E’ morto Giorgio Squinzi, imprenditore lombardo a capo dell’azienda Mapei, un colosso del settore dei collanti per l’edilizia fondato dal padre Rodolfo nel 1937. Aveva 76 anni ed era malato da tempo. Squinzi era proprietario del Sassuolo Calcio e dal 2012 al 2016 è stato presidente di Confindustria.
“La scomparsa di Giorgio Squinzi ci rattrista – dichiara il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini – Imprenditore di grandi capacità e dotato di grande umanità, ha saputo rendere la sua azienda leader nel mercato, innovare i prodotti, tenere sempre aperto e costruttivo il dialogo con i lavoratori e il sindacato. Da presidente di Confindustria – aggiunge il leader della Cgil – ha saputo riaprire il dialogo con le confederazioni sindacali. Ai suoi famigliari e a Confindustria, va il cordoglio mio personale e di tutta la Cgil”.
Parole di cordoglio sono arrivate dalla segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan: “Giorgio Squinzi è stato uno dei più brillanti ed innovativi imprenditori italiani oltre che un interlocutore sempre disponibile ed aperto al dialogo con il sindacato da Presidente della Confindustria. Con lui abbiamo siglato accordi importanti che hanno segnato le relazioni industriali. La sua scomparsa ci addolora molto. È una grave perdita per il mondo del lavoro e per il paese. Voglio esprimere ai suoi familiari ed alla Confindustria il mio cordoglio personale insieme a quello della segreteria confederale e di tutto il gruppo dirigente della Cisl”.
“Con la scomparsa di Giorgio Squinzi l`Italia perde uno dei suoi più grandi imprenditori. Grande anche per la sua umanità e correttezza”. Queste le parole del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. “Lascia uno straordinario esempio di capacità imprenditoriali per aver realizzato – ha detto Sangalli – una multinazionale nel settore della chimica sempre in crescita, con migliaia di collaboratori e senza mai lasciare indietro nessuno. Personalmente perdiamo anche un amico con il quale abbiamo percorso un lungo tratto di strada nell’impegno della rappresentanza imprenditoriale e con il quale condividevamo la passione sportiva. Giorgio Squinzi lascia una traccia indelebile anche nella sua Milano che lo ha visto protagonista di tante iniziative a favore della nostra città. Ed è anche a nome di tutte le imprese milanesi che ci stringiamo commossi e con affetto alla sua famiglia”.
Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha espresso “il più sincero cordoglio per la scomparsa di Giorgio Squinzi che ha presieduto Confindustria in una delle fasi più complesse della crisi economica di questi anni”.
In una nota Patuelli ha sottolineato: “Lo ricordiamo sempre equilibrato e costruttivo impegnato per la ripresa, sempre con ampi orizzonti sia industriali, sia finanziari che aveva maturato anche nel Consiglio superiore della Banca d’Italia e che furono positivo presupposto per sviluppare una migliore comprensione e collaborazione, nella distinzione dei ruoli, fra le banche e le imprese industriali anche nelle fasi più difficili degli anni di crisi”.
e.g.