“Un ritardo grave e increscioso che rischia di determinare, a breve termine, un disastro senza precedenti nell’ambito della pubblica amministrazione siciliana”. A rilanciare l’allarme sulla mancata riforma delle ex province, oggi denominate “liberi consorzi e aree metropolitane”, sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. “Il governo regionale e l’ARS – dicono i segretari generali Michele Palazzotto (Fp Cgil), Luigi Caracausi (Cisl Fp) e Enzo Tango (Uil Fpl) – non hanno più alibi. Servono risposte immediate sia sul piano del nuovo assetto istituzionale e funzionale che sul piano finanziario”.
I segretari puntano il dito anche contro il documento congiunto dei commissari straordinari. “Un documento sullo stato dell’arte degli enti – scrivono -, nel quale i commissari paventano di fatto licenziamenti di massa, dimostrando in maniera palese di portare a compimento il disegno che è stato loro affidato dal governo regionale dal momento in cui questa storia è iniziata tre anni fa”. Per Palazzotto, Caracausi e Tango “le misure individuate dai commissari per risolvere le problematiche connesse alla sopravvivenza e al ritorno alla piena funzionalità di questi enti sono quelle che il sindacato ha richiesto sin dal principio, da quando ha posto la stretta connessione fra funzioni, personale e risorse”.
“Oggi – proseguono – il richiamo agli organi istituzionali, dai quali i commissari hanno ricevuto il mandato di liquidazione delle ex Province, costituisce l’ennesimo schiaffo ai lavoratori, che, come sindacato non possiamo che rispedire al mittente chiedendo che si proceda senza più indugio all’approvazione definitiva della riforma ed al pieno sostentamento finanziario degli enti. Nei prossimi giorni – concludono Palazzotto, Caracausi e Tango – lanceremo nuovamente l’iniziativa di mobilitazione generale in difesa di questo importante segmento del servizio pubblico affinché si recuperi funzionalità per garantire ai cittadini servizi come la manutenzione delle strade, delle scuole e l’assistenza ai disabili, insieme a tanti altri”.