Le rappresentanze sindacali unitarie e le segreterie territoriali di Fim, Fiom e Uilm questa mattina hanno incontrato la direzione di Acciaierie d’Italia per discutere dell’apertura della cassa integrazione ordinaria.
“Come Fiom – spiega in una nota la Fiom Cgil di Genova – abbiamo risposto chiaramente che non siamo disponibili ad accettare una cassa integrazione per crisi di mercato, una crisi di mercato che non esiste, visto che tutti sanno come il mercato dell’acciaio stia vivendo un momento di crescita impetuosa. Il mercato tira?
Bisogna lavorare. Evidentemente le motivazioni di questa cassa vanno ricercate altrove”.
“I lavoratori sono stanchi – sottolinea la Fiom di Genova – di accettare la situazione che vivono quotidianamente in fabbrica e domani lo dimostreranno in una assemblea ai cancelli in cui decideranno come proseguire la mobilitazione. Il tutto nel silenzio assordante del governo, che pur avendo il 50% del potere decisionale nel Cda, sulle prospettive dell’azienda non è in grado di prendere una posizione all’altezza di questo nome”.
“Come sempre – conclude la nota della Fiom Cgil di Genova – i lavoratori delle Acciaierie sapranno rispondere in maniera adeguata a questa situazione, ben decisi a non essere loro a dover pagare scelte operate altrove”.
TN