi è stato un lungo confronto nel primo tavolo con le Pmi per affrontare temi importanti che saranno affrontati nella legge di bilancio, nella legge sulle semplificazioni”. Dopo questo primo incontro partiranno una serie di tavoli tecnici per “un interlocuzione costante”. Primo tavolo tecnico giovedì o venerdì, e sarà dedicato alla manovra. Gli altri tavoli saranno su “semplificazioni, fisco, innovazione, infrastrutture e welfare e ogni tavolo sarà guidato da un tecnico”.
“La nostra ambizione è non fare troppe leggi ma eliminare leggi inutili, per questo pensiamo ad esempio alle semplificazioni o a un nuove Codice del lavoro che accorpi 400 leggi sparse”, ha concluso Di Maio.
Soddisfatti i rappresentanti delle imprese. Andrea Cafà, a nome di Cifa, rileva che “lo spirito costruttivo con cui oggi il ministro ha avviato il dialogo è un’occasione per tutti”, e plaude al nuovo codice degli appalti e al nuovo codice del lavoro promessi da Di Maio.
Paolo Agnelli presidente di Confimi Industria, ha apprezzato che si sia finalmente preso atto “che in questi anni la mancata consultazione delle associazioni imprenditoriali ha contribuito a scegliere indirizzi sbagliati per le politiche dell’economia reale”.
Giudizio totalmente positivo anche da Mauro Bussoni, segretario generale di Confesercenti, che parla di ‘’rivoluzionario ritorno alla concertazione’’ e apprezza la volontà di Di Maio di ‘’correggere la manovra di bilancio’’ e soprattutto di non mettere alcuna sanzione per quanto riguarda la fatturazione elettronica.
Infine, da segnalare la posizione dell’Ance, che tramite il presidente Gabriele Buia ha ribadito “la necessità di aprire un tavolo di crisi per l’edilizia, perché occorre porre la massima attenzione sulla gravità della situazione del settore che perde ancora occupazione dopo 10 anni di crisi”.