• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
mercoledì, 29 Ottobre 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Istat, nel 2016 il reddito medio delle famiglie cresce del 2%

    La cessione del credito retributivo per il versamento delle quote sindacali è legittima anche dopo il referendum abrogativo

    Manovra, tutti soddisfatti, da Tajani a Salvini. Meloni vanta l’aumento di salari e sanità e Giorgetti “incassa” i miliardi delle banche: “non saranno contente? Mi aspetto uno sforzo di sistema e che questa cosa non sia drammatizzata”. La conferenza stampa dopo il Cdm

    Fiscal drag, la truffa della politica sociale targata Meloni-Salvini

    Meloni, l’underdog dal consenso inossidabile ottenuto rinnegando sé stessa

    Legge elettorale, problemi per Meloni: spunta la Triplice alleanza Salvini, Tajani, Schlein

    Lavoro, Fondosviluppo: al via call da 500.000 euro per favorire l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate in cooperativa

    Licenziamento e disabilità: l’accomodamento è un dovere, non un miracolo

    Amazon diventa un operatore postale in Italia

    Il futuro del lavoro che non c’è

    Due leghe e due leader. Il modello tedesco della Cdu-Csu nei piani di Zaia

    Due leghe e due leader. Il modello tedesco della Cdu-Csu nei piani di Zaia

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Ilva, la trattativa è lenta, ma Vestager accelera

    Perché i metalmeccanici si sono autoconvocati a palazzo Chigi

    Quercioli (Federmanager): abbiamo chiesto al governo di investire nella managerializzazione

    Natuzzi, dietrofront sull’accordo del 2013, a rischio 1.300 lavoratori

    Natuzzi, incontro sulla vertenza al ministero del Lavoro, i sindacati: soddisfatti per gli sviluppi, ma è urgente una cabina di regia al Mimit

    Federvini, costi di produzione e guerra minano la ripresa

    Cresce il peso dell’enoturismo per le cantine. I numeri nel rapporto dedicato ai modelli gestionali delle imprese del vino

    Toscana, sindacati: dipendenti farmacie senza contratto da 8 anni, presidio a Firenze

    Sindacati, il 6 novembre sciopero dei dipendenti delle farmacie private per il rinnovo del contratto

    Trasporto aereo, sciopero di piloti e assistenti di volo della compagnia Vueling

    Trasporto aereo, Filt: mercoledì 4 ore di sciopero degli assistenti volo Vueling

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione
    Bilateralità e trasformazione i cardini del rinnovo

    Contratto Tlc, Asstel: sempre più urgente una politica industriale per il settore e la digitalizzazione del Paese. A breve incontro con i sindacati per il rinnovo

    Istat, nel II trimestre occupazione in aumento, tasso di disoccupazione cala all’11,2%

    Industria Meccanica, sottoscritta l’ipotesi d’accordo sugli aumenti retributivi per le PMI Confimi

    La contrattazione che vogliamo, le linee guida proposte dalla Filctem

    Lavoro domestico, sottoscritta l’ipotesi di rinnovo del contratto

    I dati Istat sui prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni – Settembre 2025

    I dati Istat sul commercio estero extra Ue – Settembre 2025

    Sottoscritto all’Aran il contratto area dirigenza funzioni centrali 2019-2021

    PA, Aran: dal Ccnl Funzioni Centrali aumento medio mensile da 558 euro. Naddeo, “abbiamo lavorato per un sistema di relazioni sindacali stabile e fondato sul dialogo”

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Istat, nel 2016 il reddito medio delle famiglie cresce del 2%

    La cessione del credito retributivo per il versamento delle quote sindacali è legittima anche dopo il referendum abrogativo

    Manovra, tutti soddisfatti, da Tajani a Salvini. Meloni vanta l’aumento di salari e sanità e Giorgetti “incassa” i miliardi delle banche: “non saranno contente? Mi aspetto uno sforzo di sistema e che questa cosa non sia drammatizzata”. La conferenza stampa dopo il Cdm

    Fiscal drag, la truffa della politica sociale targata Meloni-Salvini

    Meloni, l’underdog dal consenso inossidabile ottenuto rinnegando sé stessa

    Legge elettorale, problemi per Meloni: spunta la Triplice alleanza Salvini, Tajani, Schlein

    Lavoro, Fondosviluppo: al via call da 500.000 euro per favorire l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate in cooperativa

    Licenziamento e disabilità: l’accomodamento è un dovere, non un miracolo

    Amazon diventa un operatore postale in Italia

    Il futuro del lavoro che non c’è

    Due leghe e due leader. Il modello tedesco della Cdu-Csu nei piani di Zaia

    Due leghe e due leader. Il modello tedesco della Cdu-Csu nei piani di Zaia

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Ilva, la trattativa è lenta, ma Vestager accelera

    Perché i metalmeccanici si sono autoconvocati a palazzo Chigi

    Quercioli (Federmanager): abbiamo chiesto al governo di investire nella managerializzazione

    Natuzzi, dietrofront sull’accordo del 2013, a rischio 1.300 lavoratori

    Natuzzi, incontro sulla vertenza al ministero del Lavoro, i sindacati: soddisfatti per gli sviluppi, ma è urgente una cabina di regia al Mimit

    Federvini, costi di produzione e guerra minano la ripresa

    Cresce il peso dell’enoturismo per le cantine. I numeri nel rapporto dedicato ai modelli gestionali delle imprese del vino

    Toscana, sindacati: dipendenti farmacie senza contratto da 8 anni, presidio a Firenze

    Sindacati, il 6 novembre sciopero dei dipendenti delle farmacie private per il rinnovo del contratto

    Trasporto aereo, sciopero di piloti e assistenti di volo della compagnia Vueling

    Trasporto aereo, Filt: mercoledì 4 ore di sciopero degli assistenti volo Vueling

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione
    Bilateralità e trasformazione i cardini del rinnovo

    Contratto Tlc, Asstel: sempre più urgente una politica industriale per il settore e la digitalizzazione del Paese. A breve incontro con i sindacati per il rinnovo

    Istat, nel II trimestre occupazione in aumento, tasso di disoccupazione cala all’11,2%

    Industria Meccanica, sottoscritta l’ipotesi d’accordo sugli aumenti retributivi per le PMI Confimi

    La contrattazione che vogliamo, le linee guida proposte dalla Filctem

    Lavoro domestico, sottoscritta l’ipotesi di rinnovo del contratto

    I dati Istat sui prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni – Settembre 2025

    I dati Istat sul commercio estero extra Ue – Settembre 2025

    Sottoscritto all’Aran il contratto area dirigenza funzioni centrali 2019-2021

    PA, Aran: dal Ccnl Funzioni Centrali aumento medio mensile da 558 euro. Naddeo, “abbiamo lavorato per un sistema di relazioni sindacali stabile e fondato sul dialogo”

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Approfondimenti - Analisi - Ferrovie – Per una nuova articolazione contrattuale

Ferrovie – Per una nuova articolazione contrattuale

28 Settembre 2001
in Analisi

Sandro Degni – Segretario generale Uiltrasporti

La globalizzazione, segna una rottura con i modelli tipici di mercato, con le forme di organizzazione del capitale, con i modelli di governo del consenso politico e sociale. Gli effetti sul mondo del lavoro sono stati “violenti” ed ancora oggi “contestati” mentre l’Italia conserva, saldamente, il suo posto tra le grandi potenze industriali. La politica dei redditi ha prodotto risultati importanti. L’andamento dell’inflazione, oggi lontana dai valori a due cifre degli anni ‘90, dimostra un fatto fondamentale: la sostanziale tenuta del protocollo del 23 luglio 1993. L’impianto di regole del protocollo va perciò difeso: i due livelli di contrattazione (nazionale e aziendale), rappresentano il sistema negoziale che meglio risponde alla necessità di favorire l’azione sindacale di tutela dell’azienda e dei lavoratori. Colpire la cultura della contrattazione collettiva e il ruolo negoziale del sindacato, attraverso il ridimensionamento degli spazi contrattuali, è una scelta errata e politicamente antistorica.
Una ricetta fondata su rapporti di lavoro individuali, oltre che impraticabile, è la più chiara anticamera del corporativismo che, privo di senso della responsabilità, non persegue certo obiettivi di efficienza e di produttività. Ma non c’è dubbio che qualcosa bisogna fare. Il Protocollo del 23 luglio,infatti, è stato disegnato in un periodo con problematiche assai diverse da quelle attuali: l’inflazione falcidiava i redditi fissi, il sistema produttivo nazionale era in forte ripiegamento, non c’era l’euro. Oggi le condizioni sembrano diverse: c’è un problema di valorizzazione del lavoro e la moneta unica facilita e semplifica i confronti tra le retribuzioni.
E’ allora un problema di “manutenzione”, di ammodernamento dell’impianto contrattuale contenuto nel protocollo stesso (es.: tempi e modalità del recupero dell’inflazione reale, contenimento di prezzi e tariffe all’interno dell’inflazione programmata, fisco e costo dei servizi che incidono sul reddito dei lavoratori) e di inserire un sistema di regole, fissate sempre contrattualmente ma flessibili, dinamiche e adattive per cogliere i cambiamenti dell’organizzazione del lavoro.
Ci sono due modi per “smantellare un impianto”: abbatterlo brutalmente o, non operando un’adeguata manutenzione, mandarlo in rovina. Noi pensiamo che non si possa prescindere, soprattutto nel settore trasporti, da modelli e regole fondamentali validi per tutti, cioè nuovi contratti nazionali più regolatori che gestori. Tutelare il potere d’acquisto, dando per scontata la crescita dei profitti, era, ed è, il compito della contrattazione di primo livello; la politica dei redditi degli anni ’90 ha favorito il profitto di impresa rispetto al salario, riducendo poderosamente il peso di quest’ultimo sul reddito nazionale. Infatti l’Italia, secondo le statistiche Eurostat sulle retribuzioni e sul costo del lavoro, è stato l’unico Paese europeo che ha fatto segnare una riduzione del costo del lavoro nel 1998, sceso del 2,1% su base annua, mentre a livello dell’euro è aumentato dell’1,2% come dimostra la tabella seguente.

Costo delle ore di lavoro nell’industria in Euro; 1998


U.s.a                            20,05
Germania                     28,68
Belgio                          26,15
Francia                        25,53
Austria                        24,66
Danimarca                   24,52
Norvegia                     23,42
Finlandia                     21,47
Italia                            19,12
Irlanda                         15,41
Spagna                        13,32
Portogallo                     7,51


(Fonte Eurostat)



Non si potrà trasformare la concertazione in mera consultazione tra le parti anche se spesso essa si è ridotta a puro galateo, e spesso nemmeno a questo. Troppe volte si sono visti accordi svuotati di contenuti nel tempo: la quotidianità del lavoro prevaleva sulle innovazioni. Oggi servono meno leggi e regolamenti, meno vincoli e sanzioni, ma più linee guida ed orientamenti, più programmi ed incentivi; insomma più dialogo sociale che consenta di perseguire responsabilmente il massimo di consenso attraverso la ricerca delle comuni convenienze.
E’ interesse comune trovare soluzioni concordate, soprattutto in un momento di profonde trasformazioni dell’azienda ferroviaria, del suo modo di presentarsi e di stare sul mercato. Fondamentale è, ad esempio, l’informazione; senza confusione di ruoli, l’azienda deve mantenere la sua completa autonomia strategica, e il sindacato, attraverso il rafforzamento delle proprie conoscenze, deve accrescere la capacità di stimolo e di controllo a tutela dei propri rappresentati.
La Uiltrasporti conferma l’impianto contrattuale articolato su due livelli di contrattazione, “con funzioni distinte e non sovrapponibili” e intende mantenerlo per difendere “il potere d’acquisto delle retribuzioni rispetto all’inflazione reale”, con la possibilità di utilizzare a livello decentrato quote di produttività per “incrementare e riqualificare le politiche salariali e/o contrattuali”.
Il ragionamento parte dal valore del lavoro. Esso è, infatti, la risposta più efficace alla povertà ed all’esclusione sociale. Sarebbe allora miope combattere questa funzione centrale del lavoro, negando tutela ai diritti fondamentali dei lavoratori, così come sarebbe miope combattere le grandi trasformazioni che sono in atto nell’economia globale, alle quali deve essere però affidato, prioritariamente, il campito di ridurre le disuguaglianze, migliorare la sicurezza socio-economica, consolidare le istituzioni, rendere efficace il funzionamento dei mercati, in sostanza, un programma, sia pur graduale, di welfare globale proiettato verso la tutela universale dei diritti fondamentali del lavoratore.
Noi siamo convinti che sviluppo economico e sviluppo sociale si alimentano reciprocamente là dove sono poste in essere politiche capaci di utilizzare nuove tecnologie, di garantire una “conveniente” disponibilità dei fattori di produzione, di integrare i mercati e di contrastare, in sostanza, tutte le forme di esclusione sociale. La stessa flessibilità del lavoro è una opportunità che deve affermare, con le politiche di riqualificazione professionale, il rispetto dei diritti fondamentali nel lavoro e la garanzia di strumenti protettivi essenziali per tutti e non essere lo strumento per indebolire il potere contrattuale dei lavoratori e, in definitiva, la stessa contrattazione collettiva.
Stabilità macro-economica, modifiche strutturali, politiche di sviluppo economico, sviluppo dei diritti fondamentali del lavoro, sicurezza sociale per tutti, lotta alla povertà attraverso il lavoro, non sono forse il nocciolo della missione, secondo noi, del sindacato di oggi e di domani? Resta, tuttavia, diffusa l’incertezza e permangono alti i rischi di instabilità finanziaria, i divari di reddito, i fenomeni di disagio sociale.
La scelta, per concludere, è molto semplice:
– un livello nazionale, cui compete la definizione di una piattaforma minima di diritti universali e di uno zoccolo salariale di categoria, difendere il potere d’acquisto delle retribuzioni e determinare, attraverso i contratti interconfederali ed i contratti collettivi nazionali, le norme generali di garanzia e di tutela dei lavoratori dipendenti che debbono essere uguali per tutti coloro che lavorino nel settore;
– un livello decentrato, per la distribuzione dei benefici della crescita di produttività e per il confronto sull’organizzazione del lavoro, utile per rafforzare momenti di contrattazione territoriale da affiancare (in termini alternativi, naturalmente) alla classica contrattazione aziendale. I temi sono di grande rilievo: organizzazione del lavoro, sicurezza, rapporto tra retribuzione e produttività, redditività, responsabilità, qualità del prodotto o del servizio. Ancora, rari sono i casi in cui i premi di risultato, fondati su indicatori di produttività e qualità, hanno avuto un legame con l’organizzazione del lavoro.


All’interno di questo impianto contrattuale, anche noi spingiamo per introdurre elementi di riforma nella struttura contrattuale del 23 luglio, a partire da un’operazione di semplificazione dei contratti nazionali di categoria, che potrebbero essere tendenzialmente riferiti ai grandi aggregati (non solo dei trasporti ma anche dell’industria, dei servizi e del pubblico impiego). Questi nuovi contratti nazionali dovrebbero fissare le regole ed i minimi di accesso al lavoro e riservare al livello decentrato la parte di gestione del mercato e delle integrazioni salariali esplicitamente ancorate ai risultati aziendali. E’ indubbio che se la contrattazione collettiva non riesce a ridistribuire efficacemente la produttività nel fattore lavoro, aumentano i profitti per le imprese e i margini per politiche salariali unilaterali e individuali, che minano il ruolo stesso del sindacato.
Le nuove regole dovranno assumere almeno questi due fondamentali obiettivi:
a) la centralità della formazione, iniziale e continua, nell’organizzazione del mercato del lavoro, indipendentemente dall’assunzione o dalla perdita della qualità di lavoratore subordinato;
b) la promozione di un vero ‘federalismo contrattuale’, cioè di un sistema articolato (ambito nazionale e decentrato) ma con raccordi ‘soggettivi’ (tra agenti contrattuali) ed ‘oggettivi’ (fra livelli contrattuali), con un decentramento cioè, ‘guidato’, in grado di adeguare il regime economico e normativo alle diverse condizioni di lavoro(territoriali, categoriali, aziendali), alle esigenze di valorizzazione della produttività e della mobilità professionale, al rapporto tra prestazione e retribuzione.

redazione

redazione

In evidenza

Istat, ad aprile la produzione nelle costruzioni scende dell’1,3%

Decreto sicurezza, Enzo Pelle (Filca-Cisl): “strumento utile per la qualificazione del settore edile”

29 Ottobre 2025
Uliano (Fim Cisl) con Federmeccanica cerchiamo l’accordo, ma senza escludere la lotta

Contratto dei metalmeccanici, 30 e 31 ottobre altri due appuntamenti. Uliano (Fim Cisl), ce la stiamo mettendo tutta, ma è necessario ridurre le distanze

29 Ottobre 2025
Re David (Fiom-Cgil), il conflitto istituzionale sull’Ilva è deleterio

Dl Sicurezza, Re David (Cgil): alcuni provvedimenti utili, ma non incide sul modello di impresa responsabile delle stragi

29 Ottobre 2025
Auto, il ministro Urso firma il decreto per il riconoscimento dell’aria di crisi complessa per Melfi

Stellantis, Jeep avvia la produzione della Nuova Compass a Melfi. Per i sindacati una “notizia positiva, primo segnale di ripartenza”

29 Ottobre 2025
Tim, l’offerta del Mef su Sparkle non soddisfa, mandato all’ad per negoziare

Tim cede Telecontact, 1.591 lavoratori coinvolti nella procedura

29 Ottobre 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi