Fim, Fiom e Uilm programmano 24 ore di sciopero per l`intero Gruppo Arcelor Mittal ex Ilva per la giornata di venerdì 8 novembre.
Le Organizzazioni Sindacali Nazionali di Fim, Fiom e Uilm dichiarano “intollerabile quanto emerso dall`incontro di ieri tra il presidente del Consiglio e i vertici di ArcelorMittal, programmato per chiedere il ritiro della procedura di disimpegno dagli stabilimenti dell`ex Ilva annunciata il 4 novembre”.
Secondo i sindacati, la multinazionale ha posto delle condizioni “provocatorie e inaccettabili e le più gravi riguardano la modifica del Piano ambientale, il ridimensionamento produttivo a quattro milioni di tonnellate e la richiesta di licenziamento di 5mila lavoratori, oltre alla messa in discussione del ritorno a lavoro dei 2mila attualmente in Amministrazione straordinaria”.
Fim Fiom e Uilm “considerano le prossime ore decisive per il futuro di migliaia di lavoratori. L`incontro di oggi tra il presidente del Consiglio Conte e le organizzazioni sindacali, con la presenza dei Segretari Generali di Cgil Cisl e Uil, rappresenta un`occasione importante per impegnare il Governo ad assumere atti forti e inequivocabili in difesa del futuro del polo siderurgico più importante d`Europa”.
Inoltre Fim Fiom e Uilm chiedono all`azienda l`immediato ritiro della procedura e al governo di non concedere nessun alibi alla stessa per disimpegnarsi, ripristinando tutte le condizioni in cui si è firmato l`accordo del 06/09/2018 che garantirebbe la possibilità di portare a termine il piano Ambientale nelle scadenze previste.
Le condizioni devono, inoltre, “includere lo scudo penale limitato all`applicazione del Piano ambientale e il ritiro di qualsiasi ipotesi di esuberi. Le scriventi Organizzazioni ritengono l`accordo del 06 Settembre 2018 come unica strada per garantire il risanamento ambientale e il rilancio dell`intero gruppo ex Ilva. Non è possibile, a un anno dalla firma, ritornare a discutere di quanto già affrontato negli ultimi 7 anni.
Dobbiamo scongiurare che a pagare il prezzo delle scelte scellerate di azienda e politica siano sempre i lavoratori.
Dobbiamo evitare lo spettro dell`ulteriore cassa integrazione e chiediamo con forza il risanamento ambientale e la salvaguardia occupazionale”.
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