Sono state presentate oggi a Caselle le tecnologie di Finmeccanica-Selex ES che la Nato ha scelto di impiegare per la sorveglianza e la sicurezza dei Paesi della coalizione. Avviato nel 2012, il programma Alliance Ground Surveillance (AGS) si basa su droni, sensori, sistemi di terra e strutture di supporto alla missione in grado di acquisire e analizzare dati e informazioni per assicurare la sorveglianza in tempo reale su ampie zone, in ogni condizione ambientale e meteorologica.
Il programma realizzato da Selex, per il quale sono stati spesi finora circa 140 milioni di euro, rappresenta un’ulteriore applicazione di Finmeccanica nei sistemi senza pilota (Unmanned Aerial System – UAS) e nei relativi equipaggiamenti di terra e di bordo. Prima di Natale dovrebbe eseguito il primo test su un aereo senza pilota Global Hawk negli Usa.
“E’ un sistema che consente di fare una sorveglianza persistente, vale a dire 24 ore su 24 , e dettagliata su quanto avviene sul terreno – ha detto l’ad di Selex, Fabrizio Giulianini – e ovviamente può essere indirizzato in qualsiasi parte del mondo dove la Nato ritiene di aver bisogno di capire cosa sta succedendo. E quindi se sono in corso movimenti di forze proprie o avverse oppure come è stato detto più volte può essere utilizzato per motivi umanitari, a cominciare dal tema dei migranti e del contrasto al trasporto illegale”. Il programma sarà completato nel 2017. “Se potrà essere anticipato, bene – ha aggiunto Giulianini – ma è un programma complesso, non si possono comprimere i tempi al di là delle esigenze operative, più di tanto”.