Secondo i dati definitivi pubblicati da Eurosta, si conferma a giugno l’ulteriore moderazione dell’inflazione nell’area euro all’1,3% dall’1,4% cui era già rallentata a maggio. Come nei mesi precedenti, il contributo chiave a questo calmieramento generale appare legato alla voce energia, la cui crescita, legata ai corsi del petrolio, si è abbassata all’1,9% a giugno dal 4,5% di maggio.
I dati, analoghi a quelli forniti nella stima preliminare a fine giugno, confortano la linea cauta scelta dalla Bce sul problema della futura riduzione degli stimoli monetari, che per ora proseguiranno fino alla fine dell’anno. La debolezza dell’inflazione smorza gli argomenti di coloro che vorrebbero un approccio più energico nel normalizzare la politica monetaria.
Giovedì tornerà a riunirsi il Consiglio direttivo della Bce.