Fitta l’agenda dei sindacati a ridosso del Primo Maggio. Oltre ai due incontri previsti nel pomeriggio a Palazzo Chigi sui temi del lavoro, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, incontrerà i sindacati dei metalmeccanici Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Usb e Ugl metalmeccanici per presentare il piano industriale e finanziario per il rilancio dell’ex Ilva di Taranto. Obiettivo del governo è chiedere alla Commissione europea il via libera a un “prestito ponte” per tornare a produrre 6 milioni di tonnellate di acciaio nel 2025. Ad annunciarlo è il ministro Adolfo Urso nel suo intervento alla conferenza programmatica di Fratelli d`Italia a Pescara. Per il governo sono presenti anche il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in videocollegamento, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. All’incontro partecipano anche i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia (Adi).
Parlando della politica industriale del governo, sempre a proposito dell’ex Ilva, nel suo intervento alla conferenza programmatica di Fratelli d`Italia a Pescara, Urso ha precisato: “Stiamo recuperando quello che sembra del tutto compromesso, cioè lo stabilimento siderurgico più importante d’Europa. Io sono convinto che noi saremo in condizioni già quest’anno di delineare un piano di rilancio della siderurgia italiana che è a base dell’industria manifatturiera del nostro Paese, a base dell’industria automobilistica, dell’industria elettrodomestica, della cantieristica, della nautica. Ripartiamo dalla siderurgia per costruire nel frattempo attraverso la microelettronica e la tecnologia green l’industria del futuro. Ci siamo riappropriati di quella che era la più grande industria siderurgica in Europa, che è la Ex Ilva di Taranto”.
Acciaio, quindi, è per il ministro la parola chiave per il rilancio dell’industria italiana tout court. In arrivo a Piombino due investitori “che realizzeranno investimenti significativi in tecnologie green” e che “ci consentiranno di fare di Piombino il polo siderurgico green più importante del Mediterraneo”. Ma anche Terni, per il cui stabilimento “stiamo concludendo l`accordo di programma”, e le acciaierie del Nord. “Siamo orgogliosi del fatto che siamo il primo paese per produzione siderurgica d`Europa”, ha chiosato Urso.
e.m.