• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
sabato, 28 Giugno 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Il decreto Cura Italia non impedisce il licenziamento per superamento del periodo di comporto

    Rendere più facili i licenziamenti non favorisce la mobilità, ma l’esclusione. Una analisi della Voce.info sulle riforme del lavoro di Fornero e Renzi

    Una settimana di 4 giorni per flessibilità aziendale, benessere lavorativo e conciliazione con i tempi di vita

    Parole che pesano: quando una battuta diventa una sanzione disciplinare

    Le aziende americane contro Trump: le deportazioni degli immigrati rischiano di fare grossi danni all’economia

    Sull’immigrazione è il momento di un bagno di realismo

    Fiscal drag, il gioco delle tre carte del governo

    Fiscal drag, il gioco delle tre carte del governo

    Licenziamenti individuali: quella legge del ’66

    Legittimo il licenziamento del dirigente per conflitto d’interessi

    Se il dollaro perde forza si apre uno spiraglio per gli eurobond

    Se il dollaro perde forza si apre uno spiraglio per gli eurobond

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Scioperare per rilanciare l’industria: tutte le (buone) ragioni dell’iniziativa dei metalmeccanici

    Ex Ilva, Urso comunica la chiusura di tutti gli altiforni entro il mese di luglio. I sindacati in allarme: subito un incontro a Palazzo Chigi

    I DIRITTI NON SI APPALTANO

    La Cgil lancia la campagna “I diritti non si appaltano”. Landini: “uno sforzo in continuità con i referendum”

    Accordo raggiunto, stop allo sciopero

    Genova, sindacati: la crisi Amt non devono pagarla i lavoratori

    Carceri, continua la scia di suicidi tra i detenuti, il bilancio sale a 36 vittime. De Fazio (Uilpa Polizia Penitenziaria): agenti e reclusi vittime dello stesso inferno, dal Governo solo propaganda

    Carceri, continua la scia di suicidi tra i detenuti, il bilancio sale a 36 vittime. De Fazio (Uilpa Polizia Penitenziaria): agenti e reclusi vittime dello stesso inferno, dal Governo solo propaganda

    Ex Gkn, la sentenza del Tribunale non ferma la protesta, il 31 dicembre presidio in fabbrica dei lavoratori: “Non è finita finché non è finita”

    Ex Gkn, il Tribunale di Firenze ordina lo sgombero. La Fiom: difenderemo il presidio dei lavoratori, la fabbrica deve essere riaperta

    Metalmeccanici, dal Cruscotto della Fim Cisl una radiografia del settore. Crescono il lavoro a tempo indeterminato e le retribuzioni, ma il fisco erode le buste paga più dell’inflazione, e degli aumenti contrattuali beneficia innanzi tutto il Mef

    Metalmeccanici, dal Cruscotto della Fim Cisl una radiografia del settore. Crescono il lavoro a tempo indeterminato e le retribuzioni, ma il fisco erode le buste paga più dell’inflazione, e degli aumenti contrattuali beneficia innanzi tutto il Mef

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione
    Rinnovato l’accordo economico collettivo

    CONFIAL e CSA-Fiadel: Patto di comune azione per rafforzare il sindacalismo autonomo nel comparto delle Funzioni Locali

    I dati Istat sui prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni – Maggio 2025

    I dati Istat su fatturato dell’industria e dei servizi – Aprile 2025

    I dati Istat su fiducia dei consumatori e delle imprese – Giugno 2025

    Vittoria Assicurazioni, il testo dell’accordo sullo smart working

    Credit Agricole Italia, sindacati: firmati tre accordi, part time agevolato per chi ha figli

    Credit Agricole Italia, sindacati: firmati tre accordi, part time agevolato per chi ha figli

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    La Grande Transizione del capitalismo, di Giuseppe Sabella. Editore Rubbettino

    La Grande Transizione del capitalismo, di Giuseppe Sabella. Editore Rubbettino

    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

    Il cambiamento demografico nella realtà italiana: prospettive, cause e conseguenze, di AA.VV. Edizioni INAPP

    Il cambiamento demografico nella realtà italiana: prospettive, cause e conseguenze, di AA.VV. Edizioni INAPP

    Conoscere l’economia per scegliere meglio, di Elsa Fornero e Anna Lo Prete. Edizioni Laterza

    Conoscere l’economia per scegliere meglio, di Elsa Fornero e Anna Lo Prete. Edizioni Laterza

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Il decreto Cura Italia non impedisce il licenziamento per superamento del periodo di comporto

    Rendere più facili i licenziamenti non favorisce la mobilità, ma l’esclusione. Una analisi della Voce.info sulle riforme del lavoro di Fornero e Renzi

    Una settimana di 4 giorni per flessibilità aziendale, benessere lavorativo e conciliazione con i tempi di vita

    Parole che pesano: quando una battuta diventa una sanzione disciplinare

    Le aziende americane contro Trump: le deportazioni degli immigrati rischiano di fare grossi danni all’economia

    Sull’immigrazione è il momento di un bagno di realismo

    Fiscal drag, il gioco delle tre carte del governo

    Fiscal drag, il gioco delle tre carte del governo

    Licenziamenti individuali: quella legge del ’66

    Legittimo il licenziamento del dirigente per conflitto d’interessi

    Se il dollaro perde forza si apre uno spiraglio per gli eurobond

    Se il dollaro perde forza si apre uno spiraglio per gli eurobond

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Scioperare per rilanciare l’industria: tutte le (buone) ragioni dell’iniziativa dei metalmeccanici

    Ex Ilva, Urso comunica la chiusura di tutti gli altiforni entro il mese di luglio. I sindacati in allarme: subito un incontro a Palazzo Chigi

    I DIRITTI NON SI APPALTANO

    La Cgil lancia la campagna “I diritti non si appaltano”. Landini: “uno sforzo in continuità con i referendum”

    Accordo raggiunto, stop allo sciopero

    Genova, sindacati: la crisi Amt non devono pagarla i lavoratori

    Carceri, continua la scia di suicidi tra i detenuti, il bilancio sale a 36 vittime. De Fazio (Uilpa Polizia Penitenziaria): agenti e reclusi vittime dello stesso inferno, dal Governo solo propaganda

    Carceri, continua la scia di suicidi tra i detenuti, il bilancio sale a 36 vittime. De Fazio (Uilpa Polizia Penitenziaria): agenti e reclusi vittime dello stesso inferno, dal Governo solo propaganda

    Ex Gkn, la sentenza del Tribunale non ferma la protesta, il 31 dicembre presidio in fabbrica dei lavoratori: “Non è finita finché non è finita”

    Ex Gkn, il Tribunale di Firenze ordina lo sgombero. La Fiom: difenderemo il presidio dei lavoratori, la fabbrica deve essere riaperta

    Metalmeccanici, dal Cruscotto della Fim Cisl una radiografia del settore. Crescono il lavoro a tempo indeterminato e le retribuzioni, ma il fisco erode le buste paga più dell’inflazione, e degli aumenti contrattuali beneficia innanzi tutto il Mef

    Metalmeccanici, dal Cruscotto della Fim Cisl una radiografia del settore. Crescono il lavoro a tempo indeterminato e le retribuzioni, ma il fisco erode le buste paga più dell’inflazione, e degli aumenti contrattuali beneficia innanzi tutto il Mef

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione
    Rinnovato l’accordo economico collettivo

    CONFIAL e CSA-Fiadel: Patto di comune azione per rafforzare il sindacalismo autonomo nel comparto delle Funzioni Locali

    I dati Istat sui prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni – Maggio 2025

    I dati Istat su fatturato dell’industria e dei servizi – Aprile 2025

    I dati Istat su fiducia dei consumatori e delle imprese – Giugno 2025

    Vittoria Assicurazioni, il testo dell’accordo sullo smart working

    Credit Agricole Italia, sindacati: firmati tre accordi, part time agevolato per chi ha figli

    Credit Agricole Italia, sindacati: firmati tre accordi, part time agevolato per chi ha figli

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    La Grande Transizione del capitalismo, di Giuseppe Sabella. Editore Rubbettino

    La Grande Transizione del capitalismo, di Giuseppe Sabella. Editore Rubbettino

    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

    Il cambiamento demografico nella realtà italiana: prospettive, cause e conseguenze, di AA.VV. Edizioni INAPP

    Il cambiamento demografico nella realtà italiana: prospettive, cause e conseguenze, di AA.VV. Edizioni INAPP

    Conoscere l’economia per scegliere meglio, di Elsa Fornero e Anna Lo Prete. Edizioni Laterza

    Conoscere l’economia per scegliere meglio, di Elsa Fornero e Anna Lo Prete. Edizioni Laterza

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Approfondimenti - La nota - Ex Ilva, l’ennesimo pasticcio: dall’incendio alla Cig, cosa è successo a Taranto

Ex Ilva, l’ennesimo pasticcio: dall’incendio alla Cig, cosa è successo a Taranto

di Fernando Liuzzi
14 Maggio 2025
in La nota
Ex-Ilva, nuove tutele per ArcelorMittal

Tutto comincia mercoledì 7 maggio. Quel giorno scoppia un incendio all’Altoforno 1 dello stabilimento siderurgico della ex Ilva di Taranto, dal 2021 in gestione ad Acciaierie d’Italia. A prima vista, un incidente grave, certamente. Ma è solo con il passare dei giorni che le molteplici conseguenze dell’incendio stesso sono venute a configurare un quadro, come minimo, allarmante.

Stiamo parlando, lo si sarà capito, dell’ennesima puntata della Never-Ending Story della ex Ilva. Una puntata che, lo diciamo subito, da un lato si presenta come molto ingarbugliata, e di cui, dall’altro lato, è difficile prevedere le ulteriori, possibili, conseguenze.

Prima di ricostruire i fatti, ricordiamo rapidamente alcuni aspetti fondamentali della attuale situazione dello stabilimento. Per ciò che riguarda la situazione societaria, va ricordato che sono in corso le trattative con il gruppo azero Baku Steel, che si è classificato primo nella gara internazionale per l’acquisto di Acciaierie d’Italia in Amministrazione straordinaria. Trattative rispetto alle quali, dopo le sommarie informazioni fornite dai Commissari straordinari ai sindacati dei metalmeccanici, in un incontro avvenuto a Roma il 9 aprile scorso, non si è saputo più nulla. Dopo l’incontro, infatti, i tre Commissari straordinari, ovvero Giovanni Fiori, Davide Tabarelli e Giancarlo Quaranta, presero un volo per recarsi a Baku, allo scopo di incontrare i vertici del gruppo azero. Successivamente, però, non si sono avuti altri dettagli sull’andamento di questo negoziato.

Per ciò che riguarda, invece, la situazione produttiva dello stabilimento di Taranto – che, nonostante tutto, costituisce ancora il più grande stabilimento siderurgico d’Europa -, va detto che, al momento dell’incidente, l’Altoforno 1 (Afo 1, nel gergo aziendale) costituiva uno dei due altoforni in attività. Infatti, sull’Altoforno 2 sono in corso lavori di manutenzione. Quanto all’Altoforno 4, va ricordato che, attualmente, è ancora in funzione, ma si è in attesa del momento in cui potrà essere sottoposto, a sua volta, ad analoghi lavori di manutenzione.

Ma torniamo alla giornata di mercoledì 7 maggio, ovvero al giorno dell’incendio all’Altoforno 1. Una delle prime conseguenze di questo grave incidente industriale, che fortunatamente non genera vittime umane, è il sequestro cui la Procura della Repubblica di Taranto sottopone l’impianto. Come hanno scritto sul Sole 24 Ore di ieri due osservatori assidui e ben informati delle vicende dell’ex Ilva come Carmine Fotina e Domenico Palmiotti, il sequestro viene eseguito tra “la tarda serata di mercoledì” 7 e “la primissima mattinata di giovedì” 8 maggio. Si tratta di un sequestro probatorio “senza facoltà d’uso”, che viene poi convalidato, nella giornata di venerdì 9 maggio, dal Pm Francesco Ciardo. Il quale, peraltro, iscrive nel registro degli indagati anche tre dirigenti di Acciaierie d’Italia, contestando loro “l’incendio colposo e il getto pericoloso di cose”.

Crediamo di non sbagliare se diciamo che, nel fine settimana, l’eco della vicenda è rimasto relativamente circoscritto fra la città di Taranto e gli ambienti industriali e sindacali che sono interessati alle vicende siderurgiche anche sul piano nazionale.

Ma a far deflagrare il caso come evento di vero e proprio interesse nazionale ci hanno pensato, nella giornata di lunedì 12 maggio, due soggetti in esso direttamente coinvolti: l’Azienda titolare dell’impianto e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Da un lato, Acciaierie d’Italia in Amministrazione straordinaria ha reso noto di aver inviato una lettera alla Procura della Repubblica di Taranto, contestando ai Pm, come ha scritto ieri su la Repubblica Raffaele Lorusso, di “aver autorizzato in ritardo gli interventi per la messa in sicurezza dell’impianto”, danneggiato dalla fuoruscita di “materiale incandescente”. Secondo l’Azienda – ha scritto ancora Lorusso – per “evitare danni strutturali”, sarebbe stato necessario “intervenire entro 48 ore”. Sempre secondo il citato articolo di Repubblica, pare invece che “l’ok della Procura agli interventi di manutenzione, giunto nel pomeriggio di sabato, potrebbe aver compromesso la possibilità di rispettare il cronoprogramma” relativo a tali interventi.

I Commissari di AdI in Amministrazione straordinaria se la sono presa poi anche con l’Arpa (Azienda regionale per la protezione ambientale) della Puglia, il cui parere tecnico avrebbe “fortemente condizionato l’autorizzazione agli interventi” richiesti, “ostacolando di fatto il recupero e la messa in sicurezza dell’impianto”.

Più pesanti ancora le dichiarazioni del titolare del Mimit, Adolfo Urso. Il quale, in prima battuta, si è posizionato sulla stessa linea di AdI (in As), affermando che “si è intervenuti troppo tardi, rispetto a quanto era stato richiesto”. Ma poi ha rincarato la dose, aggiungendo che “verosimilmente, l’impianto è compromesso”. Dopodiché, ha allargato il discorso sulle conseguenze negative dei ritardi negli interventi necessari per ripristinare, dopo l’incendio, le capacità produttive dell’Afo 1. E lo ha fatto arrivando a parlare di più ampi ricorsi all’utilizzo della Cassa integrazione. Il Ministro Urso ha detto, infatti, che il danno risultante da quanto avvenuto all’Altoforno 1 “avrà inevitabilmente immediate ripercussioni sull’occupazione”.

Dalle parole, ai fatti. Ieri, martedì 13 maggio, Acciaierie d’Italia (in As) ha informato i sindacati del fatto che, a fronte del blocco dell’attività dell’Altoforno 1, blocco che ha già ridotto verticalmente le attuali capacità produttive dello stabilimento di Taranto, intende accrescere in termini significativi il suo già cospicuo ricorso all’utilizzo della Cassa integrazione.

In totale, Adi (in As) intende porre in Cassa integrazione 3.926 lavoratori. Di questi, 3.538 sono dipendenti dello stabilimento di Taranto, 178 di quello di Genova – Cornigliano, 165 di quello di Novi Ligure (Alessandria) e, infine, 45 di quello di Racconigi (Cuneo).

Come era prevedibile, i sindacati hanno espresso la loro contrarietà a questa crescita del numero dei dipendenti in Cassa integrazione. Crescita che, nell’immediato, si traduce in una riduzione del reddito dei lavoratori coinvolti, mentre, in prospettiva, va ad aggiungere un elemento di incertezza in una situazione già scarsamente dotata di punti fermi.

Fra l’altro, i sindacati dei metalmeccanici – Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil – hanno fatto osservare che, per ciò che riguarda Acciaierie d’Italia (in As), esiste già un accordo che regola le questioni della Cassa integrazione in essere e che non è chiaro come questo nuovo, ampio ricorso alla Cig si colleghi a quello preesistente. Più in generale, hanno espresso le loro preoccupazioni per una situazione marcata dalla mancanza di informazioni sull’andamento della trattativa con Baku Steel, così come sulle concrete configurazioni del piano industriale per la decarbonizzazione della produzione d’acciaio.

Sempre nella giornata di ieri, 13 maggio, ha fatto sentire la sua voce anche la Procura della Repubblica di Taranto. La quale, replicando ai rilievi mossi da Acciaierie d’Italia, ha negato di aver ritardato a rispondere con le necessarie autorizzazioni alla richiesta dell’Azienda di poter intervenire sull’impianto dell’Altoforno 1 allo scopo di ripristinare, dopo l’incendio scoppiato la settimana scorsa, le capacità produttive dell’impianto stesso.

Fernando Liuzzi

Fernando Liuzzi

Fernando Liuzzi

Ultimi articoli

Ex Ilva, i sindacati chiedono un incontro urgente al governo

di redazione

In evidenza

Rinnovato l’accordo economico collettivo

CONFIAL e CSA-Fiadel: Patto di comune azione per rafforzare il sindacalismo autonomo nel comparto delle Funzioni Locali

27 Giugno 2025
Il lavoro nell’era dei Robot

Halley Sud: a luglio premio record da oltre 10 mila euro per i dipendenti. Fim Cisl, un risultato dovuto alla contrattazione e alla partecipazione

27 Giugno 2025
Falcinelli (Filctem), il salario minimo? Utile, ma non basta: il vero punto di svolta è la legge sulla rappresentanza (che al governo fa paura)

Ai e innovazione, Falcinelli (Filctem Cgil): “per affrontare il cambiamento serve il protagonismo del lavoro”

27 Giugno 2025
Sanità, Ugl: positivo confronto con Schillaci, chiesti investimenti e valorizzazione degli operatori

Fine vita, Cgil: testo base della maggioranza mira a precludere un diritto

27 Giugno 2025
Scioperare per rilanciare l’industria: tutte le (buone) ragioni dell’iniziativa dei metalmeccanici

Ex Ilva, Urso comunica la chiusura di tutti gli altiforni entro il mese di luglio. I sindacati in allarme: subito un incontro a Palazzo Chigi

27 Giugno 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi