Nel 2020 la Maserati avvierà il programma di elettrificazione e la Ghibli, prodotta a Torino, sarà la prima vettura elettrica ibrida del marchio. Su Torino Fca sta investendo 800 milioni di euro e i primi modelli ad adottare soluzioni 100% elettrico saranno il Gran Turismo e il Gran Cabrio. Lo ha annunciato la Maserati, che nel quadro del programma di investimenti da cinque miliardi di euro di Fca per l’Italia, ha precisato che nel 2020 a Modena vedrà la luce un altro modello definito supersportivo, anche in versione elettrica.
A Cassino invece ci sarà un investimento di circa 800 milioni per la costruzione della nuova linea di produzione, che prenderà il via alla fine del primo trimestre del 2020. L’uscita dalla linea delle prime auto pre-serie di un nuovo “utility vehicle” è prevista entro il 2021.
La Maserati ha assicurato che tutti i nuovi modelli saranno sviluppati, ingegnerizzati e prodotti al 100% in Italia e adotteranno sistemi a propulsione elettrica ibridi e a batteria.
Il piano di investimenti per l’Italia da parte di Fiat Chrysler per il 2019-2021 comprende 13 modelli Fca “totalmente nuovi o aggiornati in modo significativo, oltre a versioni elettrificate di 12 modelli nuovi o esistenti, inclusi i prodotti Maserati, la nuovissima versione elettrica annunciata di recente della Fiat 500 che sarà prodotta a Mirafiori e un nuovo veicolo premium per Alfa Romeo che sarà prodotto a Pomigliano”.
Il piano di investimenti per la Maserati è innovativo “ma non basta per i lavoratori”. Lo affermano la segretaria generale della Fiom-Cgil, Francesca Re David, e il segretario nazionale della Fiom responsabile automotive Michele De Palma. Fiat Chrysler “ha confermato il piano di investimenti e il lancio di nuovi modelli Maserati.
L’innovazione ‘eco’ delle motorizzazioni e di guida assistita è la notizia che abbiamo chiesto a più riprese alla multinazionale per affrontare un mercato in forte competizione e in grande evoluzione”.
Il piano di lancio di nuovi modelli “non garantisce l’occupazione degli stabilimenti interessati, vero punto di confronto tra Fiom e azienda, visto l’aumento dell’incidenza della cassa integrazione negli ultimi mesi in tutti gli stabilimenti”. Il piano Maserati “dovrà fare i conti con il mercato, a oggi quindi è impossibile affermare che sono risolti i problemi per i lavoratori che comunque, fino alla realizzazione del piano nel 2021, rischiano di vedere il loro salario integrato dalla cassa integrazione”.
“È necessario – secondo i sindacalisti – un piano complessivo che con i modelli Maserati, Jeep, Alfa e Fca raggiunga la piena capacità produttiva di un milione e 400mila veicoli e la piena occupazione dei lavoratori in tutti gli stabilimenti, compresi quelli dei motori”.
“In un momento – aggiungono Re David e De Palma – di forte crisi complessiva dell’automotive in Italia e in Europa la decisione del ministro dello sviluppo economico di convocare un tavolo di confronto è una novità positiva. È indispensabile che a questo tavolo siedano tutti i protagonisti, a partire da Fca e dalle aziende della componentistica, per trovare le politiche innovative e gli investimenti necessari a rilanciare il settore”.
Buone notizie “sul fronte Maserati, preannunciate il 29 novembre”, con una nuova tranche di investimenti su Modena, Cassino e il polo di Torino. Lo afferma il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, sottolineando che gli investimenti ammontano a 1,5 miliardi.
Modena, spiega Bentivogli, “sta già partendo con una vettura sportiva elettrica e tradizionale che rimpiazzerà Gran Cabrio e Gt e attività di personalizzazione delle vetture per Maserati”. A Torino sono in partenza “nuovi investimenti per la nuova Gran Cabrio e la nuova Gran Turismo, prodotta in versione ibrida ed elettrica. Confermate sempre a Torino le motorizzazioni elettriche insieme alla nuova 500 elettrica. Previsto anche il rinnovamento della Levante, della Ghibli e Quattroporte con versione ibrida”.
A Cassino nel primo trimestre 2020 arriverà il nuovo Suv per la Maserati sulla stessa piattaforma Alfa Giulia e Stelvio, che sarà ibrida ed elettrica. Questi investimenti “confermano il piano annunciato novembre 2018, dentro i cinque miliardi di investimenti fino al 2021. Viene ribadita l’allocazione e l’avvio dei lavori per la costruzione del C-Uv Tonale a Pomigliano. Con esso, viene confermata la realizzazione di un nuovo cambio a Verrone, nuovo motore su Pratola Serra e ulteriore crescita produttiva in Sevel”.
Il piano di investimenti di Fca “è molto ambizioso e rappresenta una svolta industriale innovativa andando nella direzione della produzione di modelli ecologici ed ecosostenibili a marchio Maserati, in particolare ibridi ed elettrici”. Lo afferma il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, dopo l’annuncio di Fiat Chrysler sull’avvio degli investimenti in tutti gli stabilimenti italiani.
“Nonostante – sostiene il sindacalista – le gravi difficoltà e incertezze che il settore auto sta attraversando, Fca ha voluto confermare e avviare un importante piano di investimenti di oltre cinque miliardi nel periodo 2019-2021. Il cronoprogramma prospettato dall’azienda ci farà avvicinare alla piena occupazione in tutti gli stabilimenti italiani, andando anche a rilanciare quei siti produttivi che hanno più difficoltà e che fanno maggiormente ricorso agli ammortizzatori sociali”.
“Sappiamo – sottolinea Palombella – che un nuovo motore è destinato allo stabilimento di Pratola Serra, che risulta provvidenziale per la sua salvaguardia. Inoltre ci attendiamo ricadute positive per il sito industriale di Termoli per la produzione di motori. Questo piano – aggiunge – può rappresentare una svolta per l’intero settore dell’auto in Italia che guarda verso un futuro ecosostenibile”.
TN