La multinazionale delle telecomunicazioni Ericsson ha annunciato 385 esuberi per i prossimi dodici mesi. In particolare, per l’anno 2016 ci saranno 332 esuberi, di cui 30 dirigenti, a cui si assommano, entro il primo semestre del 2017 altre 53 risorse.
Conseguenza di tali esuberi, la dichiarazione di apertura di una procedura di licenziamento collettivo che l’azienda ha formalizzato il 13 giugno, nonostante la ferma richiesta dei sindacati di categoria a non procedere, invitando Ericsson a porre in essere altre riflessioni, congiuntamente col tavolo sindacale.
Ericsson aveva presentato il piano industriale e la necessità di adottare un nuovo modello organizzativo, visto lo scenario competitivo del settore delle telecomunicazioni che contempla i concetti di economia debole in Italia, mancanza di investimenti , scenari piatti di business, consolidamento degli operatori di telecomunicazioni, con il calo della redditività dei servizi offerti dall’azienda.
Le Organizzazioni Sindacali nazionali del commercio e del comparto metalmeccanico Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm dichiarano lo stato di agitazione a livello nazionale, “accompagnato da ogni azione di lotta si rendesse necessaria per la tutela dei diritti dei lavoratori e lavoratrici.”