La direttiva sui lavoratori delle piattaforme digitali approvata ieri a Bruxelles dai ministri dell’Occupazione e degli Affari sociali dell’Ue “lascia ben sperare” e finalmente “L’innovazione renderà più trasparente lo status occupazionale delle persone”. Così dichiara in una nota il segretario generale della Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia, che prosegue: “Positivo, infatti, che con l’applicazione della direttiva, verrà introdotto un meccanismo più chiaro e di attento monitoraggio dell’uso degli algoritmi, che rende non solo più trasparente la gestione delle risorse umane, ma, soprattutto, consente ai lavoratori il diritto di contestare le decisioni automatizzate. Altro elemento che ci trova d’accordo è il divieto dell’uso dei sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati per il trattamento di determinati tipi di dati personali delle persone che svolgono le loro attività attraverso le piattaforme”.
“Sono anni che noi in qualità di sindacato che opera nei trasporti – spiega Pellecchia – stiamo chiedendo i giusti riconoscimenti per una categoria di lavoratori che da sempre è stata l’anello debole del sistema dal punto di vista dei diritti, pur svolgendo un lavoro subordinato, spesso in condizioni di emergenza quali ad esempio la pandemia, esposta quotidianamente ad intemperie e a rischi su strada. Tuttavia, le aziende dovranno applicare le giuste commissioni nella consapevolezza che il servizio di presa e consegna di beni di consumo ha i suoi costi”.
“Confidiamo che l’Italia si attiverà presto nel recepimento della direttiva e, al tempo stesso, auspichiamo in un ravvedimento operoso da parte di tutti i soggetti che non applicano ancora il Ccnl Logistica, trasporto merci e spedizione. Per queste ragioni, ribadiremo la richiesta di confronto alle associazioni datoriali di riferimento”conclude il segretario generale.
e.m.