A due settimane dall’incontro con il Mise “nonostante gli impegni presi er un aggiornamento in tempi brevi del tavolo, non ci sono state ulteriori comunicazioni.
Riteniamo inaccettabile che, per il terzo Primo Maggio consecutivo, i 407 lavoratori ex Embraco debbano subire questa situazione di totale incertezza, alla quale si aggiunge il problema irrisolto degli stipendi: non sono state versate tre mensilità, che arrivano a cinque per i lavoratori che, seppure per un breve periodo, sono rientrati in fabbrica”. Lo ha reso noto la Uilm di Torino in una nota a proposito dello stabilimento Ex Embraco di Riva di Chieri (Torino).
“Abbiamo chiesto al Governo un forte intervento politico, che sblocchi lo stallo venutosi a creare tra Whirlpool e Ventures, in modo da avviare un nuovo progetto industriale. Al riguardo, la proposta formulata dalle organizzazioni sindacali di riconvertire il sito di Riva di Chieri per produrre strumenti utili a combattere la pandemia in corso, è rimasta inascoltata”, ha rimarcato il sindacato.
“Comprendiamo le difficoltà create dal Covid 19, ma riteniamo che queste non possano rappresentare una scusa, o peggio un espediente, per abbandonare i lavoratori ex Embraco e le loro famiglie”, ha concluso la Uilm.
TN