“Per noi valgono gli accordi fatti e gli impegni presi sugli investimenti, che risultano tutti confermati. Abbiamo fatto accordi impegnativi e Marchionne ha garantito la continuità di tutti e cinque gli stabilimenti italiani”. A dirlo è il segretario generale della Fim Cisl Giuseppe Farina, commentando le indiscrezioni sulla possibile futura chiusura degli stabilimenti Fiat di Mirafiori e Pomigliano.
“Le preoccupazioni sulla Fiat e sul settore auto riguardano in generale l’industria manifatturiera del paese, Fincantieri, Merloni, il settore civile di Finmeccanica, tutte in difficoltà, in una fase di crisi molto forte in Italia e in Europa. La differenza è che in Fiat c’è un programma di investimento importante, l’azienda ha scommesso sulla possibilità di superare la crisi, confermando i cinque stabilimenti italiani”. Per Farina, però, servono provvedimenti per la crescita: “se il mercato europeo non riparte, il rischio di dover ridimensionare la produzione c’è, ma riguarda tutto il settore manifatturiero e la Fiat al suo interno. In questo senso il governo dovrebbe aprire un confronto con la Fiat e con tutti gli altri grandi gruppi industriali”.