“La Filt Cgil, nell’esprimere il proprio cordoglio alle famiglie colpite da questo grave lutto, continua con fermezza a denunciare e condannare l’estremo degrado che il settore autotrasporto da anni ormai attraversa”. Lo affermano in una nota congiunta Marco Gallo, coordinatore della Filt Cgil Liguria settore merce e logistica e Leonardo Cafuoti, responsabile della Filt Cgil Genova settore merce e logistica, commentando il grave incidente di ieri sull’autostrada A12 in cui hanno perso la vita due autisti di 24 e 49 anni.
“Sempre ieri -sottolineano i due esponenti della Filt Cgil- un altro mezzo pesante nella tangenziale di Torino ha perso il controllo finendo a cavallo delle due carreggiate e in A4 ci son stati altri due incidenti con mezzi pesanti che hanno perso il carico trasportato”.
Secondo la Filt Cgil, “la battaglia per accaparrare lavoro dalla committenza, cioè trasportare la merce, passa attraverso l’asta al ribasso del trasporto stesso, con il risultato che una certa ‘imprenditorialità malata’ recupera sulla pelle dei propri dipendenti il mancato guadagno che non è stata in grado di contrattare. I risultati quali sono? Questi: disastri e morti”.
“La mancata applicazione -si legge ancora nella nota- del contratto nazionale, contratti di somministrazione, agenzie interinali italiane e non, che offrono lavoratori praticamente gratis, senza tutele, senza coperture previdenziali, dumping salariale, questo fa il business del trasporto nell’Europa del terzo millennio”.
“E in tutto questo -proseguono Gallo e Cafuoti- la sicurezza sul lavoro, le sue norme, il rispetto della vita di chi guida per lavoro e di tutti gli utenti della strada dov’è? Basta con l’improvvisazione, basta con lo sfruttamento dei lavoratori di questo settore, turni di guida massacranti 9/10 ore al giorno al volante quando va bene, quando non vengono spinti da chi li utilizza a sforare ampiamente questi già massacranti turni di lavoro”.
“Solamente pochi giorni -fa si ricorda nella nota- siamo usciti vincitori da una battaglia sostenuta insieme ad ETF, il sindacato europeo al quale anche la Filt Cgil aderisce, contro il tentativo della Commissione Trasporti Europea di ridurre drasticamente i tempi di riposo settimanali degli autisti ed estenderne i tempi di guida/lavoro. Nonostante si continui quotidianamente a morire, qualcuno in Europa ancora prova a tagliare diritti”.
“Più lavoro, meno sicurezza, salari da fame, nessuna formazione, questo – dichiarano i due esponenti della Filt Cgil – è lo stato in cui versa oggi il settore autotrasporto. Amaramente riscontriamo quanto il grave problema dello sfruttamento sia da tenere sotto le righe in quanto leggiamo che le cause del grave incidente mortale sarebbero da ricondursi ad un guasto meccanico, un malore improvviso o l’elevata velocità senza alcun accenno a stanchezza, sfinimento”.
“Rispetto delle regole, professionalità, competenza, formazione – conclude la nota – sono gli strumenti da adottare: occorre qualità affinché nel settore, così fortemente a rischio di incidente, si riesca a mettere al primo posto la sicurezza e la dignità dei lavoratori sui luoghi di lavoro”.
TN