“Durante la riunione il ministro Orlando ci ha riferito di avere avuto un colloquio telefonico con il presidente Draghi che ha assicurato il suo massimo impegno. Dopo l’incontro odierno ci aspettiamo già nei prossimi giorni e nell’incontro nazionale dell’8 luglio al Mise di avere quelle risposte che da troppo tempo attendiamo. È chiaro che continua da parte nostra l’attenta sorveglianza e, se le parole non si trasformano in azioni e fatti concreti con un nuovo inizio, sapremo trarne le dovute conclusioni”. Lo spiegano in una nota il segretario ligure della Cisl Luca Maestripieri e il segretario ligure della Fim Cisl Christian Venzano, dopo l’incontro con il ministro del lavoro Orlando sul futuro dello stabilimento ex Ilva di Genova.
“Al ministro – prosegue la nota – abbiamo evidenziato che la richiesta di cigno non rispecchia l’andamento del mercato ed è incongrua vista anche la particolarità del nostro sito, unico a produrre la banda stagnata. I lavoratori non devono pagare le inefficienze dell’azienda, ma devono poter lavorare. Da anni chiediamo investimenti che non sono mai arrivati. Abbiamo denunciato il rapporto con l’azienda che non è più sostenibile.
L’intervento del governo dovrà concretizzarsi in tempi brevi sulla nuova società partecipata dallo Stato con la quale vanno ripristinate relazioni industriali costruttive, con un piano industriale mirato al rilancio della siderurgia che deve tenere conto dell’occupazione, delle produzioni e dell’ambiente”.
“Orlando, dopo averci ascoltato, si è impegnato – concludono Maestripieri e Venzano – nella verifica della congruità della cigno e ha assicurato il suo intervento non appena verrà depositata la domanda all’Inps. Per quanto riguarda il piano industriale e il rilancio della siderurgia con l’obiettivo della piena occupazione ha sottolineato che il governo ha tutta l’intenzione di rilanciare a pieno regime la produzione di acciaio e ha riportato le parole del presidente del consiglio Mario Draghi che, ha assicurato, intende accelerare il più possibile l’ingresso del governo nelle fasi decisionali per ricostruire le basi per il rilancio”.
TN