Uno degli aspetti del “Dl reclutamento” riguarda la “valorizzazione delle persone” all’interno della PA. Secondo il documento diffuso dalla Funzione pubblica, gli interventi riguardano la mobilità verticale, la mobilità orizzontale e la valorizzazione economica.
Sono previsti percorsi di crescita per il personale della Pubblica amministrazione nell`ambito dei quali sono valorizzate non soltanto le conoscenze tecniche ma anche le competenze di carattere trasversale (manageriale, gestionale, ecc.) che il dipendente abbia maturato nel corso della propria attività lavorativa.
Sui Funzionari, si legge, viene istituita dalla contrattazione collettiva nazionale un`ulteriore area per l`inquadramento del personale di alta specializzazione, che si aggiunge alle tre oggi previste. Fatta salva una riserva di almeno il 50% delle posizioni disponibili riservata all`esterno, le progressioni degli interni tra le aree avverranno con procedura comparativa basata sulla valutazione del dipendente, sull`assenza di provvedimenti disciplinari, sul numero e sulla tipologia degli incarichi rivestiti.
*
Sui dirigenti sono riattivati i concorsi per l`accesso alla dirigenza di prima fascia (l`alta dirigenza pubblica), previsione introdotta dalla riforma Brunetta del 2009 ma poi sospesa. Il 50% dei posti sarà riservato agli esterni. Per l`accesso alla dirigenza di seconda fascia, una quota del 70% è riservata agli esterni tramite concorso (fino ad almeno il 50% si attingerà dal corso-concorso bandito dalla Scuola nazionale dell`amministrazione). Una quota del 30% è invece riservata agli interni attraverso progressioni interne basate su valutazione del merito e delle competenze.
Sulla mobilità orizzontale potranno esercitare i nulla osta per la mobilità tra amministrazioni soltanto gli enti con una scopertura di organico superiore al 20%, con l`esclusione del personale della scuola, della sanità e di quello in regime di diritto pubblico (sicurezza, magistratura, diplomazia).
I tetti di spesa relativi al trattamento economico accessorio, prosegue il documento, potranno essere superati secondo criteri e modalità da definire nei contratti collettivi nazionali di lavoro e compatibilmente con il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica.
Il decreto recepisce così l`impegno assunto dal Governo nell`ambito del Patto per l`Innovazione del lavoro pubblico e per la coesione sociale sottoscritto dal Presidente Draghi e dal Ministro Brunetta con i sindacati lo scorso 10 marzo.
E.G.




























